Egoismo e narcisismo: non simili ma opposti
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Egoismo e narcisismo: non simili ma opposti

Non confondere l'egoismo col narcisismo: il primo è sano e funzionale all'evoluzione, il secondo è una patologia che va riconosciuta e curata

La convinzione che una persona egoista sia un essere disprezzabile è molto radicata nella nostra cultura e quindi nel vivere quotidiano, al punto che non sono rare le persone che rinunciano ai propri obiettivi o alle proprie legittime aspirazioni per paura di apparire egoisti agli occhi degli altri. Accade anche che qualcuno preferisca assecondare i voleri altrui, pur sapendo ciò gli procurerà fastidio e sofferenza, piuttosto che rischiare di deludere o ferire chi gli sta vicino. Questi comportamenti nascono da necessità inconsce di difesa e protezione, come il bisogno di essere benvoluti nel "branco di appartenenza".

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Sono quindi un retaggio di epoche remote, durante le quali l'isolamento rappresentava sempre un grande pericolo e si doveva far di tutto per evitare l'abbandono da parte del gruppo. Oggi le cose sono diverse e quindi comportamenti simili sfociano inevitabilmente in una recita esistenziale. Una maschera di altruismo e di grande disponibilità viene indossata come "strumento" per assicurarsi l’approvazione di cui crediamo di aver bisogno in famiglia, col partner, sul lavoro. Una maschera che alla lunga imprigiona in rapporti falsi, basati sulla negazione dei propri bisogni.

Quando l'egoismo è spontaneo e l'altruismo artificiale

Questo tipo di altruismo non è naturale: si tratta di un comportamento appreso e fasullo, che oltretutto crea aspettative molto forti nei confronti degli altri. Se io sono altruista e rinuncio a cose che m'interessano "per il tuo bene", tu farai altrettanto, vero? No: puntualmente i finti altruisti rimangono delusi, ed è un bene, perché questo è il solo modo che hanno di aprire gli occhi sul fatto che egoismo, da un punto di vista psicologico, significa semplicemente occuparsi di se stessi. Si tratta di un comportamento perfettamente naturale che riscontriamo in tutto il mondo vegetale e animale. Si potrebbe obiettare: e le mamme che si sacrificano per i figli? Beh, sono egoiste anche loro, se il sacrificio è autentico e non recitato. Una mamma che fa un sacrificio per un figlio nutre se stessa con quel gesto, si riconosce e dunque compie un gesto naturalmente egoistico!

Narcisismo, overdose dell'IO

Molto spesso si confonde l’egoismo con un altro tipo di comportamento, questo sì pericoloso e patologico: il narcisismo. Si tratta di un errore perché si paragona un’importante risorsa di autostima e benessere, l’egoismo, a uno stile esistenziale che, specie nelle forme più gravi, si configura come un disturbo psicologico vero e proprio, il disturbo narcisistico di personalità. Una persona affetta da questa patologia psicologica si caratterizza per un’idealizzazione estrema del sé che lo porta a mettere in campo comportamenti antisociali marcati oltre che una forte mancanza di empatia verso gli altri individui, visti unicamente come mezzi per confermare la propria superiorità, tramite la loro approvazione, o come minacce da cui difendersi.

Nei narcisisti, l'acritica esaltazione di sé può essere visto come il tentativo inconsapevole di nascondere una profondissima insicurezza esistenziale, impossibile da affrontare direttamente. Questo dolore interiore non è riconosciuto dal narcisista, che vive alla continua e disperata ricerca di conquiste, conferme, successi. Il narcisista non esita a manipolare le altre persone pur di raggiungere i suoi obiettivi e sembra del tutto insensibile al dolore che provoca nelle sue vittime: già da questa breve disamina appare chiaro come il narcisismo sia un disturbo complesso che richiede le competenze di uno psicoterapeuta, per essere adeguatamente affrontato.

Valorizzarsi fa bene all'anima

Al contrario del narcisismo, l'egoismo sano, non va combattuto ma valorizzato, poiché è la via maestra per accedere a un modo di vivere più spontaneo e autentico. Riconoscere i propri bisogni e le proprie esigenze, al di là di quello che gli altri si aspettano da noi, ci consente di gettar via la maschera del buonismo e mostrarci veramente per quello che siamo. Cessando di snaturarci per compiacere gli altri, cesseremo anche di essere dipendenti da loro. Questo porta a due importanti conseguenze: da una parte ci renderà finalmente responsabili della nostra felicità e delle nostre azioni per conseguirla, non più delegate ad altri; dall’altra accrescerà la nostra autostima perché essendo più in contatto con la nostra vera essenza, saremo più in grado di accedere a quelle risorse interiori che ci consentiranno di sviluppare le nostre potenzialità.

L’egoismo crea buone relazioni

L'egoismo sano è anche più funzionale alle relazioni di qualsiasi finto altruismo. Solo imparando ad ascoltare noi stessi e le nostre esigenze, infatti, potremo essere in grado di aprirci all’altro in modo autentico e vivere un rapporto non più basato sulla rinuncia e sulla dipendenza, ma sull’espressione di sé e sull’autonomia. Un rapporto spontaneo e libero dalle frustrazioni, che non ricerca l’approvazione, ma vive dell’affermazione di sé. Ecco perché l’egoismo ha davvero ben poco a che fare col narcisismo: il narcisista si nutre dell’altro, l'egoista di se stesso!

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