La psicosomatica è un approccio che esplora l’interconnessione tra mente e corpo: scopri significato, sintomi e cure dei disturbi psicosomatici
La psicosomatica rappresenta un approccio olistico che esplora l’interconnessione tra mente e corpo, evidenziando come i pensieri e le emozioni possano influenzare la salute fisica. Questo approccio riconosce che molte malattie hanno radici profonde nella psiche, manifestandosi appunto attraverso sintomi fisici che sono il risultato di stress e ansia quotidiani che vengono somatizzati nel corpo, trasformandosi in vere malattie, talvolta anche croniche.
Secondo Riza, e l’omonimo Istituto di Medicina Psicosomatica fondato da Raffaele Morelli, dietro ai nostri disturbi, in apparenza solo fisici, c’è sempre il codice misterioso del corpo che ci vuole indicare la presenza di un disagio emotivo. L’obiettivo è quindi andare a riconoscere questo codice, per dare così un significato più profondo al sintomo che ci affligge e ritrovare benessere e pace interiore.
Il nostro corpo è un tempio di simboli e ogni disturbo riguarda anche la nostra interiorità, il nostro modo di essere nel mondo. Per vincere i disturbi psicosomatici quindi non è sufficiente affidarsi solo alla terapia farmacologica tradizionale (che, ricordiamo, in certi casi è essenziale) e ignorare ciò che i sintomi vogliono comunicarci. Se li ascoltiamo e leggiamo nel modo corretto, comprenderemo come prenderci cura di noi stessi e dei nostri bisogni autentici. Questo può condurci a una guarigione completa e duratura.
Il disturbo psicosomatico si definisce come una condizione medica in cui stress,ansia, preoccupazioni e paure si manifestano attraverso sintomi fisici, tangibili e reali, sperimentati dalla persona. In sostanza, il disturbo psicosomatico è l’espressione fisica di un disagio psicologico.
Dietro a molte malattie ci possono essere desideri repressi, disagi inascoltati o negati, problemi personali o relazioni difficili, un lutto o un abbandono non superato, una rabbia congelata: un contrasto, insomma, fra i comportamenti quotidiani e i bisogni intimi dell’individuo. Numerosi pazienti psicosomatici tendono, infatti, a non mostrare manifestazioni affettive evidenti, sebbene possano apparire ben adattati socialmente e professionalmente. Questo distacco apparente, tuttavia, può ostacolare la loro capacità di riconoscere e condividere con se stessi e con gli altri ciò che potrebbe davvero migliorare il loro benessere.
Questi disturbi sono dunque il risultato di un’interazione complessa tra mente e corpo, che non vanno mai intesi come due entità separate ma un tutt’uno dinamico dove le emozioni intense e conflitti interiori profondi trovano espressione nel corpo, causando dolori e danni anche seri sulla salute generale. Ecco perché la risoluzione di tante condizioni mediche necessita l’ampliamento dello sguardo a un livello più profondo, non sottovalutando la sfera emotiva, psicologica e relazionale del paziente.
Quando la nostra salute viene compressa e si manifesta un disturbo psicosomatico, si rompe un equilibrio che può provocare confusione e paura, oltre a creare una spaccatura tra un “prima” tutto sommato funzionante e un “presente” doloroso e disturbante. Che si tratti di un mal di testa che ci assilla per una giornata intera, di un’influenza che ci tiene a letto per una settimana, o di dolori costanti e diffusi che ci indeboliscono e ci costringono a una serie di visite mediche, la sensazione che il nostro corpo ci tradisca, ci ostacoli, ci rovini le giornate aumenta. Ma ci sbagliamo. In realtà, il nostro corpo non vuole affatto il nostro male e quindi il sintomo può mostrarci qualcosa di più profondo, che riguarda la nostra evoluzione, e indicarci la strada da compiere per tornare a stare bene.
A un occhio più attento, la presenza del sintomo può rivelarci che nella nostra vita non fila poi tutto così liscio, e che, forse, non ci appartiene in pieno come credevamo. In quei momenti di crisi, ci sentiamo condannati, pieni di rabbia e frustrazione, incapaci di vedere altri aspetti della vita in cui riusciamo a essere sereni. Ma è proprio attraverso la crisi, per quanto difficile e sofferta, che possiamo incontrare il cambiamento e favorire la nostra crescita individuale. Il significato della malattia psicosomatica, infatti, va esteso anche a quello di un’alleata, un messaggero che ci allontana dai modi di essere passati e ci apre a quelli nuovi, o ci riconcilia con quelli che avevamo nascosto o represso.
Questa visione ci insegna a pensare alla malattia come unprocesso naturale. La natura spezza lo stato di cose vecchio per fare spazio a un rinnovato equilibrio, più in sintonia al momento che stiamo vivendo ora. Guardiamo gli alberi: perdono le foglie secche in autunno per vederne spuntare altre più vivide in primavera. In questo modo, la malattia diventa un’opportunità per rivalutare i nostri atteggiamenti, riconnetterci con noi stessi e perseguire la via più adatta alla nostra realizzazione.
Guardare il disturbo psicosomatico come parte integrante del nostro percorso evolutivo ci consente di trasformare una crisi, una malattia, in un processo di cambiamento e adattamento continui. Come diceva lo psicoanalista James Hillman: “I disagi sono come dèi che irrompono nella nostra vita”. Aiutare il paziente ad accoglierli e riconoscerli è il primo passo per condurlo al suo centro dove può avvenire la guarigione.
