Quanto dura un attacco di panico e come affrontarlo
Attacchi di panico

Quanto dura un attacco di panico e come affrontarlo

Scopri quanto dura un attacco di panico, quali fattori ne influenzano la durata e cosa fare per affrontarlo nel modo giusto, riducendo anche ansia e paura

La durata degli attacchi di panico può variare da persona a persona e da crisi a crisi. In linea generale, un attacco di panico si presenta in modo improvviso, raggiungendo il massimo dell'intensità in 10 minuti, per poi attenuarsi gradualmente nell'arco di circa mezz’ora.

Gli attacchi di panico si manifestano come episodi improvvisi e intensi di ansia, caratterizzati da grande paura, estrema apprensione e forte disagio anche per paure irrazionali. Sono una reazione esplosiva del corpo e della mente senza che vi sia una motivazione apparente che possa giustificare tale disagio che irrompe nelle più comuni situazioni della vita quotidiana.

Gli attacchi di panico, dal punto di vista inconscio, rappresentano un segnale, un allarme che segnala che qualcosa nella propria vita non è in equilibrio e che tale situazione, se non viene accolta, ascoltata e gestita, può diventare pericolosa per la propria salute psicofisica. Possono emergere quando si reprimono emozioni, desideri o bisogni e possono essere legati a conflitti interiori, situazioni difficili e stressanti che non si vogliono affrontare. Ma anche seguire certi modelli che non ci appartengono e vivere uno stile di vita molto lontano dal proprio può essere causa di attacchi di panico.

Carl Gustav Jung, psichiatra e psicanalista, parlava di “energia di individuazione che chiede con forza di manifestarsi”.

Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il grande filosofo tedesco, sosteneva che più nascondiamo le nostre parti oscure più queste reclameranno il loro posto in modo travolgente.

Per Friedrich Nietzsche, filosofo, uno dei grandi errori, forse il più grande dell’uomo, è inseguire traguardi senza accorgersi di ciò che l’anima manda attraverso i disagi.

Gli attacchi di panico possono essere visti anche come un’opportunità di crescita, di esplorazione di sé e di conoscenza della propria vita nel profondo, ma anche un processo evolutivo della propria personalità e un percorso di maggiore consapevolezza di sé verso la propria autenticità.

Comprendere la durata degli attacchi di panico e le strategie per poter gestire tali disagi psicofisici può aiutare a ridurre il timore associato a questi episodi.
 

Indice dell'articolo

Quanto dura un attacco di panico?

La durata degli attacchi di panico, come abbiamo visto, può variare da persona a persona. Si manifesta generalmente in modo rapido e raggiunge il picco in circa 10 minuti per poi diminuire di intensità in circa mezz’ora. Tuttavia, alcuni sintomi possono persistere più a lungo, causando una sensazione di spossatezza o disagio.

Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), l’attacco di panico comprende la presenza di almeno 4 fra i seguenti sintomi, che raggiungono il picco d’intensità in 10 minuti:

  • palpitazioni;
  • difficoltà respiratorie;
  • dolori al petto;
  • brividi di freddo e vampate di calore;
  • tremori;
  • sudorazione eccessiva;
  • vertigini, stordimento, nausea;
  • dolori allo stomaco;
  • formicolio alle mani, al viso, ai piedi, alla bocca;
  • timore di impazzire;
  • paura di morire;
  • dissociazione, percezione di non essere nel proprio corpo;
  • pianto incontrollabile anche dopo la crisi.

Alcuni sintomi, come senso di stanchezza, debolezza muscolare, difficoltà di concentrazione o ansia, possono protrarsi anche per più di un’ora. 

Un attacco di panico ha sempre una fine, anche se può sembrare interminabile quando arriva. L’episodio infatti si esaurisce naturalmente perché il corpo non può mantenere uno stato di iperattivazione per troppo tempo.

Attacco di panico: i fattori che ne influenzano la durata

Vari fattori possono influenzare la durata degli attacchi di panico.

  • Livello di ansia: il livello elevato di ansia di una persona può influenzare la durata e l’eventuale frequenza degli attacchi di panico.
  • Tecniche: tecniche immaginative e di respirazione profonda possono ridurre l’intensità e la durata di un attacco di panico o prevenirlo.
  • Ambiente e contesto: situazioni stressanti o luoghi affollati possono prolungare l’attacco di panico.
  • Esperienza nella gestione: chi ha già avuto esperienza di attacchi di panico può riconoscerne i segnali e intervenire prima che l’episodio si intensifichi.
  • Controllo di sé: pensare di poter contenere la situazione con la forza per non perdere il controllo può prolungare e intensificare l’episodio.

Cosa fare durante un attacco di panico

Affrontare un attacco di panico nel modo giusto può ridurne la durata e l’impatto. 

Ecco alcuni consigli utili.

