Quest’erba non è soltanto un ottimo diuretico e un grande alleato del sistema immunitario; fa anche molto bene al cervello e al sistema nervoso...
Se volete disintossicarvi, ridurre gli indici infiammatori e gli acidi urici e aumentare le difese immunitarie, per tutto il mese di marzo puntate sul tarassaco, noto anche come cicorione o cicoria dei prati. È una pianta utilizzata sin dall’antichità per le sue proprietà curative, di cui oggi sono state scoperte nuove ed efficacissime virtù: per prima cosa il tarassaco ha mostrato, in un recente studio americano, una particolare capacità di stimolare la risposta immunitaria, ottima quindi per aumentare le difese del nostro organismo. Un’altra ricerca, eseguita in Corea del Sud, ha evidenziato l’attività rigenerante che questa pianta svolge sul sistema nervoso centrale. Quindi, oltre alle già note proprietà diuretiche, lassative, di stimolo su fegato e cistifellea e di attivazione del processo digestivo favorendo le secrezioni di tutte le ghiandole dell’apparato gastroenterico), al tarassaco oggi va attribuita anche la capacità di potenziare le nostre difese immunitarie e di proteggere il cervello.
Se ne avremo la possibilità (ma oggigiorno la si trova in erboristeria e presso molti ortolani), sarà piacevole a marzo raccogliere questa pianta nei prati: è spuntata da poco e la riconosciamo dai fiori gialli che, poco dopo essere sbocciati, lasciano presto il posto a globi soffi ci e piumosi chiamati soffioni. Una volta raccolto in abbondanza, prepariamo con le sue foglie una bella insalata e mangiamola tutti i giorni, insaporendola (a piacere) con un po’ d’aglio, qualche dadino di lardo ( senza esagerare) e mezzo avocado a dadini, che nutre i neuroni. Le foglie del tarassaco hanno un gusto piacevolmente amarognolo e sono proprio le sostanze amare (tarassicina e inulina) che presentano varie proprietà terapeutiche.
L’intensità del suo gusto amaro ci dà la misura dell’attività che svolgono all’interno del nostro organismo: grazie alla loro azione l’effetto depurante, disintossicante e disinfiammante è garantito, anche a livello cerebrale. Se in alternativa all’insalata preferite il decotto, bollite per un paio di minuti un cucchiaino di radice essiccata di tarassaco (si trova in erboristeria) in 250 ml d’acqua. Quindi lasciate riposare per cinque minuti e consumatene 2 tazze al giorno, a digiuno, per almeno 10-20 giorni. Per tutta la primavera godrete della protezione di questa generosa erba dei prati.
Se già all’inizio di marzo sei vittima del tipico esaurimento di primavera, il tarassaco è davvero la pianta che fa per te: oltre alle foglie, mangia in insalata anche i suoi fiori, ricchi di ormoni ricostituenti, scegliendo quelli più piccoli e teneri; condisci con un filo d’olio d’oliva e succo di limone e gusta l’insalata come antipasto. Ricordati però che il tarassaco interagisce con i farmaci antidolorifici, diuretici e ipoglicemizzanti. Evita di assumerlo se già prendi questi medicinali.