Non lo sopporti? Ti aiuta a crescere
L'aiuto pratico

Non lo sopporti? Ti aiuta a crescere

Ci sono persone che "a pelle" proprio non sopportiamo: spesso accade poiché il loro modo di essere tocca qualcosa di sepolto in noi, che possiamo far emergere

Pensiamo solo al fastidio che ci suscitano. E ci fermiamo lì, all'idiosincrasia e all'irritazione. Quasi mai ci viene in mente che potremmo "sfruttare" la loro presenza per conoscerci di più e per evolvere. "Quelli che proprio non sopportiamo", quelli che ci basta sentirne parlare o anche solo pensarli, per farci vistosamente innervosire, possono inconsapevolmente darci un grande aiuto. Se da un lato dobbiamo rispettare l'avversione che proviamo per loro, dall'altro dovremmo riconoscere che è smisurata rispetto al necessario. Smisurata perché ci sono al mondo tante cose che non ci piacciono ma che non ci fanno reagire così, che non ci mandano "il sangue alla testa" in tre secondi: le critichiamo, le comprendiamo, teniamo le giuste distanze e la cosa finisce lì, senza emozioni particolari. 

Quando un'antipatia...ci completa! 

Con "gli insopportabili" invece, una parte emotiva profonda di noi si smuove all'istante, evidentemente stimolata, toccata sul vivo. Ciò significa che sono in qualche modo in analogia con degli aspetti della nostra personalità che presentano dei problemi ancora aperti. In pratica, se una persona che non ci ha fatto niente ci risulta insostenibilmente antipatica, se ci smuove rabbia o astio, tensione o "prurito alle mani", ciò può indicare che ci mette davanti una parte di noi stessi che non vogliamo vedere perché non ci piace (e dunque la combattiamo nell'altro invece che in noi stessi) o evoca una nostra parte vitale che non riusciamo a vivere con serenità (e dunque non sopportiamo di vederla vivere da un altro, magari in modo esibito). Riconoscere qual è la nostra situazione significa accedere a una parte di noi che ristagna in modo problematico e poterla finalmente integrare e risolvere. Così, se vissuti nel modo giusto, gli insopportabili possono rivelarsi per ognuno di noi una fonte sorprendente per il nostro sviluppo

Come agiscono le antipatie: uno specchio che parla di noi

-Ci mettono in contatto con i nostri lati oscuri.

-Portano alla luce le energie che ristagnano in noi.

-Ci fanno capire se siamo invidiosi, arrabbiati, frustrati.

La guida pratica

Fai il gioco che porta in luce le energie inutilizzate

Come usarle a nostro vantaggio

È più forte di noi, anche se non ci hanno fatto niente non riusciamo a rapportarci con loro in modo calmo. Ci spazientiamo, ci arrabbiamo e finiamo per evitarli. Cosa fare? Non è necessario farceli piacere. Piuttosto possiamo usare le nostre reazioni come guida verso la nostra interiorità. Questo ci aiuterà ad integrare meglio alcune parti "oscure" di noi stessi, ad accettarle e a trasformarle in energia positiva.

Come si fa

Per isolare meglio le caratteristiche per te insopportabili, gioca a stilare un elenco di cinque o dieci personaggi famosi che ti risultano insopportabili. Vicino a ognuno scrivi che cosa non sopporti di loro e poi osserva nell'insieme: vedrai che ci saranno una o due caratteristiche che si ripetono. Ecco: sono queste che "dicono" qualcosa anche su di te.

Individuate le caratteristiche irritanti sui "famosi", prova a vedere se sono simili a quelle delle persone che conosci e tendi a evitare. Troverai sicuramente una certa corrispondenza e a quel punto potrai, giorno per giorno, provare a riconoscerle in te, nei tuoi gesti della vita quotidiana. Possono essere lati di te che vorresti vivere ma ti senti frenato nel farlo, o che consideri disdicevoli e cerchi di non guardare. Affrontali senza drammi, con un po' di autoironia. Lentamente potrai prendere meno sul serio le tue antipatie e far spazio a quei lati di te con divertito distacco.

 

Iscriviti alla newsletter RIZA e ricevi notizie e suggerimenti per prenderti cura di te!
Test della settimana
Test della settimana
Quanto sei ansioso?