Come superare le tensioni fra colleghi
L'aiuto pratico

Come superare le tensioni fra colleghi

In ufficio è molto importante creare un clima affiatato; ma se non riusciamo proprio a sopportare un collega possiamo fare così...

Come nascono le tensioni fra colleghi di lavoro

Le ragioni per non sopportare una persona possono essere moltissime; tutti abbiamo in mente qualcuno che, a volte per ciò che fa, altre volte per come lo fa, altre ancora per quello che dice e senza una spiegazione logica, ci infastidisce oltre misura, ci procura tensione oppure, se siamo già nervosi, ci fa esplodere in un attacco di collera. Quanto più tentiamo di soffocare le emozioni che ci provoca, più cresce il rifiuto verso quella persona. La situazione si complica molto se si tratta di un collega di lavoro e siamo costretti a passare con lui la giornata lavorativa. Che fare?

Il fastidio che senti per un collega viene da dentro di te

In questi casi ci può essere molto utile rileggere quello che il grande psicanalista Carl Gustav Jung scriveva a proposito della "parte Ombra", quel lato della personalità che è presente in ciascuno di noi ma che, a livello cosciente, rifiutiamo. L'Ombra raccoglie tutti quelli che consideriamo "difetti", le debolezze, i lati oscuri, i più aggressivi e  inaccettabili. Jung la definiva "ciò che non vorremmo essere". È una definizione illuminante e ci mostra come, molto spesso, le reazioni di rifiuto verso qualcuno che, "a pelle", non sopportiamo si radichino proprio nel rapporto che abbiamo con la nostra Ombra. Nell'altro, insomma, scorgiamo qualcosa che non accettiamo di noi stessi. Vediamo allora alcune situazioni relative all'ambito lavorativo nelle quali ci troviamo faccia a faccia con l'Ombra - e con il collega -  e impariamo ad affrontarle nel modo più proficuo.

Ogni incontro è un'occasione per conoscersi più a fondo

-Vedi rosso? È una ricarica

Il tuo collega di lavoro ti infastidisce perché è solito esasperare le situazioni, si mette al centro dell'attenzione, esagera i problemi senza fornire soluzioni concrete; si arriva al punto che lo interromperesti non appena prende la parola. C'è però un lato positivo: questa aggressività che il collega fa emergere in te è  una carica che non sapevi di avere e che può diventare una spinta in più.

-Vuoi sfogarti? Imitalo

Quando proprio ne hai abbastanza, chiudi gli occhi per alcuni istanti e immagina la caricatura del tuo collega di lavoro, i suoi difetti, gli scherzi che potresti fargli: così, grazie alla fantasia e a un pizzico di ironia, puoi sfogarti, stemperare l'aggressività e liberarti del rancore che, a lungo andare, rimanendo inespresso, potrebbe "aprire la porta" a disturbi psicosomatici.

-A volte ti irrita? Isolati

Di solito andate d'accordo, però ci sono momenti in cui non lo sopporti ma, tuo malgrado, ti fai coinvolgere a causa della vostra amicizia. Quando ti senti reattivo nei suoi confronti, vuol dire che qualcos'altro, oltre a lui, ti sta turbando. È il momento di tornare a essere, per un po', solo colleghi. Non lasciarti imporre la sua compagnia e rispetta le tue sensazioni.

Non fare guerre con il tuo collega, faresti male soprattutto a te stesso

-Evita critiche e giudizi sterili

Il tuo collega di lavoro è sleale, competitivo e parla male dei gli altri? Non criticarlo apertamente: non otterresti nulla. Focalizza l'attenzione su te stesso: cosa ti sta dando più fastidio? Quale atteggiamento il tuo collega si permette, al contrario di te? Forse ti sta facendo scoprire che sei fin troppo corretto e severo con te stesso. Cerca di non giudicarti sempre: riuscirai a prendertela di meno anche con lui.

-Impara dalla tua invidia

Non sai perché, ma qualsiasi cosa faccia il tuo collega di lavoro ti scatena nervosismo. Eppure devi ammettere che è bravo, non puoi negarlo. Forse senti che il tuo collega di lavoro ha delle qualità che tu stesso vorresti avere e ciò ti rende invidioso. Non nascondere a te stesso la tua invidia: ti può stimolare a impegnarti per acquisire quelle capacità che vedi in lui.

-Non fare il suo lavoro

Il tuo collega di lavoro fa continue richieste di aiuto e di consigli: tu sei gentile e disponibile, ma dentro stai male perché senti che ti sta "sfruttando". Così facendo, rinforzi la sua dipendenza da te. Inizia a rifiutarti gentilmente ma con fermezza, anche con una scusa. Non sostituirti a lui ma cerca di stimolarlo a fare da solo e a ricorrere a te solo in extremis.

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