Sintomi come il mal di schiena ci parlano di una vita in cui ci siamo trasformati in animali da soma: se rifiutiamo questo ruolo ingrato, il dolore se ne va
Nell’ambiente medico si parla di mal di schiena come di una patologia “multifattoriale” e cioè si pensa che il dolore sia legato a parecchi fattori indipendenti. Simbolicamente la colonna vertebrale è il sostegno del nostro essere, solido ma flessibile. Attraverso il collo possiamo mediare tutti i movimenti e sostenere la testa, tenerla al posto giusto. Cioè manteniamo al posto giusto l’organo dei pensieri. Ma ciò che sentiamo e le nostre scelte poi scendono lungo il corpo e gravano su tutta la colonna. Così, quest'organo si fa dolorosamente sentire con il mal di schiena quando tendiamo a caricarci addosso, giorno dopo giorno, troppi pesi. Perfezionisti e con un forte senso del dovere: ecco i due tratti comuni di chi soffre di mal di schiena. La storia di Valentina, che ci scrive questa bella mail, lo testimonia meglio di tante spiegazioni teoriche.
"Grazie all'interpretazione psicosomatica del mio mal di schiena, ho evitato di assumere farmaci dannosi, di fare un mucchio di esami inutili e mi sono tolta un mal di schiena che ogni tanto mi rovinava la quotidianità. Negli ultimi mesi, per migliorare il tenore di vita della mia famiglia, un marito un po’ pigro e da due figli di 9 e 6 anni piuttosto esigenti, ho pensato di aggiungere al mio part-time un nuovo lavoro: organizzare matrimoni. Mi sono buttata a capofitto, senza calcolare però gli effetti. Mio marito ha fatto finta di non accorgersi che io ero molto affaticata e non si è proposto di occuparsi lui almeno di alcuni aspetti della vita dei figli, per fare un esempio soltanto... Da un mese la mia schiena ha iniziato a dolermi, sempre più intensamente, soprattutto la spalla destra. Ma qui arrivano anche le letture psicosomatiche, complice una settimana di vacanza. Siamo in montagna e anche lì i primi giorni mi sembra di impazzire per il dolore alla schiena. Ma i figli devono sciare e il marito deve farsi le sue scalate da solo..."
Il racconto prosegue: "Stringiamo amicizia con un’altra famiglia simile alla nostra, ma l’altra signora un giorno mi prende da parte e mi dice: “Domani io e te ce ne andiamo a rilassarci e a farci massaggiare e i mariti e i figli si arrangino da soli. Sai, è necessario occuparci di noi per stare bene. Non sentirti in colpa!”. Questa donna è stata il miglior farmaco: ho pensato alle mie letture, al fatto che il nostro corpo parla e ci avverte con i disagi quando stiamo sbagliando. Così ho seguito la mia nuova amica e dopo una splendida giornata di relax il dolore alla schiena sembrava svanito! Mi sono immaginata di staccarmi dai due lavori, dai figli e dal ruolo di moglie perfetta. Stupendo! Ho capito che è la mente che deve liberarsi dei pesi, prima di tutto il perfezionismo e il senso di colpa. Quando sono tornata da mio marito, gli ho elencato tutta una serie di occupazioni che sarebbero da ora in poi toccate a lui: mi sono sentita subito più leggera. E ora che siamo tornati a casa, finalmente il mal di schiena mi lascia respirare. ora ho capito, finalmente: occorre ascoltare i sintomi che il corpo invia e riflettere sulle rinunce che stiamo vivendo, sulle cose che ci imponiamo per sentirci perfetti: il mal di schiena può nascere da tutto questo, ma liberarsene si può!