Vorresti scappare su un’isola deserta?

In genere la tua voglio di fare – la tua energia – ti sostiene in tutte le tue attività quotidiane. Ma, ogni tanto, ti sembra ti non farcela più… ed ecco che la tua creatività e la tua capacità di reagire languono. Vorresti evadere, fare e dire cose diverse. Ma qualcosa ti blocca e i tuoi propositi svaniscono in fumo. È colpa, forse, dell’attenzione eccessiva con la quale ti soffermi a valutare ogni pensiero e ogni azione, e che ti rende, a volta, un po’ troppo cerebrale. E la tua energia rimane ferma, stagnate, cristallizzandosi su un percorso che segue per forza, che non è il suo.

Che qualcosa dentro di te non sia in equilibrio te lo segnalano quelle cefalee, quelle artriti, quei piccoli disturbi ricorrenti, che spesso ti tormentano. Sono avvenimenti preziosi, da non sottovalutare: ti avvisano che l’identità alla quale ti sei legato non ti appartiene più e ti stringe come una pesante armatura. E che i ruoli che interpreti ogni giorno son ormai un guscio troppo spesso perché tu possa ancora portarlo sulle spalle. Così, ogni giornata diventa più pesante della precedente, priva di soddisfazioni… e la tentazione di ancorarsi al “personaggio” di sempre sembra più rassicurante. Un consiglio: cerca di spezzare questo circolo vizioso, aprendoti al nuovo che ti attende ogni mattina.

Formalismo, ripensamenti, sensi di colpa inutili o ingiustificati… niente di tutto questo appartiene al tuo orizzonte mentale. Sai come disfarti di ciò che no ti serve più e che rischierebbe di tarparti le ali. Così, in maniera del tutto naturale, eviti di disperdere inutilmente le tue energie in operazioni vuote, stantie, prive di senso. E sai come vivere bene.