Raffaele Morelli: L'Eros, un'energia che ti rigenera
L'aiuto pratico

Raffaele Morelli: L'Eros, un'energia che ti rigenera

Eros arriva per farti partorire una nuova te stessa. Accogli il fuoco interiore: sarà lui a far nascere le azioni giuste

Nelle cose d’amore le decisioni da prendere sono il peggior nemico, che spesso crea disagi, sofferenze e soprattutto rischia di soffocare o far abortire il viaggio verso la nostra unicità, verso il nostro destino. Quando in una relazione di coppia ci si innamora di un’altra persona, quello è il momento di incontrare le forze misteriose dell’animo che vogliono contattare la nostra superficie, il nostro Io, la nostra consapevolezza. Non possiamo affrontarle con la mente moralistica, tantomeno con ragionamenti sul passato e ancor meno giudicandoci.

Mai e poi mai dobbiamo convincerci di dover decidere al più presto con chi stare, perché il tempo, intanto, sta passando. Esistono in noi energie che ci fanno innamorare semplicemente per farci scoprire lati di noi necessari al nostro percorso, alla nostra evoluzione.

Ecco l’e-mail di Doris, che usa proprio le parole che tante altre persone usano in questi casi...

Il falso mito della decisione

«Buonasera dottor Morelli, nelle sue parole trovo sempre luce e completezza. In questo momento della mia vita sono a un bivio... l’ennesimo. Ho 49 anni, un compagno, due figli, una casa, due gatte e un cane. Ho tanto e sono grata alla vita. Da qualche anno non sono più felice nella mia relazione di coppia. Relazione che ha sempre richiesto sforzo e impegno per andare avanti. Ho imparato che laddove c’è sforzo nella coppia, specialmente se a sforzarsi è uno solo, c’è solo fatica. Il piacere è sempre posticipato a un futuro che non si fa mai presente. Per i figli, per gli impegni legati alla casa, ho dovuto ricacciare spesso il desiderio di volare, di diventare farfalla, di immergermi e riappropriarmi di una dimensione autenticamente mia. Anche l’arroganza di pensare che il mio compagno non ce la farebbe senza di me, anche questo mi ha bloccata. Con il mio compagno la sfera sessuale è altalenante come anche la complicità e la vicinanza emotiva, quasi del tutto assente. Affetto ce n’è, tuttavia insufficiente per giustificare lo sforzo quotidiano del “mandare avanti la coppia”. I sensi di colpa verso i miei figli (7 e 14 anni) mi paralizzano. Avventure liberatorie ne ho avute. Poi è arrivato Eros e gli occhi mi si sono accesi, perfino le rughe e l’espressione del mio volto ne hanno tratto giovamento. Il sorriso torna a espandersi ogni volta che ci penso e che lo incontro. Alle volte mi sembra così ovvia la decisione di chiudere con il mio compagno da pensare che anche lui lo voglia, altre volte invece sento un nodo alla gola, come un soffocamento, al solo pensiero di intavolare questa conversazione. Come si fa a stappare la gola? A fare fluire emozioni e desideri sapendo di fare del male a un’altra persona? Questo “mandare avanti” mi lascia ferma e dolorante... E intanto il mio tempo scorre. Perdoni lo sfogo. Grazie per i suoi video, sono efficaci e incoraggianti. Chissà se il mio coraggio farà pace con la sua radice e mi porterà dove desidero».

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Le regole d'oro per non sbagliare

  1. Non sei mai a un bivio - L’e-mail di Doris inizia proprio così: sono a un bivio. E poi: devo prendere una decisione, cioè lasciare il partner. Del tutto diverso invece sarebbe dirsi: constato il piacere che provo e percepisco il desiderio dentro di me. Constatare, percepire non è agire! Ogni pensiero di cambiare vita disturba, fa abortire, la presenza della Dea Afrodite, che è l’energia che ci ha fatto incontrare l’uomo che arriva, come nel caso di Doris. È la Dea «delizia degli uomini e degli Dei», come la chiama Lucrezio, che ha creato l’attrazione.
    Constatare il piacere che si prova, il desiderio, significa conoscere qualcosa di immenso, di eterno, che va ben al di là della relazione di coppia. Ci innamoriamo, come dice Doris, per diventare farfalle: rimuginare sulle scelte d’amore ci fa restare bruchi.
  2. Guarda il risultato - Da quando si è innamorata, Doris è ringiovanita, le rughe si sono appiattite, il sorriso e la gioia di vivere sono tornati. Questo occorre guardare quando ci innamoriamo: la felicità non è mai contro qualcuno, ma è il regalo di Afrodite e come tale va vista. I Greci ci hanno insegnato che l’errore peggiore che un umano può fare è avere la superbia (la hybris) di non ringraziare per i regali delle Dee e degli Dei.
  3. Osserva il dolore - Quando Doris vuole decidere se lasciare suo marito arrivano sintomi psicosomatici come il “nodo alla gola e il soffocamento”. Quante volte ho visto persone confessare al partner che si erano innamorate di un altro e poi stare male, perché non riuscivano a portare a termine la decisione di separarsi, a causa della profonda sofferenza che provavano.
    Eros vibra come una fiamma, è straniero, viene e va secondo i suoi desideri. Non ha la nostra visione morale, non vuole “essere consumato” nei rapporti convenzionali, ama la trasgressione, il buio, il segreto... È il figlio di Afrodite.
    Più di tutto detesta essere guardato in volto, ama scoccare frecce a nostra insaputa. Noi dobbiamo soltanto accogliere i sentimenti che ci invadono e pazientemente lasciare che si diffondano dentro di noi. Allora portano luce e benessere.
  4. I regali ti fanno andare avanti - Afrodite ha fatto un dono: ha, insieme a Eros, “acceso gli occhi” di Doris. Perché? Per portarla a realizzarsi, a trovare il suo cammino, che non dipende né da suo marito, né dal suo amante. Percepire, conoscere il desiderio, non è dirigerlo. I doni di Afrodite, il piacere che ci porta, altro non sono che energie per navigare verso la nostra Itaca, la nostra terra promessa. Per questo Afrodite era la “Dea del viaggio felice”, la “Dea del porto”. (Walter Friedrich Otto). I piaceri dell’amore arricchiscono di senso la nostra vita e il nostro cammino, che è unico e che nessuno può compiere al posto nostro.
  5. Stai al di là del bene e del male - Quando desideriamo qualcuno che non è il nostro partner, quando la fedeltà vacilla, quando abbiamo paura di decidere, sta avvenendo uno sconvolgimento interiore. Il nostro Io, i nostri pensieri, la nostra ragione, non sono più i nostri condottieri. Adesso tocca a noi: nessuno ci può aiutare.
    Quando la certezza matrimoniale vacilla dobbiamo prendere atto che la purezza, la fedeltà, la lealtà nei confronti del partner, non sono verità assolute. Quando incontriamo il desiderio tocca a noi farcene carico, soltanto a ciascuno di noi. Ne usciremo rinnovati, sempre più sicuri del nostro cammino verso la Natura Unica che siamo se smettiamo di lottare contro la Dea. Allora arriverà la pace di chi accetta questa incertezza, di chi china la testa e lascia decidere ad Afrodite.

Vuoi raccontarci la tua esperienza, i tuoi dubbi, i tuoi successi? Manda una mail a raffaele.morelli@riza.it

raffaele morelli
Psichiatra e Psicoterapeuta. Fondatore e Presidente dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, Direttore responsabile delle riviste Riza Psicosomatica, Dimagrire, MenteCorpo.
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