I diverticoli sono dovuti a molti fattori: età, cibo, abuso di farmaci e lassativi: Affrontali con le cure naturali giuste
I diverticoli sono piccole sacche di origine infiammatoria simili a ernie tondeggianti di dimensioni variabili, da pochi millimetri a3 o 4 centimetri,che si formano nel tessuto della membrana intestinale, in particolare nel colon, rallentando il transito intestinale e intrappolando residui che formano materiale di deposito. La presenza di diverticoli prende il nome di diverticolosi, un fenomeno che può derivare dal cedimento dei tessuti nell'età avanzata, ma molto spesso è dovuto a comportamenti alimentari sbagliati o all'uso frequente di lassativi e all'abuso di farmaci antinfiammatori. Quando particelle di cibo restano intrappolate nei diverticoli, possono causare infiammazioni e infezioni dando luogo a una diverticolite, un disturbo caratterizzato da sintomi come crampi, gonfiore e dolore addominale, dolori intestinali e dissenteria, seguiti da periodi di stitichezza, talvolta febbre, che se trascurato può creare complicazioni come ascessi, fistole, peritoniti e occlusioni intestinali, che richiedono interventi chirurgici.
I primi segni della presenza di diverticolite comprendono dolori e crampi addominali, spesso accompagnati da gonfiore importante causato dallo sviluppo di gas dovuto alla putrefazione del materiale che ristagna nelle sacche diverticolari, nausea e vomito, alternanza di stipsi e diarrea, febbre con brividi e presenza di sangue nelle feci.
Sulle cause della formazione di diverticoli, a tutt'oggi non c'è alcuna certezza, anche perché è provato che esistono forme congenite di diverticolosi. Per molti anni si è sostenuto che a causarla fosse la carenza di fibre tipica dell'alimentazione a base di prodotti troppo raffinati, ma recenti studi sostengono che, al contrario, proprio un eccesso di fibre, "spazzolando" troppo vigorosamente le delicate mucose enteriche, potrebbe dare il via a un'infiammazione locale e a frequenti evacuazioni. Altri studi hanno focalizzato l’attenzione sul ruolo della serotonina, perché una carenza di questo importante neurotrasmettitore potrebbe determinare una lassità del colon e spasmi intestinali. Tra i fattori su cui tutti concordano, invece, ci sono l'obesità, la sedentarietà, il fumo di sigaretta e l'abuso di farmaci come antinfiammatori e cortisonici.
La prima cosa da fare per prevenire la comparsa di una diverticolosi è aumentare l’assunzione di liquidi, bevendo sei bicchieri al giorno di acqua (meglio se ricca di magnesio) per evitare la disidratazione del materiale fecale. Poi occorre limitare nella dieta le fibre insolubili e i carboidrati, puntando sulle fibre solubili (frutta e verdura), carni, pesce, formaggi magri, uova. Molto utile è un'integrazione di vitamine del gruppo B, in particolare l’acido folico, e l'assunzione di probiotici del ceppo acidophilus per contrastare i batteri putrefattivi nel colon.
Chi soffre di disturbi intestinali cronici va incontro ad un impoverimento progressivo dei fattori nutritivi fondamentali per sostenere le funzioni organiche e implementare i meccanismi di difesa. Per reintegrarli possiamo assumerli nella forma più adatta ai diversi tipi di disturbo.
Vitamine. Particolarmente importanti sono le vitamine: la A per rafforzare le difese delle mucose intestinali e del colon, in particolare alcuni linfociti T, i linfociti B e citochine. La sua carenza aumenta del rischio di malattie infettive. La vitamina D per prevenire i danni ossei conseguenti al malassorbimento intestinale delle coliti croniche. La vitamina E è particolarmente utile in caso di morbo di Crohn, è utile per prevenire e curare le debolezze muscolari.
Minerali. Lo zinco contrasta le cadute immunitarie, la tendenza all'anoressia e la scarsa capacità di cicatrizzazione dei tessuti, tipica delle rettocoliti. Il magnesio combatte la debolezza fisica, l'ipereccitabilità nervosa e la confusione mentale.
La tisana sfiammante
Per mantenere sfiammato l'intestino possiamo consumare ogni sera una tisana a base di tarassaco, malva e matricaria, capace di prevenire gli squilibri enterici grazie alla sinergia dei suoi componenti: Il tarassaco tonifica il fegato e abbatte la carica batterica prodotta dalla fermentazione intestinale, i fiori di malva esercitano un'azione lenitiva sulle mucose irritate, mentre la camomilla matricaria è ricca di azulene, uno dei più potenti antinfiammatori naturali che, secondo studi di laboratorio, possiede un'azione battericida, antispasmodica e antivirale capace di contrastare i virus gastroenterici, lo stafilococco emolitico e il Proteus. Modo d'uso: farsi preparare in erboristeria una miscela delle tre erbe in parti uguali, porre in una tazza d’acqua bollente un cucchiaio della miscela di erbe, lasciare in infusione per 5-10 minuti, filtrare e berne una tazza la sera, prima di coricarsi.
L'olio di Perilla (Perilla frutescens) nutre e tonificale mucose intestinali
Dai semi della Perilla, una labiata orientale, si ricava un olio ricchissimo di flavonoidi e di acido alfa-linoleico (Omega 3), capace di promuovere la produzione di interferone e di inibire i mediatori chimici dell’infiammazione. Antianemico, antiallergico e antidiarroico, l'olio di perilla riduce i livelli di cortisolo, ormone proinfiammatorio, ed è particolarmente indicato in caso di infezioni intestinali, come la diverticolite e la colite ulcerosa. Se ne assume una capsula 2 volte al giorno, a stomaco pieno.
Il Mirtillo Rosso (Vaccinium Vitis Idaea) contrasta le infezioni
Ricco di ferro, vitamina C e fibre, il mirtillo rosso è il rimedio da scegliere per contrastare le proliferazioni batteriche e l'infiammazione di tessuti intestinali. Antiulceroso, disinfettante e modulatore della funzionalità intestinale, il mirtillo rosso è ricco di vitamine (A e C), acido citrico, sali minerali (calcio, fosforo e manganese) e mirtillina, un antociano antinfiammatorio e antimutageno. Si assume in macerato glicerico - Vaccinium Vitis Idaea M.G. 1 DH - nella dose di 50 gocce prima dei pasti per 2 mesi