Il sogno, la voce delle loro emozioni
Crescita e sviluppo

Il sogno, la voce delle loro emozioni

Il sogno aiuta i piccoli a ripulire il pensiero da ciò che non è importante e a chiarire sentimenti difficili da comprendere, differenti a seconda dell’età

Noi genitori siamo da sempre affascinati dai sogni dei nostri figli: conoscere le avventure che vivono durante il sonno, quali personaggi vengono a “trovarli” o quali situazioni affrontano mentre dormono, significa aver accesso alla loro dimensione più intima e nascosta. I loro sogni, oltre a rispecchiarne lo stato interiore, riflettono anche il loro sviluppo sociale ed emotivo, per questo indagarne i contenuti può risultare utile. Quando nei sogni di un bimbo compaiono in prevalenza esperienze positive, scene che ripropongono momenti piacevoli della vita quotidiana, come la scuola, la merenda, i giochi con i compagni, significa che sta vivendo un momento sereno, non c’è niente che lo turbi e lo faccia agitare durante il sonno. Al contrario, sogni burrascosi, incubi, pavor nocturnus (terrore notturno), potrebbero essere il segnale di preoccupazioni, paure e difficoltà del bambino. Attenzione però, meglio non vivere con eccessivo allarmismo gli incubi dei nostri piccoli. Infatti, i brutti sogni che disturbano il loro riposo non sono necessariamente un segnale di qualcosa che non va. Possono anche semplicemente essere l’espressione di tensione, oppure la reazione a un cartone animato troppo movimentato. Insomma, questi “brutti” sogni nella maggior parte dei casi non segnalano l’esistenza di un problema; al contrario, sono assolutamente “normali”, fisiologici, e tutti i bimbi ne fanno esperienza, anche se a casa c’è un’atmosfera serena.

I personaggi che accompagnano i loro sogni
I sogni dei bambini non sono tutti uguali, tendono a differenziarsi a seconda dell’età e del sesso. Se generalmente i sogni delle femmine sono costellati di fatine e principesse vestite con abiti di tulle rosa, i sogni dei maschi tendono a essere maggiormente vivaci e animati da mostri, animali fantastici, maghi… In generale, comunque, i sogni dei piccoli sono ricchi di personaggi di fantasia, protagonisti delle favole come orchi, folletti, streghe, mostri e lupi affamati e attraverso i sogni i bambini realizzano i propri desideri, rivivono episodi vissuti nella giornata, eliminano lo stress accumulato nella quotidianità.

Un significato diverso ad ogni età...

  • Da 0 a 3 anni: esprimono necessità quotidiane. A quest’età, i sogni sono spesso legati a eventi corporei oppure a bisogni emotivi. Si dividono in sogni di appagamento e in sogni di turbamento. I primi sono consolatori e “realizzano” la soddisfazione di un desiderio come quello di ricevere il giocattolo che la mamma ha promesso. L’altra tipologia, invece, può esprimere sensazioni forti vissute durante la giornata che il bimbo non è riuscito a elaborare e che lo hanno scosso.
     
  • Da 4 ai 7 anni: un’avventura dietro l’altra. In questo periodo i sogni dei bimbi diventano più complessi perché lo sviluppo onirico è legato a quello del pensiero e del linguaggio che in questa fascia d’età si sviluppano ed evolvono. Il bimbo ha la capacità di ricordare e raccontare il contenuto dei propri sogni. Nel sonno si trova spesso alle prese con personaggi che hanno a che fare con la disciplina e le regole, per questo è frequente che sogni la maestra, un poliziotto o il papà, ma è il bimbo il vero protagonista del sogno e spesso appare nel ruolo di un supereroe. In questo periodo compaiono sulla scena gli incubi popolati da mostri o da personaggi minacciosi. Questi sogni angosciosi sono fisiologici, ovvero del tutto normali, spesso svolgono un ruolo positivo. Infatti, chi spaventa il bimbo nel sonno incarna gli impulsi aggressivi e i sentimenti “negativi” che il piccolo prova e che, attraverso il sogno, trovano la via di sfogo, in modo sano e creativo.
     
  • Da 7 ai 10 anni: domina il legame con la realtà. In generale, i sogni a quest’età rappresentano scene della vita quotidiana, come la scuola, la merenda, i giochi con i compagni. Agli spaccati di realtà si uniscono poi elementi di fantasia che danno vita a intrecci bizzarri e movimentati. A questa età i piccoli iniziano a divertirsi nel raccontare i propri ricordi onirici ad amichetti e adulti.
     
  • Da 11 ai 12 anni: dal corpo alla mente… al corpo. Con la pubertà e l’adolescenza, i sogni diventano spesso espressione delle sensazioni legate al corpo che inizia a cambiare e alle emozioni intense, travolgenti e confuse caratteristiche di questo delicato momento dello sviluppo. I sogni, più o meno agitati e paurosi, possono quindi esprimere ciò che il ragazzo prova rispetto a tutto ciò che deve affrontare nella realtà.
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