VIDEO Non giudicare il tuo modo di amare

Specie dopo i 40 anni, evolvere significa sapere accogliere la nostra passionalità a fianco della freddezza, senza sensi di colpa: ecco come si fa

Vi parlo del nuovo numero di Riza AntiAge. Romina, una donna di 42 anni, mi ha scritto una lunga mail in cui mi racconta la sua grande passione per il lavoro grazie alla quale ha conosciuto, all'estero, il suo attuale compagno. Leggo testualmente: “Quando sono con lui mi sciolgo, lo guardo, lo bacio, facciamo l’amore, è davvero piacevole stare al suo fianco, mi piace il suo sudore, la sua voce, la sua presenza fisica". Altre volte, invece Romina sente un grande vuoto e dice una cosa che anche molte altre persone raccontano: “Mi sento in colpa perché non provo ciò che vorrei provare, vorrei essere coinvolta come lui, non oso dirgli che mi piacerebbe essere meno l’uno addosso l’altro, perché non vorrei ferirlo. Lui è l'uomo che mi dà un po' di serenità rispetto al passato e ho paura di lasciarmi sfuggire una situazione preziosa come questa. Scopro dentro di me due donne: una che si sconvolge, che si appassiona e un’altra che è di ghiaccio. Ne ho parlato con una mia amica la quale mi ha detto: in fondo lui non ti piace più di tanto, non sei così appassionata. Fatto sta che mi sto mi tormentando tantissimo, vorrei vivere questa storia serenamente, senza tutti questi dubbi. Il dilemma è: lo amo o non lo amo? Anche il sesso, l’ultima volta ne ha risentito. Mi sono sentita in obbligo di farlo".

Siamo tutti appassionati e freddi

Un uomo di 52 anni mi ha scritto cose molto simili. "Sono molto coinvolto con lei, ma non mi va di fare sempre le cose insieme a lei, avrei anche voglia di avere un mio spazio, non so come dirglielo, temo si offenda, non vorrei che mostrando il mio bisogno di spazio, lei pensasse che non la amo e decidesse di allontanarsi da me. Mi piace molto, però sento anche il bisogno di non starle appiccicato".  Che fare in questi casi? Quando arriva una sensazione che dice: “Va bene così, ma non sono così coinvolto”, come comportarsi? Invece di cercare di risolvere razionalmente la cosa, perché non trattare questa sensazione come la presenza di un’energia che viene a trovarci? La donna o l'uomo freddo vogliono trovare spazio: così ragiona l’anima, la nostra interiorità.

Non diventare come ti vuole il partner

I pericoli più grandi in una relazione si manifestano quando uno dei due "copia" l'istanza affettiva dell’altro. Se divento come lui o lei mi vuole, prima o poi, arriveranno a trovarmi l’ansia, la depressione, la tristezza, la paura, l’angoscia, l’insonnia. Nessuno può diventare come ci vuole l’altro. Io non devo diventare come piace a te, per paura di ferirti, perché qualsiasi idea abbiamo dell’amore, questo sentimento è presenza, coinvolgimento di due istanze differenti. Ci sono due differenze a unirsi, non si diventa la stessa persona. Se diventiamo una cosa sola, non siamo né uno né altro, e automaticamente scatta il bisogno di staccarsi, per preservare la nostra unicità.

L'unico tuo dovere: evolvere

In questo numero di AntiAge ci siamo soffermati molto su questo tema perché questo fatto è vero sempre, ma in particolare nel periodo della maturità. Quando una donna compie 40 anni il suo modo di amare diventa fondamentale per la sua metamorfosi, per il suo divenire; quando l’inconscio mi fa capire che io sono sì coinvolta, ma sono anche staccata, devo rispettarlo, perché altrimenti non maturo la tappa successiva. A quest'età, più dell’amore è importante l’indipendenza, che permette a ciascuno di fare ciò per cui è portato. Vi ricordate di quando, un tempo, gli uomini non volevano che le donne lavorassero? Le volevano a casa secondo il loro schema mentale, e il risultato era la dipendenza delle donne dal partner; l’affermazione di Romina è quindi anzitutto volontà di indipendenza. La paura dell’anima è di diventare solo la femmina, la partner, ma senza l’indipendenza. Bisogna dirlo una volta per tutte: senza indipendenza, non c’è futuro, non c’è l’amore. Senza l’indipendenza, la maturità non ha radici, se tutto questo è vero quando siamo giovani, è ancora più importante dopo i 40, i 50 anni. Questo numero di AntiAge è dedicato proprio a questo, al rispettare la sensazione di fastidio che provi anche nell’innamoramento. Solo così si incontra l’amore autentico; se perdi la tua unicità, nessun amore può aiutarti a ritrovarla. Buona lettura.

AntiAge, il nuovo mensile dedicato alle donne.

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