VIDEO Come accendere l'energia della giovinezza

Uscire dal pensiero comune e dagli schemi mentali consueti libera l'anima dalla gabbia del tempo e ti fa riscoprire la meraviglia e la magia della vita

Vi presento il nuovo numero di Riza AntiAge e per farlo mi soffermo sull'idea (sbagliata ma diffusa dopo una certa età) che il tempo sia ormai trascorso e che vi siano cose che non possono più accadere. Sentite questo racconto:

"Mi chiamo Marta, ho 58 anni ho chiuso un matrimonio che durava da tanti anni, senza amore e senza rispetto, caratterizzato da tanti musi lunghi e infelicità. Ho detto basta e ho lasciato la casa coniugale. Adesso abito da sola. Nel farlo, Mi sono sentita attaccata dalle persone intorno a me, soprattutto dalle mie figlie, che hanno visto la mia scelta solo come un capriccio. Ho incontrato il deserto affettivo".

Quando prendiamo una strada, il parere altrui non ci riguarda. Occorre ricordarlo: in quel momento stiamo uscendo dal pensiero comune ed è questo ciò che conta, non il consenso o la riprovazione che quella scelta produce negli altri.

L'amore è l'evento che ti accende, non il tuo partner

Il racconto prosegue:

"Lo scorso anno, a una cena a casa di un'amica, ho conosciuto un uomo di 63 anni che si è mostrato molto interessato a me. Dopo qualche tempo mi ha invitato a cena. Ho sentito, all'improvviso, una gran voglia di rinascere, di vivere, che non provavo più da tanti anni, sembravo un'adolescente che guardava continuamente il telefono per vedere se c'era un suo messaggio. Ma dopo l'uscita, non mi ha più contattata, confidando alla mia migliore amica che, pur sentendosi molto attratto da me, vorrebbe una compagna più giovane. Dopo questo episodio, continuano a tornarmi nella mente le frasi che mi sono sentita dire da tutti in fase di separazione, cioè che era troppo vecchia per ritrovare l'amore e che sarei rimasta sola perché gli uomini vogliono stare con donne giovani. Così, sono tornati nuovamente il buio, i pensieri negativi e il deserto affettivo.”  

L'anima conosce i tuoi veri bisogni

Perché non pensiamo invece che l'anima, il nostro sé "prende" le occasioni che capitano, ad esempio un uomo che ci corteggia, per accendere in noi l'energia della giovinezza, dell'adolescenza, del piacere? Questo conta, non il fatto che qualcuno resti o se ne vada. L'evento è il sentire di nuovo la gioia di vivere, che riguarda noi soltanto. Da un punto di vista profondo, l'importanza dell'atto d'amore non ha a che vedere con la persona con cui lo facciamo ma con il fatto che un'energia creativa, come avrebbero detto i greci antichi, si sta distribuendo dentro di noi. In tal senso, si fa l'amore anzitutto con se stessi, col proprio uomo e con la propria donna interiore.

Lo affermo poiché nel racconto di questa persona c'è l'idea che il suo sentirsi di nuovo giovane, adolescente, guardare il telefonino in trepidazione dipenda da lui. Non è così: dipende dal fatto che dentro di lei si sta accendendo la forza del sé, la quale non vive nel tempo ed è quindi affine all'eterna giovinezza. Questa forza può "portare" chi ci corrisponde davvero, se lasciamo sullo sfondo le parole degli altri ("sei troppo vecchia"), con le quali ci identifichiamo e che ci tormentano. L'anima adora la meraviglia; quella che incontriamo fuori ma soprattutto quella che nasce dal piacere di stare con sé stessi, con i nostri desideri, con i nostri lati infantili, adolescenziali e giocosi. Buona lettura!

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