Impara a godere con gli altri sensi e diventerai subito meno vorace: la bocca è senza dubbio un organo di conoscenza fine e importante, il primo che adoperiamo per entrare in contatto con il mondo esterno. Non a caso i bambini portano tutto alla bocca, perché per loro assaggiare è sinonimo di conoscere. Gustare è sinonimo di apprezzare e godere non solo i cibi ma anche le sensazioni, le diverse situazioni che ci capita di vivere. In questo senso tu sei capace di gustarti un film o un momento di relax calandoti completamente nella piacevolezza del momento e assaporandone tutte le sensazioni. La dimensione orale però rivela la sua primitività nella tendenza a divenire voracità ossia desiderio di incorporare, di fare propri oggetti, persone, situazioni nel tentativo di riempire un senso di vuoto e di insoddisfazione. Sei un buongustaio e spesso tendi a mangiare più per gola che per fame, a cercare nel cibo il piacere che non trovi altrove. A tavola, prova ad "aguzzare" altri sensi: olfatto, vista, tatto... Vedrai che la voracità si ridurrà in modo naturale.
Affidati al "naso" e sceglierai il cibo più adatto a te. A guidarti nelle scelte spesso è il fiuto, un sano istinto che ti porta verso il benessere e ti fa vivere in modo sano e semplice. I ragionamenti astratti non ti appartengono: ciò che avviene dentro di te si mantiene su un registro sottile e difficile da razionalizzare o spiegare a parole. L'intuito è un prezioso alleato anche nel lavoro e nelle relazioni: riesci a subodorare rischi e situazioni poco chiare così come le persone che non ti "fanno bene. A volte a guidarti è proprio il naso che ti segnala come sgradevole l'odore di una persona a te poco consona. Gli odori sono anche una potente guida alla memoria: molti dei ricordi più vividi della tua infanzia sono legati proprio a particolari profumi, e lo stesso vale per i luoghi connotati da particolari emozioni olfattive. il tuo approccio alimentare Gioca con le erbe aromatiche e le spezie, possono servirti a rendere appetitose anche le pietanze più light. Segui l'istinto nello scegliere ciò che ti va di mangiare: in questo senso una visita a un mercatino ben fornito è per te molto più vantaggiosa di una lista della spesa, ragionata.
Vicinanza, calore e contatto sono per te dimensioni determinanti in ogni senso: hai bisogno di toccare con mano per riuscire a conoscere e a fare tuo ciò che vivi. In questo senso riesci a imparare molto più facilmente facendo, "usando le mani" e interagendo con la realtà. La dimensione del tatto, però, richiama un'altra componente molto significativa: la relazione. Per te entrare in rapporto con il mondo che ti circonda in modo vivo è importante: curioso e versatile ti piace sperimentare, conoscere, percepire. La tua è una natura sensuale e raffinata, dotata di una profonda sensibilità che spesso però ti può predisporre a una maggiore vulnerabilità. Le barriere che talvolta erigi servono a proteggerti dal fatto che ogni cosa ti tocca, ti segna e ti cambia profondamente. La concretezza è poi un'altra caratteristica che ti contraddistingue: per te toccare vuol dire interagire con una dimensione reale, materiale, immediata. In questo senso sei caratterizzato da una tendenza al pragmatismo e alla materializzazione: per te le cose devono essere tangibili e concrete, mentre detesti tutto ciò che è impalpabile e rarefatto. Il tuo rapporto con il cibo deve essere immediato e carnale: per questo ami mangiare con le mani e preparare da solo i tuoi piatti. Toccare il cibo è il modo migliore per farlo tuo. Non solo: anche le persone con cui dividi la tavola influenzano la tranquillità o la tensione con cui ti accosti ai pasti. Per appagare questo bisogno di tatto, scegli i cibi di cui ti nutri toccandoli con mano e cucinandoli e, appena puoi, lascia stare bon ton e posate giocando anche a imboccare e a farti imboccare dal partner o dai tuoi bimbi.
Una bella tavola e piatti dai colori vivaci ti aiutano a mangiare di meno. "Se non lo vedo, non ci credo": questo potrebbe essere il tuo motto. La vista è il tuo senso guida, quello che prevale sugli altri e che registra in modo più vivido le sensazioni. Tra tutti la vista è il senso più razionale, quello che richiede una maggiore elaborazione cerebrale, il più connesso al ragionamento e all'analisi. Spesso sei un giudice severo soprattutto di te stesso e in particolare del tuo aspetto fisico. Buon esteta, hai un senso innato dell'armonia che ricerchi in ogni cosa: un bello spettacolo (anche una tavola riccamente imbandita) è un vero godimento per gli occhi e per lo spirito. Anche i colori hanno su di te un effetto molto vivo, stimolante o tranquillizzante, a seconda dei casi, e istintivamente li ricerchi in tutto ciò che ti circonda. L'aspetto dei cibi è per te allettante quanto il loro sapore: a rendere più appetibili i piatti è il modo in cui sono presentati. Se sei in sovrappeso, sfrutta questa sensibilità: apparecchia con cura e con stoviglie colorate anche per te solo, l'atmosfera in cui mangi ti può appagare quanto ciò che degusti.
I suoni naturali e musiche soft allentano lo stimolo della fame. Le tue "antenne" sono sempre attive e pronte a captare nuovi stimoli: ciò che più ti affascina, però, sono i suoni, non solo quelli armoniosi o strutturati come la musica ma anche i suoni naturali (un passerotto che cinguetta in giardino, il rumore del vento o del mare) e quelli domestici (la teiera che gorgoglia sul fornello, i bicchieri che "risuonano" sulla tavola) che hanno il potere di rilassarti e calarti in una dimensione di armonia con l'ambiente che ti circonda. La comunicazione è per te una dimensione irrinunciabile, le parole così come i silenzi contano, ti suscitano emozioni molto vive. Un orecchio così sensibile deve quindi essere "nutrito" anche a tavola con suoni, parole e rumori piacevoli e, ovviamente non con il sottofondo della televisione. L'ambiente in cui mangi è determinante. A casa scegli una musica di sottofondo rilassante e ascoltala mentre consumi i pasti o prima di metterti a tavola. Evita i locali chiassosi e le tavolate sovraffollate: rischiano di farti perdere di vista ciò che mangi e ti predispongono a disturbi digestivi.