VIDEO Scopri la tua forza interiore

I disturbi, i dolori sono segnali di metamorfosi, e vengono per farci abbandonare certezze fasulle e inutili corazze: se li affrontiamo così, ci aiutano a diventare chi siamo davvero

Per parlarvi dell'ultimo numero di Riza Psicosomatica che trovate in edicola, vi narro un antefatto: poco prima di andare in stampa, mi è capitato di vedere un video di un rabbino e come tanti di voi sanno, molto di ciò che scrivo, trae ispirazione dall'antica saggezza ebraica, greca, romana, cristiana...

La saggezza della natura ci allontana dal pensiero superficiale

Nel video in questione, il rabbino narra la seguente storia, che riguarda... le aragoste! Ecco il racconto: "A un certo punto della loro vita, l'involucro che le contiene (il carapace), diventa troppo stretto. Che cosa fanno in questi casi le aragoste? Anzitutto, provano un grande dolore, segnale che qualcosa non va; quindi si rifugiano in luoghi non accessibili ai predatori. Lì, si disfano della vecchia corazza costruendone una nuova, tornando poi alla loro vita. Se l'aragosta andasse da un moderno psicanalista, o psichiatra e dicesse di sentire un fastidio, un grande dolore, verrebbe probabilmente riempita di psicofarmaci o sarebbe sottoposta a una psicoterapia per svelare l'esistenza di qualcosa che non va nella natura dell'animale..."

I disagi arrivano per farci diventare quel che siamo

In natura, l'aragosta compie più volte l'operazione descritta, fino a raggiungere la piena maturità: qualcosa di analogo accade in noi attraverso la comparsa dei disagi, che preparano la nostra vita di domani, il tempo a venire, il corso che prenderà il nostro sviluppo. Invece di dirci, come afferma ad esempio Gilda. "Dottore, la mia disistima nasce dall'infanzia che ho vissuto", potremmo leggere in quella mancanza di autostima un preciso messaggio dell'inconscio: "Non mi piaci perché non stai facendo quel che va fatto: estrarre da te le forze interiori che hai e che dimentichi di possedere."

Riscopri i tesori che hai già dentro di te

Il nuovo numero di Riza Psicosomatica è dedicato alla forza interiore: dentro di noi ci sono capacità, talenti e saperi che non vediamo e che non usiamo. Spesso ignoriamo molte delle nostre qualità, le quali se non vengono espresse si trasformano in disagi come l’ansia, la paura, la tristezza e la depressione. I nostri disturbi sono la voce dell’Inconscio che ci chiama perché prendiamo contatto con le nostre risorse e per farci guidare da loro verso la nostra realizzazione.

Un lettore mi ha scritto una e mail significativa, di cui parlo ampiamente in questo numero:  "Ringrazio la vostra rivista perché mi ha aiutato a vivere serenamente lasciando che la mia semenza creasse quello che ora sono. All'età di 18 anni (ora ne ho 45) un amico di famiglia molto più grande e dal quale ero attratto riuscì a farmi cedere. È stato il mio primo rapporto con un uomo, l'evento mi aveva molto turbato, facendomi sentire sporco, peccatore e colpevole per anni. Sebbene fosse forte il bisogno di confidarmi con qualcuno non l'ho mai fatto, temendo di essere giudicato per la mia omosessualità.

All'inizio provavo grandi sensi di colpa e soprattutto mettevo in campo continue e ossessive ricerche sulle cause di queste mie azioni, senza benefici. Ora, grazie ai vostri articoli ho imparato a bandire il termine "innaturale" per descrivere quel che sono e a non reprimere più nulla. Il risultato? Sia il rapporto di famiglia che le sporadiche avventure che l'altro mio Io pretende ne hanno guadagnato in consapevolezza e tranquillità".

Evolvere significa integrare i nostri lati opposti

Quando c'è qualcosa di noi che non ci piace, che ci turba e che non vorremmo ci fosse, dobbiamo sapere che questa contraddizione con ciò che apparentemente vorremmo è necessaria, in quanto permette l'unificazione degli opposti. Noi siamo completi solo se unifichiamo quel che ci piace di noi con ciò che non ci piace ma che si rivela necessario alla nostra evoluzione.

La mail continua: "La cosa strepitosa è che le parti di me che una volta litigavano e si rimproveravano, oggi si cercano, dialogano e mi conducono nella vita. Sono convinto che le vostre letture abbiano scongiurato una forte depressione in arrivo, innaffiando quel seme che prima discriminavo, ostacolando la naturale crescita della pianta che sono. Ormai indosso con disinvoltura le varie "divise" della mia personalità e il mio viso è sempre più sorridente e allegro".

La storia qui narrata dimostra una sola cosa; il lato di noi che detestiamo, quando non lo combattiamo, si rivela sempre il nostro lato più prezioso. Buona lettura!

Riza Psicosomatica è disponibile sia in edicola che sul nostro store online.

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