La paura del nuovo, il bisogno di programmare e controllare tutto non fanno che aumentare l’ansia: come riaprirsi all’entusiasmo e non perdersi il bello della vita
Innanzitutto dicono di no. Magari non hanno neanche ben compreso di cosa si tratta, ma a richieste di un cambio di programma anche minimo rispetto a quanto stavano facendo o avevano stabilito, la loro prima risposta è sempre negativa. Parliamo delle persone che soffrono, perlo più senza saperlo, di una forma d’ansia legata a un estremo bisogno di controllare tutto ciò che accade e che si manifesta con l’avversione istantanea per qualsiasi novità o cambiamento.
È un’avversione “a priori”, che scatta in automatico senza aver ascoltato il contenuto o vagliato se possa essere vantaggioso. Se c’è la possibilità o la necessità di un fuori programma, loro costituiranno un problema, si opporranno, inventeranno mille motivi, a volte infantili o paradossali, pur di mantenere lo stato di cose nel quale erano calati. C’è solo un’eccezione a questo schema: che l’idea del fuori programma arrivi da loro, perché in tal caso non lo sentono come un pericolo. Allora non solo non lo temono ma addirittura si innervosiscono se qualcuno si oppone. Tutto ciò è strettamente collegato a una difficoltà dell’adattamento: la persona vive bene solo nello spazio e nel tempo “conosciuti”, prestabiliti e calibrati sulle proprie necessità e nevrosi e il proprio stile di vita programmato è una specie di “casa sicura” da abbandonare il meno possibile.
Questo atteggiamento può creare diversi problemi: non aiuta a esprimere le proprie vere esigenze - come invece si crede - ma le paure prefabbricate e che anzi toglie alla persona tante occasioni di rinnovamento, di scoperta e di soluzione. Ma non solo: l’attaccamento al “già conosciuto” e al “programmato” irrita gli altri, spazientisce proprio chi sta più vicino, perché lo obbliga a tante scelte di ripiego. La cosa paradossale è che quando questi “iper-controllanti” si lasciano convincere, seppur a fatica, ad accettare il fuori programma, poi non vi vogliono più rinunciare perché lo trovano utile o divertente. Non varrebbe la pena mollare la presa e farlo subito?