La patata americana o batata è un tubero ricco di sostanze antiossidanti e ha comprovate proprietà terapeutiche contro glicemia alta e diabete
In certi paesi, ad esempio in Giappone, viene utilizzata addirittura come medicina: la batata, o patata dolce, è un tubero che fu scoperto da Cristoforo Colombo nelle Indie occidentali (cioè in America). Oggi viene coltivata anche da noi e si trova facilmente sui banchi di frutta e verdura. La batata ha moltissime proprietà, è ricca di fibre, vitamine A e C (e in minore quantità B ed E), potassio, manganese, fosforo, calcio, flavonoidi e antociani con alto potere antiossidante e antiaging.
Ma c’è di più: la batata ha poteri terapeutici contro anemia, diabete e ipertensione. Alcuni anni fa, un gruppo di ricercatori dell'Istituto di ingegneria biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Isib-Cnr) di Padova, coordinati dal Dr. Giovanni Pacini, in collaborazione con i colleghi della Terza clinica medica dell'università di Vienna, scoprirono che la buccia della batata, contiene una sostanza utile nella cura del diabete. L’elisir terapeutico si trova nel caiapo, una sostanza antiossidante presente nella buccia del tubero in grado di ridurre la glicemia a digiuno, il colesterolo e l’emoglobina glicosilata (un parametro che indica la concentrazione di glucosio nel sangue sul lungo periodo), con conseguente miglioramento generale dello stato di salute di chi lo consuma.
Come si può fare il pieno di questa sostanza? In Giappone, dove viene coltivata in particolare nella regione di Kagawa, la batata viene mangiata cruda, e il caiapo viene utilizzato sotto forma di estratto per curare le malattie sopra citate. Senza arrivare a riti spiacevoli soprattutto al palato, per beneficiare delle proprietà della batata basta portarla in tavola cotta come le “normali” patate gialle, sotto forma di gnocchi, purè, o al vapore. La qualità rossa può comunque essere consumata anche cruda: è ottima in insalata.