Siamo vicini alla realizzazione di un sogno e improvvisamente cambiamo strada e lo perdiamo: perchè accade?
Di norma, ognuno tende naturalmente ad andare verso ciò che gli piace e lo fa stare bene, che sia una forma d'arte, andare in bicicletta, vivere al mare o in montagna e via così. L’uomo dovrebbe vivere per realizzare i propri desideri e la sua natura, ma è davvero sempre così? Leggete queste brevi storie.
“Sono anni che dico a tutti che voglio cambiare lavoro, ho tediato la mia famiglia e i miei amici con le mie continue lamentele. Un giorno, per caso, ho visto che ricercavano una figura come la mia in un’azienda in cui ho sempre desiderato lavorare ed ho inviato il cv. Dopo qualche giorno ho ottenuto un colloquio e un offerta interessante. E io che faccio? Declino l’offerta e rimango rimasta nel mio vecchio ufficio...”
Angelo
“Ho conosciuto un uomo meraviglioso, affascinante, intelligente e sensibile. Siamo usciti assieme un paio di volte ma ho notato che più mi corteggia e più lo tengo a distanza. Perché se mi piace una persona, finisco per allontanarla?”.
Valeria
“Mi piacerebbe molto indossare degli abiti sexy, che evidenzino le mie curve e la mia femminilità. Sono alta e formosa per cui credo che questo tipo d’abbigliamento possa starmi bene. Ho provato più volte a girare per negozi ma ogni volta ottengo sempre lo stesso risultato: compro jeans e t-shirt. Perché non riesco a fare ciò che desidero?”
Sonia
In tutti e tre i casi citati siamo di fronte ad un fenomeno difficile da comprendere: dopo tanto desiderio, tempo e sforzi, siamo a un passo dalla meta e tutto a un tratto mandiamo tutto a monte. Che cosa significa e perché accade? A una prima lettura sembreremmo di fronte a comportamenti illogici. Com’è possibile tener lontano quel che vogliamo? Occorre orientare lo sguardo verso il profondo, il mondo interno, lasciando sullo sfondo le spiegazioni causali tipiche della mente superficiale.
L'esperienza clinica rivela che uno dei motivi per cui attuiamo una forma inconsapevole di auto-sabotaggio che ci allontana da qualcosa che vogliamo è che in realtà non siamo ancora pronti. Siamo convinti di desiderare davvero quel lavoro, quella relazione amorosa o quell’abito sexy, ma la nostra anima no. Non si è pronti a cosa? Per esempio a vivere una relazione d’amore senza pensare costantemente al passato di questa persona, o all'eventuale futuro assieme. O a cambiare lavoro con le mille incognite che questo passo comporta. L’anima scende in campo per darti un messaggio inequivocabile: non si può vivere un’esperienza nuova vestendo gli abiti vecchi.
Non puoi evolvere fino a quando sei vittima di certi schematismi: Angelo, ad esempio, nel suo messaggio parla del persistere in lui di una convinzione, che dopo un po'i lavori diventino tutti routinari; Valeria ricorda relazioni fallimentari del passato, Sonia narra il ricordo dello sguardo censurante di sua madre di fronte alle ragazze vestite in modo "provocante". Prima di aprirti a qualsiasi nuova esperienza, l'anima vuole che ti liberi di tutti questi pregiudizi e convinzioni disfunzionali, e che accetti pienamente le tue paure di fallimento, che siano lavorative, amorose o di qualsiasi altra natura. Occorre prima liberarsi delle zavorre del passato perché queste interferiranno certamente sul tuo presente.
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C'è un'altra possibilità per cui mettiamo in atto forme di autosabotaggio. Accade quando i desideri che pensiamo essere nostri non sono altro che i desideri di qualcun altro che per noi è importante o significativo. Pensiamo ad esempio ai ragazzi che scelgono un percorso universitario solo perché avrebbero voluto intraprenderlo i loro genitori (che quindi li spingono a farlo convincendoli che fa al caso loro) o quelle ragazze che si vestono in un determinato modo perché seguono i modelli imposti dalla società. Quando qualcuno rincorre obiettivi inautentici che lo allontanano dalla sua unicità, l’anima troverà prima o poi una strategia per sabotarlo. E ci riuscirà: meglio arrendersi e cercare la nostra strada, autentica!
