Prurito e bollicine sono i sintomi della dermatite più fastidiosa, che possiamo far senza antistaminici, ma grazie alla natura e all’omeopatia...
L’orticaria è una dermatite caratterizzata dalla comparsa sulla pelle di pomfi, ossia di rigonfiamenti rosei o arrossati simili a punture di zanzara più o meno allargate o di forma irregolare e dimensioni variabili. Danno prurito e hanno la caratteristica della “fugacità”: possono cioè comparire o scomparire senza lasciare traccia, durano da pochi minuti a diverse ore o giorni. Si tratta di un disturbo molto frequente, soprattutto nel sesso femminile, che si manifesta soprattutto in primavera. Può trattarsi di episodi di breve durata ma, spesso, l’orticaria diventa cronica, con fasi di riaccensione e remissione. In questo caso diventa un fattore piuttosto disturbante, in quanto la sensazione di prurito interferisce nella vita quotidiana.
I pomfi sono causati dalla liberazione nella pelle di sostanze ad azione urticante e infiammatoria, in particolare l’istamina, ma le cause possono essere varie. Vi sono in primo luogo orticarie di tipo allergico (da farmaci, da alimenti, da additivi, coloranti alimentari, da sostanze presenti nell’aria e inalato, che vengono a contatto con la pelle). In altri casi le orticarie sono legate alla presenza nell’organismo di microrganismi come batteri o parassiti intestinali, gastrite da Helicobacter. Spesso i pomfi dell’orticaria rappresentano re- azioni a punture di insetti o sono scatenati da fattori come il freddo, il caldo, l’acqua, la pressione sulla pelle (da parte di indumenti, cinture ecc.) i raggi solari, lo sforzo fisico. Anche il contatto con gioielli e oggetti metallici può innescare l’orticaria. Infine, nella genesi di questa particolare dermatite non va sottovalutato il ruolo dello stress: numerose sono le orticarie da stress o da fattori emotivi, legate al particolare rapporto che intercorre tra pelle, anticorpi e psiche.
In presenza di orticaria, è comunque buona norma non sovraccaricare l’organismo con sostanze infiammatorie, in modo da non irritare ulteriormente il sistema immunitario già affaticato. In tutti i casi, in particolare per le orticarie croniche, anche se non si è riusciti a risalire alla causa, è molto utile seguire un’alimentazione che non induca ulteriore rilascio di istamina ed evitare una serie di cibi, che contengono istamina o ne favoriscono la liberazione da parte dell’organismo: prova per un mesetto a non mangiare tonno, salmone, sardine in scatola e cibi conservati in generale, salumi, formaggi fermentati, kiwi, ananas, mango, banana, uova, spinaci, pomodori crudi, fragole, agrumi, cioccolato, dadi da brodo. In più, associa alla dieta i rimedi naturali che attenuano i sintomi e ti aiutano a risolvere il disturbo.
I granuli omeopatici costituiscono una cura “personalizzata” per ridurre i sintomi.