L'attrazione per qualcuno è solo l'aspetto superficiale di un'energia che serve a maturare: se la accogli senza domande, ti regala la spinta che ti fa evolvere
Buongiorno a tutti. Sono Andrea Nervetti, psicologo, psicoterapeuta e Vicedirettore della Scuola di Psicoterapia dell'Istituto Riza. Oggi voglio rispondere alla mail di una lettrice che scrive alla nostra redazione. La chiameremo Maura.
"Sono sposata, ho un bimbo piccolo, con mio marito sono in crisi. Lui pensa solo al lavoro e mi trascura; da tempo siamo distanti ma io non voglio lasciarlo, soprattutto per il piccolo. Mi accade questo: qualche settimana fa, un uomo ha cominciato a corteggiarmi in maniera abbastanza insistente. Devo dire che lui non mi piace, non è il mio tipo: quelli spudorati mi hanno sempre infastidito, eppure continuo a pensarci. Finora l'ho respinto ma so di non essere stata netta come avrei dovuto. Questa cosa mi agita moltissimo, a volte mi sento sporca e penso che forse dovrei parlarne con mio marito, però poi non lo faccio. Perché mi capita? Che cosa devo fare?"
Quando accadono eventi di questo genere, la nostra mente pensa subito a che cosa si debba fare, a quali mosse mettere in campo. "Devo scappare? Dovrei cedere?" Ci si fanno molte domande ma io voglio sottolineare una delle considerazioni che hai fatto: "Quell'uomo non mi piace, non è il mio tipo eppure continuo a pensarci..."
Quello che sta accadendo davvero è che sta venendo a trovarti, risorge dentro di te un volto importantissimo, quello del femminile erotico, un femminile che fra le altre cose ama essere al centro delle attenzioni di un uomo. Si tratta di un femminile che - come racconti - nel tuo matrimonio è da tempo trascurato. Ma perché questo ritorno arriva grazie a un uomo che in realtà non ti piace? Perché l'evento non è lui e non lo sei nemmeno tu! L'evento è il sorgere di una forza, di un'emozione, di qualcosa che dentro di te da tempo era nascosto e che ora - tramite l'innesco di questo incontro - ha potuto di nuovo venire alla luce. Quindi la vera domanda non è che cosa devi fare: qualunque scelta cercherai di importi non ti condurrà sulla strada giusta. Devi contemplare bene che cosa ti accade dentro. Lui non conta, anzi il fatto che non ti piaccia è una riprova di quale parte di quel che è accaduto sia davvero centrale. Cedi dolcemente alle sensazioni che senti e prova a staccarle da lui. Se non siete voi due l'evento, non è andandoci o non andandoci, parlandone con tuo marito o non parlandone che risolverai il "problema".
Una forza cosmica, universale una forza quintessenziale del femminile è scesa in campo e sta bussando alla tua porta. Quello che puoi fare è attendere e vedere dove questo processo di maturazione ti condurrà. Un fatto è certo: in un matrimonio in crisi, una donna trascurata a un certo punto è stata risvegliata da un incontro. Non sappiamo se questo incontro avrà un seguito e francamente da un punto di vista della psicologia del profondo conta poco. Conta che questo processo di maturazione ti faccia evolvere, ti faccia avvicinare di nuovo a quel lato femminile trascutato, per divenire quello che sei destinata a diventare; il resto accadrà.