Tagliare i rami secchi, liberarsi dalle tossine del pensiero comune, diventare silenziosi: ecco i tre segreti per rimettersi sulla propria strada, senza sforzi inutili
Per presentare il nuovo numero di Riza Psicosomatica, vi parlo di una signora che è venuta a trovarmi qualche tempo fa: questa persona riteneva di essere profondamente insoddisfatta del lavoro che svolgeva da alcuni anni. Per spiegarmi il problema, mi parlava di rapporti difficili col capo e con i colleghi, mentre io insistevo nel farle una sola domanda: che cosa le vien facile fare? Che cosa sa fare senza fatica, senza sforzo? La signora dava per scontato il fatto di saper fare il suo mestiere, non gli dava il giusto peso, mentre i motivi del suo malessere erano tutti legati a rapporti sociali difficili. Tutto il suo sguardo era puntato sulle cose spiacevoli che le capitavano, non vedeva altro; così, le ricordai che per essere soddisfatti sul lavoro è essenziale soffermarci su quel che sappiamo fare, e basta. Le dissi anche che nessuno insegna a un uccello a volare, ma quando è il momento vola. Un esempio molto semplice, quasi banale che però la colpì: tornò altre volte a trovarmi e nel frattempo imparò a essere più silenziosa, a non parlare di sé, a non lamentarsi più ma a stare semplicemente con i disagi quando arrivano, senza dirsi nulla.
Trascorrono alcuni mesi senza contatti, fino a che un giorno questa signora mi richiama felicissima e mi dice di aver ricevuto un'ottima offerta di lavoro: cosa aveva fatto per renderlo possibile? Semplicemente, aveva ripulito il cervello, facendo uscire di scena la donna/bambina lamentosa e facendo spazio a una donna nuova, più matura e consapevole. Puntuale, la vita le ha fatto un regalo. Passa ancora del tempo e arriva una nuova proposta di lavoro, ancora più allettante, ma lei commette un errore: ne parla con l'anziana madre che le insinua dei sospetti circa i rischi che andrebbe ad affrontare nella nuova situazione, più vantaggiosa economicamente ma meno sicura. Ne parla poi con altre persone, il cervello nuovamente s'intossica e chiede di nuovo di vedermi. Nell'accoglierla, la trovo appesantita, stressata: mi racconta di essere di nuovo vittima dell'ansia e dell'insonnia, incapace di prendere una decisione circa il suo futuro professionale.
Si tratta di un caso emblematico che ci ricorda come tante volte siamo proprio noi i primi nemici dei nostri sogni. Accade quando affidiamo al pensiero comune, ai luoghi comuni, ai consigli altrui decisioni che dovrebbero essere solo nostre. Sul numero di Riza Psicosomatica parliamo di cosa fare per evitare simili errori. Imparare a stare con se stessi senza mettere la nostra felicità e realizzazione nelle mani degli altri è la prima regola per ripulire davvero il cervello e avere dalla vita ciò che ci spetta. Buona lettura e buone vacanze!
PS Dopo l'ultimo incontro, la signora ha accettato la nuova proposta di lavoro...
È il mensile di psicologia che aiuta a occuparsi di sé per vivere bene e migliorare la qualità delle nostre relazioni.
Gli atteggiamenti mentali, le abitudini di vita, i rimedi naturali e i cibi che stimolano le capacità cerebrali, la memoria e la lucidità