Dieta corretta e 5 strategie giuste per chi ha la pressione bassa
Mangiare sano

Dieta corretta e 5 strategie giuste per chi ha la pressione bassa

Stanchezza, senso di svenimento, nausea e capogiri. Questi sono i principali sintomi di chi ha la pressione bassa, che può essere contrastata con una dieta corretta.

L’ipotensione (pressione bassa) può presentarsi in particolari situazioni, come dopo aver mangiato o quando la temperatura è elevata, oppure quando ci si alza improvvisamente dal letto o da una sedia, quando si fa attività fisica intensa. In tali casi, i meccanismi nervosi che regolano la pressione diventano temporaneamente inefficaci e non riescono a mantenerla ai giusti livelli. Va comunque detto che la pressione che scende a causa del caldo non è, in genere, pericolosa. Tuttavia, poiché l’ipotensione non riesce a garantire il giusto nutrimento agli organi e ai tessuti del corpo è sempre bene prevenirla anche con una corretta alimentazione e la giusta idratazione.

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Come deve essere la dieta in caso di pressione bassa

L’alimentazione utile per la prevenzione dei cali di pressione non è molto diversa da quella che ognuno di noi dovrebbe seguire per proteggere la salute in generale. Ciò significa che dovrebbe comprendere cinque pasti al giorno, con colazione abbondante, due spuntini, pranzo moderato e cena leggera. Eventualmente, si può gustare anche uno spuntino in più rispetto ai soliti due (della mattina e del pomeriggio), da fare all’occorrenza quando si sente un calo di energia. Consumare pasti frequenti è utile soprattutto per chi soffre di ipotensione postprandiale, ovvero quando la pressione arteriosa si abbassa dopo pranzo. Inoltre, poiché la scarsa idratazione può provocare pressione bassa, occorre assumere almeno 2 litri di acqua al giorno. Questa, oltre a prevenire la disidratazione, aumenta il volume del sangue proprio perché incrementa i liquidi presenti nel corpo, e ciò porta a un aumento della pressione arteriosa. Ottima a tale scopo anche l’acqua di cocco verde, ricca di minerali.

Vino e alcolici: ecco cosa fare se sei ipoteso

In linea generale, si può dire che gli alcolici andrebbero evitati: anche se dopo averli bevuti provocano un temporaneo rialzo dei livelli pressori, poi in realtà indeboliscono i vasi sanguigni, disidratano e fanno crollare la pressione. Tuttavia, poco vino rosso di buona qualità ai pasti (all’incirca mezzo bicchiere per la donna e un bicchiere per l’uomo) può essere d’aiuto anche a chi soffre di cali di pressione, grazie ai suoi antiossidanti utili per proteggere i vasi sanguigni, ma solo a patto che si rispetti la quantità indicata.

Assumi una bevanda rinvigorente per la colazione

Chi soffre di pressione bassa può “darsi” energia fin dal mattino bevendo a colazione un frullato ricco di sali e vitamine. Lo si prepara con 50g di frutti di bosco, 50g di polpa di kiwi, 1 bicchiere di bevanda d’avena senza zucchero aggiunto, 1 cucchiaio di cocco grattugiato e 1 cucchiaino di tintura madre di eleuterococco o di guaranà (le trovi in erboristeria). Metti tutti gli ingredienti nel bicchiere del frullatore e aziona l’apparecchio fino a ottenere un composto omogeneo e spumoso.

Note. Questa preparazione va bevuta subito, per evitare che i preziosi principi attivi si ossidino e perdano così le loro proprietà.

Per completare il primo pasto del mattino, oltre al frullato, servi 1 yogurt intero al naturale, 5 mandorle e 2 fave di cacao (o 2 quadratini di cioccolato fondente).

Vuoi eliminare la stanchezza? Ci vogliono più potassio e più magnesio

L’ipotensione (pressione bassa) può essere prevenuta, con alcuni rimedi naturali. In particolare, può essere utile assumere un integratore di potassio e magnesio: il magnesio aiuta le cellule a convertire i nutrienti in energia, mentre il potassio ha un effetto vasoattivo sui vasi sanguigni; insieme, contrastano affaticamento e spossatezza. In genere, si assume 1 bustina del mix dei due elementi al dì, da diluire con acqua. Questo rimedio va preso tutti i giorni per almeno 2 mesi e può essere abbinato ad altri prodotti naturali.

L’energy drink fatto in casa per alzare la pressione

In alternativa all’integratore di potassio e magnesio, si può utilizzare questa bevanda che non contiene additivi né sostanze dannose per i reni o per la salute in genere, come invece accade per alcuni energy drink che si trovano in commercio. Va bevuta a piccoli sorsi ed è utile per chi soffre di ipotensione e anche per chi pratica attività sportiva.

Preparazione: versa in una bottiglia 1 litro di acqua, 1g di sale, 1 cucchiaio raso di zucchero integrale e 1 cucchiaino di magnesio in polvere. Fai sciogliere bene scuotendo il recipiente. Suddividi il liquido ottenuto in 2 bottigliette e conservale in frigo. Vanno bevute nel corso delle 24 ore. Quando apri una bottiglietta, unisci il succo di mezzo limone e bevi il mix entro un paio d’ore.

Quando ti senti stanco e affaticato e sei ipoteso, usa l'infuso di rosmarino

È un ottimo rimedio per la sua azione di tonico vascolare, in grado di rialzare in breve tempo la pressione sanguigna. Inoltre è indicato per chi, oltre a soffrire di ipotensione, fatica a digerire. In questo caso, il rimedio va preso dopo aver mangiato.

Come utilizzarlo: si consiglia di bere 2-3 volte al giorno un infuso da preparare mettendo una presa di foglioline in acqua bollente e filtrando dopo 5 minuti. Si può dolcificare con un cucchiaino di miele e bere caldo o freddo.

Le 5 strategie da mettere in atto subito in caso di pressione bassa

Ecco cosa fare per contrastare la pressione bassa quando se ne avvertono i sintomi premonitori.

  • Evitare di bere acqua o caffè mentre hai una crisi di ipotensione.
  • Stringere con forza e ritmicamente una pallina antistress.
  • Portare le mani all’altezza del petto e agganciarle l’una all’altra, tirando poi con forza verso l’esterno (la contrazione muscolare fa alzare la pressione).
  • Incrociare le gambe a forbice, contraendo con forza i muscoli e portando la testa in avanti verso il cuore.
  • Se ci si sente molto deboli per stare in piedi e fare quanto consigliato sopra, distendersi e alzare le gambe per favorire l’arrivo del sangue al cuore. Dopo essersi ripresi, ritornare in posizione eretta molto lentamente. In alternativa, se si riesce, accovacciarsi sui talloni.
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