Per farli dormire bene prova l'omeopatia
Crescita e sviluppo

Per farli dormire bene prova l'omeopatia

I granuli omeopatici facilitano l’addormentamento dei bambini e prevengono anche i risvegli precoci: ecco quali usare nelle varie situazioni

Un bambino che non dorme può compromettere la serenità di tutta la famiglia e l’insonnia, se diventa ricorrente, può avere ripercussioni negative sulla vita diurna dei più piccoli. Nel lattante e nel bambino, i disturbi del sonno si possono manifestare a seguito di qualche piccolo disagio fisico (mal di pancia, stitichezza o diarrea, disturbi respiratori, dentizione ecc.) e in questo caso si risolvono non appena il malessere scompare. Ci sono poi dei disturbi del sonno più importanti, riconducibili spesso al mancato apprendimento del ritmo sonno-veglia. Con il passare del tempo, nei bimbi più grandicelli, i disturbi d’insonnia possono invece sorgere in concomitanza con l’inizio della scuola o dopo la nascita di un fratellino.

Le cause dell’insonnia precoce sono molte

Per via della scuola, con il suo carico di compiti e interrogazioni, o in seguito a malattie possono comparire anche terrori notturni e incubi, destinati a sparire con l’età: il bambino si agita, pronuncia frasi incomprensibili, si siede sul letto urlando, chiede aiuto, il cuore gli batte forte... e tutto ciò avviene mentre continua a dormire. Ci sono poi disturbi del sonno che hanno origini mediche ben precise e che richiedono diagnosi e terapie adeguate, come infezioni delle alte vie respiratorie o intestinali, tosse, infezioni delle vie urinarie, allergie o intolleranze alimentari. Contano molto per la qualità del sonno anche lo stato emotivo dei genitori e i disturbi relazionali nella famiglia. In tutti questi casi, l’omeopatia è particolarmente efficace per riportare la calma nelle notti agitate. I granuli sono indicati anche perché non presentano tossicità, controindicazioni o effetti indesiderati.  

Le tante facce di una notte in bianco

Fino all’età di tre anni, in genere un bambino dorme in modo diverso rispetto a un adulto. Ha cicli del sonno di 50 minuti, contro le 2 ore di un adulto. Per i piccoli è normale e fisiologico svegliarsi spesso. Ciò che fa la differenza in questo caso è l’atteggiamento del genitore, che deve aiutare il bambino a riaddormentarsi da solo. Questo significa non accorrere a ogni minimo lamento o movimento e magari anche in caso di pianto lasciar passare qualche minuto prima di intervenire. Anzi gli interventi troppo frequenti creano ansia ed insicurezza nel bambino, e lo fanno dormire ancora meno.

Non dorme? Segui questi consigli

Per far riaddormentare il lattante, bisogna prima di tutto saziarlo. Poi è bene controllare che non abbia naso chiuso o che bon soffra di colichette, dolore da dentizione, cistiti. Attenzione anche dopo lo svezzamento: se la pappa della sera è a base di carne e formaggio o troppo salata, il bimbo si sveglierà per la sete e il mal di pancia dovuto alla fermentazione intestinale. Spesso il sonno cattivo è dovuto a cause emotive: è bene quindi valutare eventuali difficoltà a scuola, litigi con gli amichetti, clima familiare poco sereno, eccesso di tv e computer. L’insonnia in tal caso è lo specchio di uno stato ansioso non verbalizzato.

Se ha male ai dentini…

Il rimedio per eccellenza in questo caso è Chamomilla 9 CH. Il sonno è interrotto a causa dei disturbi della dentizione che generano nervosismo, irritabilità e ipersensibilità al dolore. I granuli vanno sciolti in un po’ di acqua tutti i pomeriggi e le sere fi no al recupero dei giusti ritmi del sonno.

Quando scambia il giorno per la notte, ha le coliche oppure…

  • Lycopodium clavatum è indicato per il lattante che si sazia presto, ma ha fame soprattutto di notte; e Nux vomica se il risveglio, è dovuto a colichette e problemi digestivi
  • Chamomilla o Belladonna se il bambino è collerico o molto agitato e vuole essere preso in braccio e cullato.
  • Gelsemium se il bambino ha timore di non riuscire a prendere sonno.
  • Stramonium al mattino, associato a Kalium bromatum alla sera in caso di incubi notturni.
  • Ignatia amara se il piccolo è sovraeccitato, piange o ride per nulla, e scappa dal lettino.
  • Pulsatilla quando non vuole lasciare i genitori di sera e chiede di dormire nel lettone, o quando ha paura di essere abbandonato e trascurato.
  • Arsenicum album se il bambino soffre di paure notturne (del buio per esempio) che lo spaventano e gli impediscono di addormentarsi serenamente

Come si usano questi rimedi omeopatici

Per tutti questi rimedi si usano 5 globuli alla 9ch, da somministrare fra le 18 e le 20, salvo diversa indicazione e preferibilmente dopo aver consultato il pediatra.

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