Dice bugie sulla scuola. Che faccio?
Adolescenti

Dice bugie sulla scuola. Che faccio?

Molti ragazzi di fronte ai voti insufficienti dicono bugie: i genitori devono comprendere quali sono i i veri motivi delle bugie a scuola per intervenire nel modo più giusto

Bugie a scuola: una tentazione pericolosa

Per alcuni ragazzi, l'impatto con la scuola superiore può essere molto problematico. Magari negli anni precedenti erano andati bene e in più provengono da famiglie per le quali la scuola è di primaria importanza, che li stimolano e li seguono con attenzione. Insomma, tutti si aspettavano che i buoni voti continuassero ad arrivare. Invece no: fioccano le prime insufficienze e i ragazzi entrano in crisi. A questo punto la tentazione: «Non dico niente a casa, sicuramente recupererò più avanti, mi invento che tutto va bene così mamma e papà sono tranquilli, non mi pressano sui compiti e posso fare quello che voglio».

Il circolo vizioso delle bugie sulla scuola

I ragazzi entrano alla scuola superiore in piena "età di mezzo": non sono più bambini ma non sono certo grandi. Si considerano ormai cresciuti e vogliono sperimentare "le cose degli adulti" (le prime uscite serali, i primi vizi...) ma sono ancora inesperti e non sanno che le bugie a scuola non hanno le gambe corte  ma... cortissime! Inevitabilmente vengono scoperti e sono spesso "piccole tragedie" in famiglia. I genitori si interrogano angosciati: ma come, si sono sempre occupati dei loro figli con amore e dedizione, cosa può essere successo? E poi: come intervenire? È giusto punirli severamente o provare a comprendere le ragioni di un comportamento che forse nasconde un disagio profondo?

Prima comprendere, poi decidere

Superato il difficile momento della scoperta, i genitori devono decidere cosa fare. Attraverso il dialogo e la riflessione possono individuare tre motivi principali dietro le bugie sulla scuola dette dai loro figli; per ognuno di essi esiste una reazione appropriata.

- Ha detto le bugie sulla scuola per non deludere le aspettative

Molti ragazzi giungono alla scuola superiore con la fama di studenti modello; quando i risultati non corrispondono a questo schema si sentono inadeguati e hanno paura di deludere i genitori. Cominciano a mentire per rimanere fedeli a quell'immagine ideale, per non perdere l'amore di mamma e papà. Se questo è il motivo che individuate, occorre lavorare per eliminare le false convinzioni e far comprendere ai ragazzi che il vostro amore è "a prescindere" dai risultati scolastici, anzi da qualunque risultato.

- Ha detto le bugie sulla scuola per ribellione a uno schema predeterminato

«Nella nostra famiglia abbiamo fatto tutti il classico, quindi anche i nostri figli lo faranno». E se non fossero adatti a quel tipo di scuola? Se la loro indole fosse del tutto diversa? Se non conosciamo le vere inclinazioni dei nostri figli (o peggio se le vediamo ma preferiamo ignorarle) possiamo commettere l'errore di mandarli ad una scuola inadatta. Le bugie allora sono un richiamo, un monito: posso andare bene solo inventando i bei voti e nascondendo quelli brutti. Che fare? Cambiare strada è segno d'intelligenza...

- Ha detto le bugie sulla scuola per comodità e quieto vivere

È il caso più diffuso e per fortuna meno problematico: la scuola superiore è più difficile e richiede impegno. Ma ci sono tante altre cose belle da fare: uscire con gli amici, giocare ai videogame, fare sport. Se dico che a scuola non sto andando bene dovrò rinunciarvi. Quindi mento e posso continuare a divertirmi. Questo schema evidenzia l'immaturità dei ragazzi, che andranno incontro a "guai" ben peggiori quando - inevitabilmente - verranno scoperti. È l'unico caso in cui vanno sanzionati, soprattutto per far loro comprendere loro quanto le bugie possano essere controproducenti.

- Ha detto le bugie sulla scuola... per farsi scoprire

Questo è il caso più raro e accade quando le bugie nascondo un disagio profondo, che va al di là dei risultati scolastici e riguarda direttamente il rapporto genitori figli. In questo caso le bugie sono costruite in modo troppo plateale: il motivo non può essere semplicemente occultare un risultato insufficiente. Questi ragazzi sentono i genitori come assenti, lontani e cercano di richiamare l'attenzione con un gesto autolesivo. Queste richieste d'aiuto vanno accolte, anche a rischio di dover ridiscutere con se stessi un modo di essere genitori probabilmente indadeguato.

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