I sintomi psicosomatici possono presentarsi in vari modi nell’organismo e dare luogo a disturbi che si manifestano principalmente in queste aree del corpo. Ecco un elenco dei più comuni:
Inoltre, i disturbi psicosomatici possono includere anche disfunzioni legate al metabolismo, come le alterazioni del peso corporeo tipiche dei disturbi alimentari, che possono manifestarsi con perdita o aumento improvviso di peso.
I dolori psicosomatici sono disturbi fisici che sono influenzati o causati da fattori psicologici come stress, ansia, depressione o conflitti emotivi. Nella maggior parte dei casi queste condizioni non derivano da una patologia organica conclamata ma piuttosto dalla somatizzazione, ossia l’espressione fisica di un disagio psicologico.
Si tratta comunque di malattie a tutti gli effetti, per cui i sintomi e i disagi sono reali e vanno curati come tali. Ma contemporaneamente bisogna tenere conto che uno stesso sintomo può avere un senso nettamente diverso, a volte persino opposto, da una persona all’altra. La svolta sta nella modalità con cui affrontiamo il disturbo, nella scelta degli interventi mirati per poter sfruttare le opportunità che ci offre la condizione di squilibrio evidenziata dal nostro corpo.
Detto ciò, di seguito le tre caratteristiche tipiche dei dolori psicosomatici:
La salute e i disturbi psicosomatici sono strettamente interconnessi. Come abbiamo visto, i sintomi associati a questi malesseri possono variare da lievi disagi come mal di testa e tensione muscolare a condizioni più gravi come disturbi gastrointestinali, problemi cardiaci e patologie dermatologiche, oltre a una maggiore predisposizione dell’organismo ad ammalarsi a causa di un indebolimento delle difese immunitarie. Concorrono ad aumentare i fattori di rischio di malattie psicosomatiche, e di conseguenza a peggiorare lo stato di salute, anche abitudini sbagliate nello stile di vita come un’alimentazione sbilanciata, l’eccessiva sedentarietà, l’abuso di sostanze e il sonno insufficiente.
Se trascurati, i disturbi psicosomatici possono avere serie complicazioni sul benessere mentale. La persistenza di stress cronico, oltre a indebolire il funzionamento dell’organismo, può aggravare stati d’ansia, depressione, insonnia o disturbi alimentari, compromettendo in modo significativo la salute mentale. I disturbi psicosomatici possono portare a una riduzione della qualità della vita, ritiro sociale e difficoltà nelle relazioni interpersonali. In alcuni casi, il paziente psicosomatico può riscontrare un abbassamento del proprio senso di autoefficacia e dei livelli di autostima. Tutto ciò può danneggiare, inoltre, la percezione del dolore e acutizzare i sintomi della malattia organica.
Chi si occupa di psicosomatica è generalmente un professionista della salute con una formazione che può includere la specializzazione in medicina, psichiatria o psicologia. I medici o gli psicologi che diventano psicoterapeuti presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica si dedicano a comprendere e a trattare disturbi che hanno un’origine sia fisica che mentale. Questi specialisti lavorano anche in collaborazione con altre figure professionali, come psichiatri, nutrizionisti o medici, per sviluppare piani di trattamento completi e personalizzati. Il lavoro terapeutico è sempre centrato sulla persona nel suo insieme e per questo il paziente viene considerato non solo nei suoi aspetti fisiologici, ma anche nelle sue dimensioni emotive e psicologiche.
Per guarire dai disturbi psicosomatici, è fondamentale considerare il paziente nella sua totalità, valutando non solo i sintomi corporei ma anche la sfera emotiva e psicologica in cui si sviluppano. La connessione tra mente e corpo implica che ogni manifestazione fisica può riflettere un disagio emotivo o psichico.
Un approccio olisticoalla salute, come quello dell’Istituto Riza, riconosce che il corpo e la mente sono interconnessi, e che ogni disturbo fisico può indicare un disagio più profondo. Questo significa non vedere la malattia solo come un nemico da combattere, ma come un segnale di qualcosa che ci dice che la nostra vita non segue la strada più consona alla nostra felicità e ci traghetta verso quella su misura per noi.
I sintomi fisici possono essere interpretati come simboli che esprimono le nostre emozioni e desideri inconsci. Ad esempio, una gastrite può rappresentare non solo un’infiammazione dello stomaco, ma anche una difficoltà nell’accogliere e “digerire” certe situazioni o sentimenti. Oppure la pelle non è solo una copertura esterna, bensì simboleggia i confini che poniamo tra noi e l’ambiente. Questo concetto, sostenuto da Jung con il principio di sincronicità, cioè la correlazione tra eventi fisici e psicologici significativi non collegati causalmente, suggerisce che ciò che accade nel corpo può riflettere ciò che accade nella psiche.
Ignorare o sopprimere questi sintomi può cronicizzare la crisi, mentre affrontarli offre l’opportunità di raggiungere un nuovo equilibrio ed evolvere. Ogni organo, come la pelle o lo stomaco, non ha solo una funzione biologica ma anche un significato simbolico che può guidare verso una guarigione più efficace. La guarigione, quindi, non è solo l’eliminazione dei sintomi, ma l’ingresso in una nuova armonia che permette un’esistenza più spontanea, autentica e soddisfacente.
Prevenire i disturbi psicosomatici è fondamentale per preservare l’equilibrio di mente e corpo. Per farlo possiamo adottare semplici strategie che ci aiutano a ridurre il rischio che lo stress accumulato si traduca in sintomo fisico e migliorare così la salute generale.
Assumere rimedi naturali: la natura ci offre diversi rimedi, come tisane e integratori, che possono aiutare a prevenire e gestire i disturbi psicosomatici, grazie alla loro capacità di promuovere l’armonia psicofisica e non agire solamente sui sintomi ma complessivamente sul benessere di tutto l’organismo.