Cellulite, sovrappeso, colite, o gastrite sono spesso dovuti ad acidosi, cioè a un eccesso di tossine nel sangue, che si può combattere con la dieta giusta
Una buona circolazione e vasi tonici ed elastici, che contribuiscono a ridurre o eliminare ritenzione e cellulite, dipendono anche da una buona alimentazione. La nostra dietaè invece per lo più basata sul consumo di pasta, pane e zucchero raffinati, così come grassi saturi, idrogenati e transidrogenati, che sono le prime cause di acidosi, una condizione di eccesso di tossine nel sangue che porta allo sviluppo di numerosi problemi: dalla cellulite al sovrappeso, dalla colite alla candidosi, dalla stanchezza alla gastrite... Frutta e verdura, ricche di minerali, vitamine e antiossidanti, sono invece necessarie per un sangue pulito e per la prevenzione della maggior parte delle malattie.
La principale causa di acidosi è rappresentata dal consumo eccessivo di alimenti acidificanti, non sempre identificabili dal gusto (che spesso non è affatto acido), il cui effetto acidificante viene parzialmente compensato dal consumo, nello stesso pasto, di alimenti alcalinizzanti. Ma questo è vero solo fino a che le quantità consumate di alimenti acidificanti e alcalini si equivalgono. Ma poiché i principali alimenti di cui si nutre la maggior parte delle persone è acidificante, l'aumento nella dieta quotidiana della quantità di frutta e verdura - cibi alcalinizzanti (ottimi i centrifugati e ne bastano un paio di bicchieri al giorno) - è fondamentale, così come l'astensione dal consumo di sostanze acidificanti superflue, come i dolci ricchi di zucchero e grassi, l'alcol e il fumo.
La carenza di vitamine e minerali è un altro importante fattore di acidificazione. Molti acidi infatti sono dovuti all'incompleta trasformazione degli alimenti durante la digestione. Affinché tali trasformazioni si compiano correttamente sono necessari vitamine e oligoelementi che hanno il compito di attivare gli enzimi che permettono lo svolgimento di tali reazioni chimiche. Senza vitamine e minerali gli enzimi non funzionano, le reazioni non arrivano a termine e si formano metaboliti (scorie) acidi. Dal momento che le procedure di raffinazione e i processi di conservazione e preparazione del cibo impoveriscono il contenuto di vitamine e minerali, occorre scegliere prodotti freschi, integrali e bio e optare per il crudo o le cotture rapide (scottatura, al vapore ecc.). Questo è il metodo migliore per ridurre il rischio di mangiare cibi "vuoti" e acidificanti.
Ricetta per 2 persone. Monda e lava 200 g di radicchio rosso e taglialo a striscioline. Lava una pera bio e tagliala a tocchetti dopo averla privata del torsolo. Fai saltare il radicchio e la pera in una casseruola con un cucchiaio d'olio d'oliva extravergine, quindi unisci mezzo litro di acqua e un ciuffo di prezzemolo tritato. Lascia sobbollire per 10-12 minuti, poi passa nel frullatore e unisci un cucchiaio di formaggio fresco di capra. Servila tiepida guarnendo con semi di sesamo tostati.
Perché ti fa bene. Apporta vitamine e minerali che contrastano l'acidità, come potassio, sodio, calcio e magnesio. Inoltre è ben digeribile e depurativa, perché apporta le sostanze e i liquidi necessari per smaltire le tossine acide.