Le regole del benessere

Stare bene è molto più semplice di quanto si pensi, ma occorre seguire alcune semplici regole: le spiego tutte in questo nuovo libro, in edicola.

Vi presento il mio nuovo libro, le regole del benessere: 10 mosse per far emergere la nostra vera natura e realizzarci ogni giorno. Quest’opera nasce dell’esperienza dei “gruppi del giovedì”, che da anni conduco presso il Centro Riza di Medicina Naturale di Milano. Le persone che vi partecipano, vengono a “portare" i loro disturbi, i loro disagi. I risultati che ottengono sono stati qui raccontati perché altri ne traggano giovamento.

La prima regola: stop all’autocritica

Cos’è che non devo sbagliare nel rapporto con me stesso? La prima regola è semplice: non dirsi nulla, non criticarsi, qualsiasi cosa si abbia fatto. Occorre spostare l’attenzione da un’altra parte, semplicemente. In quest’opera parlo in modo dettagliato e particolareggiato di una tecnica psicologica particolare, che consiste nel chiudere gli occhi, mettere sullo sfondo il problema che ci angustia, immaginare un fiore, sentirne il profumo. Un'operazione semplice che può compiere chiunque, in ogni momento. Che cosa accade quando sento un profumo dentro di me? Succede che si attivano al nostro interno le aree del cervello della memoria antica e contemporaneamente, tutta l’attenzione si sposta verso un energia sottile, quella del profumo. Poi immagino il fiore, lo vedo. Tutte le volte che questo accade, io accendo l’energia “fiorile“ del cervello, un’energia creativa fondamentale.

Il cervello sa risolvere da solo qualunque problema

Non bisogna mai dimenticare che quando abbiamo un problema di qualsiasi tipo, con un figlio, con una moglie o un marito o un problema di lavoro, il cervello possiede le energie per risolverlo. Che cosa lo frena? Il fatto che continuiamo a ripetercelo e che vogliamo risolverlo pensandoci, ragionandoci. Così non funziona: ecco perché consigliamo la tecnica del profumo, del fiore, la tecnica del distacco. Durante la giornata, per tre, quattro minuti, prova a nasconderti, compiendo così il rito più antico del mondo. Scegli una stanza, immergiti nella penombra e stai lì, immaginando di occultarti, immaginando che, come in una fiaba, un orco ti stia inseguendo ma tu, lì nascosto, sei come in un tabernacolo impenetrabile, un castello dove nessuno può raggiungerti.

Un'energia provvidenziale vive in tutti noi

Perché dobbiamo compiere questi strani rituali? Per ricordarci che dentro di noi esiste sempre qualcosa di misterioso e provvidenziale che possiamo evocare: gli antichi facevano così. Ci sono energie “magiche” che possono portarci a realizzare quel che siamo, a patto di smetterla di definirci, di dirci chi siamo, cosa dobbiamo fare, dove stiamo andando. Le regole del benessere vengono solo dall’essenza profonda. Svegliarsi la mattina e dirsi: io non so “dove andrò” oggi. Si, farò il mio lavoro, le solite cose, ma chissà cosa accadrà? Ho scoperto negli anni che i maggiori tesori le più grandi “magie” possono realizzarsi soltanto se dentro di me esiste l’idea che possa accadere qualcosa d'imprevisto in ogni momento.

Come dice il poeta Rainer Maria Rilke, l’estate arriva sempre e porta i suoi fiori; mentre noi viviamo come calati nell’inverno, nell’autunno, c’è qualcosa dentro di noi che sta producendo l’estate. Staccarsi dai pensieri, nascondersi, immaginare una pianta, un fiore, un profumo: queste sono le prime tre regole del benessere. Le altre le trovate nel libro. Buona lettura!

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