“Voglio che tutto sia tranquillo e al suo posto altrimenti sto male”: se la paura della vita spegne il desiderio, fatti salvare dal vento della passione
Marina è una donna di 35 anni che soffre di frequenti disturbi psicosomatici: nausea, inappetenza, reflusso gastroesofageo… Se poi le cose non vanno come aveva programmato, se si verifica un piccolo imprevisto o un intoppo, arriva a non dormire per intere nottate. Per fortuna c’è Claudio, sempre pronto ad accudirla e a coccolarla con un buon tè caldo e tante premure: “Stai tranquilla, riposati, ci penso io a te.” Ormai i ruoli si sono consolidati da tempo: lei è la malata e lui la accudisce e anche se stanno insieme solo da qualche anno, l’Eros e la passione sono ormai usciti dai loro radar. Marina è una donna metodica e ordinata, tutto deve essere al posto giusto e se manca un piccolo tassello va in tilt. Non vive di grandi slanci emotivi, l’importante è che all’orizzonte il mare sia calmo. Nella sua vita è meglio che tutto rimanga immobile, a costo di trasformare l’esistenza in una palude, piena di disturbi psicosomatici...
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Con Claudio si sente piccola e fragile, la bambina da accudire, non di certo una donna passionale e desiderabile. Quando qualcosa tocca i suoi “punti fermi” si sente come morire: del resto soffre di ipocondria da sempre. Insomma, è necessario buttare di continuo acqua sul fuoco, più per il timore che questo possa stravolgere la sua vita e portarla lontano, che non perché qualcosa sia effettivamente incendiato. O forse sì? Qualche mese prima al lavoro era arrivato uno stagista: Marina lo trovava affascinante e spesso si ritrovava a fare fantasie su di lui, ma le giudicava riprovevoli e sconvenienti, fino ad arrivare a farlo trasferire per mettere tutto a tacere. Nel frattempo ha iniziato a soffrire di un nuovo disturbo psicosomatico, una forte forma di acne rosacea che le ha segnato tutto il volto. Per quanto tentiamo di spegnere il fuoco, la sua energia è sempre presente e visto che Marina faceva di tutto per non vederlo, lui si è disegnato sul suo viso: lì doveva guardarlo per forza.
Ecco che arrivano le tanto desiderate vacanze e Marina, come al solito, pensa di aver bisogno di un luogo tranquillo per riposare da stress e malattie che la perseguitano. Un villaggio turistico è la cosa migliore ma non sa che nel profondo c’è un’altra Marina che scalpita. La vacanza è programmata per filo e per segno tranne che per l’incontro inaspettato con il maestro di ballo del villaggio turistico, che lascia Marina senza parole. Quest’uomo le piace e tornano le fantasie, questa volta irrefrenabili al punto da diventare messaggi bollenti, anche se virtuali. Improvvisamente Marina non è più malata: tutti i disturbi sono spariti e inizia a fare di tutto per valorizzarsi e apparire desiderabile. E Claudio? Inizialmente è disorientato da questo suo improvviso cambiamento, ma ne è anche felice, tanto che la passione tra loro due riemerge. L’Eros ci fa evolvere, il suo fine non è farci scegliere, ma far riaffiorare le energie sopite dentro di noi e trasformarci. Il ballerino era un interruttore: Marina non desiderava davvero lui ma incontrare una nuova Marina, un modo di essere che aveva dimenticato e che l’Eros ha riportato in campo!