Lui ha vent'anni di meno: esiste ancora il tabù dell'età?
Coppia e amore

Lui ha vent'anni di meno: esiste ancora il tabù dell'età?

La differenza di età può essere un ostacolo al rapporto o ciò che lo rende unico; il segreto è vivere ogni momento lasciando sullo sfondo progetti e modelli

“20 anni di differenza sono ancora un problema?”. Questa domanda apre la mail che Marika ha inviato alla redazione di Riza Psicosomatica per raccontare la sua storia: “Ho 42 anni e sono separata. Dopo tante delusioni vissute con uomini della mia età, ho conosciuto un ragazzo di 22 anni. Siamo stati per entrambi la persona giusta al momento giusto: lui quello che, un po' inesperto, non è voluto andare subito al sodo, come fanno i miei coetanei; io quella che ha saputo prenderlo con la delicatezza e la sensibilità necessarie a fargli acquisire la giusta sicurezza. La nostra è anche una storia a distanza, fatta di aerei presi (da lui) due volte al mese per poterci vedere...

...Purtroppo da un po' le cose non funzionano come prima: i suoi schemi mentali lo spingono a fissare continuamente obiettivi, a fare progetti per il suo futuro professionale e di vita e questo impatta sulla nostra relazione. Ha spesso sbalzi di umore e dubbi sui suoi veri sentimenti, nonostante l’ottima intesa sessuale e il bene che dice di volermi. Io vivo cercando di lasciarmi trascinare spontaneamente dalle correnti della vita, lui vuole pianificarla. Anch’io all’inizio nutrivo dei dubbi, ma poi mi sono lasciata andare. Anche lui dovrebbe essere capace di farlo, di scegliermi veramente fino in fondo, altrimenti non riusciremo mai a vivere questa storia in modo completo. Pretendo troppo? Sarebbe meglio troncare e non pensarci più?”

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Non è la differenza d’età il problema

La cosa che colpisce della mail di Marika è la presenza-assenza del tema della differenza d’età. Presenza perché dalla domanda di apertura della mail questo fatto sembrerebbe essere "il problema"; assenza perché di fatto non lo è. In realtà Marika si lamenta di non sentirsi scelta fino in fondo e questo prescinde dalla questione anagrafica. Se di età si deve parlare è solo per meglio inquadrare alcuni comportamenti del ragazzo: a 22 anni è normale nutrire tante aspettative dalla vita, essere proiettati con slancio verso il futuro e anche avere un umore più ballerino rispetto a quello di una donna di 42. Marika ci parla dei dubbi del compagno, ma non vede le sue proiezioni, le sue speranze: dice di farsi portare dagli eventi, ma poi vorrebbe vivere questa storia in un modo più completo. E quale potrebbe essere questo modo "completo"? Suona tanto: in modo più normale...

Guardare troppo al futuro fa perdere la leggerezza

Marika ha ragione quando dice che entrambi sono stati la persona giusta al momento giusto. Dopo una separazione e diverse delusioni amorose la relazione con un ragazzo così giovane le ha probabilmente permesso di vivere un nuovo legame con più leggerezza. Quella leggerezza necessaria a dimenticare il passato e a riaprirsi al suo lato femminile, passionale ed erotico che aveva messo da parte per paura di soffrire. Ma questa leggerezza sembra essere svanita: Marika rimprovera al ragazzo l’eccessiva attenzione al proprio futuro e non si sente scelta fino in fondo. Ma è la particolarità stessa di questa storia, dove la distanza non è solo anagrafica ma anche geografica, la prova che questa scelta lui l’abbia già fatta, per quanto in amore ogni scelta sia inevitabilmente precaria...

Ritrova la magia e vivi adesso

Forse anche Marika sta pensando molto al domani: quando alla fine si domanda se sarebbe meglio troncare subito, si sta chiedendo se non sarebbe meglio farlo prima che lo faccia lui, per non soffrire troppo. Marika dice che lui vuole pianificare la vita, ma riflettere se lasciare una persona per le motivazioni che lei adduce, non è pianificare? Una relazione di questo genere, nella maggioranza dei casi, può vivere solo fuori da ogni progetto, per il tempo che può durare. Che cosa dovrebbe fare, a questo punto? Ritrovare in se stessa quell'elemento che aveva permesso a questa storia di nascere: la leggerezza, perché la magia di questa relazione sta proprio nella sua unicità, nell'essere inconsueta, imprevedibile. Non riconoscerlo e cercare, pur inconsciamente di trasformarla nella relazione "giusta", la rende banale e alla lunga la spegne. Un simile amore vivrà per il tempo che potrà; ogni altra considerazione non farà che alimentare incomprensioni e sofferenze.

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Riza Psicosomatica
Riza Psicosomatica

È il mensile di psicologia che aiuta a occuparsi di sé per vivere bene e migliorare la qualità delle nostre relazioni.

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