  • Concentrarsi sulla respirazione: inspirare lentamente attraverso il naso, poi espirare lentamente attraverso la bocca. Questa tecnica aiuta a calmare il sistema nervoso.
  • Accogliere la crisi senza opporsi: l’attacco di panico, per quanto spaventoso, è temporaneo e non rappresenta una minaccia per la vita.
  • Cedere all’episodio e lasciarsi travolgere dall’onda di energia: se possibile, sedersi o sdraiarsi su un divano, sul letto o su una superficie comoda e morbida, aspettando che l’evento si esaurisca senza porre resistenza.

Cosa fare per bloccare un attacco di panico?

Più che cercare di bloccare un attacco di panico, si potrebbe parlare di accogliere un attacco di panico. Più si tenta di forzare una situazione e più rischia infatti di esplodere, di durare di più e provocare nella persona un senso di maggiore e costante paura nel riprovare il medesimo episodio.

Ecco alcuni consigli utili.

  • Eseguire una respirazione profonda e diaframmatica: questo tipo di respirazione aiuta a ridurre l’iperventilazione.
  • Distogliere lo sguardo: concentrarsi su qualcosa di neutrale che è presente nell’ambiente aiuta a distogliere l’attenzione dai sintomi fisici, contribuendo ad affrontare e accogliere l’attacco di panico.
  • Distogliere l’attenzione mentale: alcune attività (come ascoltare musica rilassante o fantasticare con le immagini) possono essere di aiuto per calmare il sistema nervoso.

Quante volte al giorno può venire un attacco di panico?

La frequenza degli attacchi di panico è soggettiva. Alcune persone possono sperimentare uno o due episodi sporadici, mentre altre possono avere più di un attacco di panico in una sola giornata, soprattutto nei periodi di forte stress o ansia generalizzata. Se gli attacchi sono frequenti e invalidanti, è consigliabile rivolgersi a uno specialista.

Si parla di Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) quando gli attacchi di panico sono ricorrenti e si percepisce la persistente preoccupazione di sviluppare un altro attacco di panico dopo averlo già vissuto.

Come ci si sente il giorno dopo un attacco di panico?

Dopo un attacco di panico, è comune avere sensazioni di affaticamento fisico e mentale. I sintomi che si possono avvertire possono essere i seguenti.

  • Stanchezza e debolezza muscolare.
  • Difficoltà di concentrazione.
  • Sensazione di ansia residua.

Per il proprio benessere psicofisico è utile prendersi del tempo per recuperare le energie, evitando situazioni stressanti e praticando attività rilassanti, per esempio la meditazione.

Come prevenire gli attacchi di panico

La durata degli attacchi di panico è soggettiva, ma in genere non supera i 20-30 minuti. Adottare alcune strategie di prevenzione può però aiutare a ridurre la loro intensità e la loro frequenza. 

Ecco alcuni consigli utili per prevenirli.

Non continuare a parlare del disagio
Continuare a parlare del disturbo con chiunque, facendolo diventare un argomento di conversazione, fa sì che il cervello riviva continuamente l’atmosfera che produce il panico stesso e questo allontana dalla via per ritrovare il benessere.

Farsi qualche domanda utile per ritrovarsi, come le seguenti:

  • C’è qualcosa che sto ignorando di me?
  • Sono spontaneo con me stesso e/o con il mondo che mi circonda?
  • Esiste uno spazio per la mia creatività, le mie passioni e i miei interessi?
  • Sto seguendo un mio percorso oppure sto inseguendo modelli che non mi appartengono?

Queste semplici domande possono aiutare chi soffre a rivedere e a ridisegnare il proprio stile di vita secondo la sua unicità.

Cercare aiuto nella psicoterapia
Il supporto psicologico e psicoterapeutico può essere utile per affrontare i disagi, i problemi emotivi o gli schemi di pensiero disfunzionali che possono sfociare in attacchi di panico o per prevenire l’ansia intensa o anticipatoria.

Concentrarsi sulla respirazione
Inspirare lentamente attraverso il naso, poi espirare lentamente attraverso la bocca. Questa tecnica aiuta a calmare il sistema nervoso.

Fantasticare
Immaginare è una funzione psicologica preziosa, utile per stabilire un rapporto più spontaneo e sano con sé stessi. Le fantasie e le immagini, oltre a distrarci e a permetterci di evadere con la mente, ci consentono anche di relazionarci con i sintomi in modo creativo ed evolutivo. 

Evitare di cercare di tenere tutto sotto controllo
Controllare ogni cosa nella vita è davvero impossibile e può portare a crisi d’ansia o attacchi di panico.

Meravigliarsi ed evadere dalla routine
Lasciarsi guidare dalla curiosità e dalle sensazioni e provare a uscire dalla routine di tutti i giorni può aiutare a evitare crisi che possono sfociare in ansia e attacchi di panico.

Michael Morelli
Psicologo e autore, laureato in Sociologia presso l'Università Sorbona di Parigi. Collabora con l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica e con le riviste Riza Psicosomatica e Riza Relax.
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