È uno degli alimenti più apprezzati in questo periodo, ma spesso anche dietro al gelato “artigianale” si nascondono ingredienti poco naturali
Il gelato è l'alimento "principe" dell'estate, grandi e piccini lo amano alla follia! Purtroppo, non sempre il gelato è una scelta sana, perché anche quando riporta la dicitura “artigianale” spesso di naturale ha ben poco. È quindi importante riconoscere la presenza nel gelato di additivi, polverine e aromi sintetici, per fare l'acquisto migliore. Non è sempre facile individuare un buon gelato perché non esiste una legge precisa che ne regolamenti la produzione, artigianale o industriale che sia. Nel caso di quello artigianale, per essere veramente “doc”, dovrebbe essere fatto solo con ingredienti freschi e senza “aiutini”, mentre spesso si tratta di prodotti che poco dissimili dal gelato industriale. Anche per quanto riguarda quest'ultimo, la situazione non è chiara. Per rimediare al vuoto normativo, da qualche anno i maggiori produttori di gelato hanno aderito a un codice di autoregolamentazione che classifica le caratteristiche del prodotto in base alla tipologia.
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Il gelato artigianale autentico è prodotto quotidianamente, senza conservanti, per un consumo in loco e una clientela ristretta, mentre il gelato industriale deve subire il trasporto nei punti vendita, durare nel tempo e mantenere caratteristiche di stabilità. Gli ingredienti del gelato artigianale, poi, devono essere di una qualità più alta, e le quantità e i tipi di grassi utilizzati sono altrettanto importanti: la panna è ideale perché rende il gelato morbido e impedisce la formazione di cristalli di ghiaccio, ma spesso viene sostituita con il burro oppure con i più diffusi grassi vegetali, non sempre raccomandabili.
Per essere sicuro di ciò che stai per mangiare, leggi bene l'etichetta o richiedi l'elenco degli ingredienti.