La verbena è una pianta medicinale nota fin dai tempi più remoti, utilissima come tranquillante, antinfiammatorio e analgesico: scopri come si usa
La verbena(Verbena officinalis) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Verbenaceae dai piccoli fiori rosa violaceo riuniti ad ombrella, che cresce spontanea sui terreni incolti, nei pressi delle strade e dei sentieri di campagna e può raggiungere un’altezza di 70 centimetri. Gli antichi romani la ritenevano sacra a Venere e le attribuivano la capacità di stimolare l'eros - proprietà da cui secondo alcuni studiosi deriverebbe il suo nome botanico ("Herba veneris") - per questo raccoglievano la verbena nella notte di San Giovanni per farne infusi propiziatori per gli incontri amorosi.
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Dioscoride considerava la verbena una panacea universale e la sua fama di pianta sacra dai magici poteri era diffusa tra tutte le popolazioni orientali e occidentali, tanto che gli ambasciatori usavano presentarsi con rami di verbena per garantirsi l'incolumità e concludere patti di pace. Secondo alcuni autori iI suo nome deriverebbe dal Celtico ferfaen, da fer (scacciare via) e faen (pietra), perché i druidi la usavano per curare i calcoli della vescica. La varietà americana della verbena (Verbena bonariensis) era usata dai pellerossa per contrastare le malattie del sistema respiratorio e di quello intestinale, ma anche come analgesico per dolori vari.
Tranquillante, ansiolitica e antinevralgica, la verbena contiene saponine, arbutina, polifenoli, olio essenziale, flavonoidi e vitamine A, B e C - la verbenalina, un glucoside che esercita un'azione sedativa e analgesica sul sistema nervoso autonomo, in particolare sul parasimpatico. Inoltre contiene tannini e mucillagine che la rendono astringente ed emolliente. La sua attività terapeutica si esplica su molti versanti:
Poiché il principio attivo della verbena (la verbenalina), si degrada progressivamente con l’essiccazione, va usata come pianta fresca o appena essiccata. Per preparare l'infuso di verbena versare in una tazza d'acqua bollente 2 grammi circa di erba, lasciare in infusione per circa 8 minuti, filtrare e berne 3 o 4 tazze al giorno.
Il decotto di verbena si prepara versando 20 g dell'erba per 1 litro d'acqua. Portare a ebollizione, lasciar bollire per 10 minuti, filtrare e lasciar raffreddare prima dell'uso.
Dai fiori della verbena si ricava il fiore di Bach Vervain, adatto alle persone che traboccano costantemente di un entusiasmo che ha tratti maniacali. Concentrato unicamente sul suo scopo, Vervainè preda di un iperattivismo frenetico, disposto ad ogni sacrificio, ad ogni rischio pur di realizzare la sua sacra “missione”, senza curarsi né dei suoi bisogni né di quello che pensano gli altri. I quali, dal canto loro, lo vedono come un fanatico seccatore, invadente e sordo alla realtà che lo circonda. Il tipo Vervain si riconosce subito dalla voce, molto forte, prepotente, insistente, e dal modo di comportarsi: facilmente infiammabile a livello fisico e ideologico, brucia le sue energie e quelle altrui come una torcia accesa.
Il rimedio agisce sull’inflazione energetica, sul sovraccarico mentale che si manifesta a livello fisico con numerosi sintomi comportamentali e nervosi.