Le piccole cose che cambiano la vita

Esce in edicola una nuova versione, completamente rivista, di una delle opere più famose di Raffaele Morelli: l’autore la presenta in questo video

Fra quelli che ho scritto, questo è il libro a cui sono più legato, ed oggi lo potete trovare in edicola in una nuova versione, completamente rivisitata rispetto all’originale. Quest’opera si basa sul fatto che il segreto della felicità è nascosto nei semplici gesti della vita quotidiana, un tema antichissimo, universale.

La luce delle azioni minime

L’ispirazione per scriverlo me la diede allora Jan Vermeer, il grande pittore olandese del 600, divenuto famoso per il ritratto della donna con l’orecchino di perla, da cui sono stati tratti un libro e poi un celebre film qualche anno fa. Vermeer fece qualcosa che, ai suoi tempi, era davvero innovativo. Dipinse persone (donne in prevalenza), intente a compiere gesti quotidiani, azioni qualsiasi. Dipingendole, le riempiva di una luce immensa, intensissima. L’artista ci stava dicendo che nelle cosiddette azioni minime, se siamo totalmente presi da ciò che facciamo, si forma una luce invisibile, ma potentissima.

Immergersi in quel che si fa

Tempo fa, una paziente mi raccontava: “Dottore, stavo seminando l’insalata ed ero talmente immersa in quel che facevo che non mi sembrava più di esistere. Non mi sono accorta che c’era della gente attorno a me, che mi guardava. Ero così immersa da provare un piacere e un benessere come non avevo provato mai. Io che avevo paura di tutto ho sentito svanire ogni disagio.” Questo libro è dedicato all’arte di immergersi nelle azioni. I grandi saggi del passato avevano ben presente che se siamo in questo stato psicofisico qualcosa dentro di noi comincia a “secernere” una luce misteriosa. Noi passiamo tantissimo tempo a cercare di capire e risolvere i nostri problemi, anche con l’analisi, ma la “lezione” di Vermeer è un’altra. Se sei totalmente partecipe di ciò che stai facendo, come i bambini quando giocano, allora produci da solo il farmaco che serve per stare bene.

Le decisioni migliori non sono pensate

Questa capacità interiore può guidarci solo se agiamo in questo modo, se sappiamo immergerci. Quando devi prendere una decisione, prima svuota la mente, non pensarci e fai qualcosa di pratico, come un disegno; la soluzione verrà da sola. Non pensarci, mettiti a fare un’azione minima, perderti nel fare cose pratiche che ti distanziano dalla decisione da prendere. Nel libro passo in rassegna le cose più importanti e semplici da fare, e quale sia l’atteggiamento mentale più corretto per farle affidandosi a questa luce interiore, a questa voce del Sè, a questo sapere innato che ha soluzioni che vengono da sole. Le decisioni pensate sono sempre scadenti, artificiali;  se vengono spontaneamente, arrivano alla meta con naturalezza. Uno dei pensieri più profondi del taoismo è che il saggio va alla meta senza alcuna intenzione. C’è una luce nei nostri gesti che è una vera terapia: si tratta di trovarla. Buona lettura!

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