“M’illumino d’immenso”: da un verso nasce un libro. Un viaggio per smettere di pensare troppo e ritrovare la luce che ci guida da dentro, senza sforzo
Oggi vi parlo del mio nuovo libro, che da oggi trovate in libreria: “Troppi pensieri. Come ripulire la mente e smettere di tormentarsi”, edito da Mondadori.
Il libro nasce anche da un fatto che riguarda un grande scrittore tedesco, Kruger. Alla fine della Seconda guerra mondiale, viveva in Germania, precisamente nella Germania dell’Est. Poi viene eretto il Muro di Berlino. Così si ritrova separato dalla sua famiglia, addirittura dall’altra parte, rischiando di essere ucciso. Era schiacciato dai pensieri, soffocato da quel senso di oppressione che spesso la mente, in certi momenti, ci infligge.
Un giorno, per caso, entra in una libreria e si imbatte in un libro di poesie. Sfogliandolo, legge, in una traduzione tedesca, la celebre poesia di Giuseppe Ungaretti: “M’illumino d’immenso”. In quell’istante qualcosa dentro di lui cambia: smette di pensare ai problemi, smette di chiedersi come risolverli, come uscirne, e si dice: “Caspita, se c’è dentro di me qualcosa che mi illumina d’immenso, allora c’è davvero qualcosa che sa condurmi, che sa vedere oltre, che sa portarmi dove devo andare”.
“M’illumino d’immenso” è l’opposto del pensiero logico e razionale. La nostra mente è continuamente tormentata dal bisogno di pensare, ragionare, calcolare. E finiamo per credere, sbagliando, che quella zona luminosa, quel punto interiore che ci illumina, non esista più. Anzi, pensiamo che dentro la nostra anima non ci sia nulla che vegli su di noi, se non i pensieri stessi. Ma non è così.
Devo dire che i libri che scrivo nascono in gran parte dalle tante mail che ricevo da persone che seguono le nostre tecniche, il nostro approccio alla psicoterapia. Molta psicoterapia tradizionale si concentra sul passato, sui genitori che abbiamo avuto, sugli errori commessi, su come correggerli. Invece io credo che esista uno spazio dentro di noi che è già pronto a illuminarci.
Illuminarsi d’immenso non significa scoprire all’improvviso una luce che non si vedeva, ma accorgersi che c’è uno stato interiore capace di vedere le cose, di risolvere i problemi senza pensarci. Esiste una magia interiore che purtroppo, nella visione moderna della vita e della realtà, è andata perduta. Eppure, nelle antiche saggezze, quella magia era presente. L’insegnamento era chiaro: ripulire la mente. Da cosa? Da tutto ciò che assorbiamo, da tutto quello che introiettiamo inconsapevolmente.
L’anima ha due lati: uno è profondo, antico, primordiale, immenso, e vive fuori dal tempo. Lo incontriamo, talvolta, nei sogni. Ma l’anima assorbe anche il mondo esterno. I pensieri sono come i like che leggiamo sui social: “Hai sbagliato”, “Hai fatto bene”, “Domani devi fare questa cosa”, “Non fare quest’altra”, “Attento a non sbagliare”. E così penso e ripenso. Penso se il mio matrimonio sia giusto. Penso se avrei dovuto sposare un’altra persona. Penso se sto educando bene mio figlio. Penso se forse avrei dovuto iniziare una psicoterapia prima. Penso, penso. Ma al di sotto di tutto questo pensare, c’è qualcosa che sa. Qualcosa che sa dove condurmi. Qualcosa che vede oltre, rispetto a me che sono prigioniero dei pensieri. C’è una strada.
Perché, che ci piaccia o no, ognuno di noi ha la propria strada. Tu hai la tua, e non può essere quella di un altro. Se ci muoviamo solo sulla superficie, diventiamo semplici contenitori di pensieri. Cerchiamo di spiegare tutto, di comprendere, di razionalizzare. Invece in questo libro voglio parlare di un luogo interiore dove non esistono spiegazioni, dove non c’è bisogno di ragionare. Non serve alcuno sforzo, non c’è alcuna battaglia da combattere contro sé stessi. Bisogna semplicemente stare in quel luogo. E più lo cerchiamo, come ha fatto Kruger, più questo luogo ci illumina d’immenso. E quando qualcosa dentro di te ti illumina d’immenso, entra in campo un’energia sognante. Un’energia che oggi, purtroppo, stiamo perdendo. Lo vediamo chiaramente nella sofferenza delle nuove generazioni.
Questo libro è dunque dedicato a quello spazio che appartiene a tutti, che tutti possediamo, perché in ognuno di noi esiste una luce interiore che ci guida. Ma, sopraffatti dal pensiero, dall’ossessione per le cause, dalle spiegazioni, perdiamo l’unica cosa per cui siamo al mondo: la meraviglia. Quella meraviglia che i bambini hanno negli occhi, e che noi adulti possiamo ancora ritrovare.
Il compito di questo libro è proprio questo: farci ritrovare la meraviglia che ci appartiene, che abita dentro di noi fin dalle origini.
Buona lettura!