Auguri a tutte le mamme del mondo

Festeggiando la nostra mamma, onoriamo anche l'eterna energia femminile che da sempre crea la vita, la custodisce e veglia costantemente sul suo cammino...

In occasione della festa della mamma, voglio soffermarmi sul senso profondo di questa figura. Chi è, che cos'è nel profondo una madre? Anzitutto, una donna che ha "partorito" dentro di sé l'immagine del feto, dello zigote, di una nuova vita prima ancora che questa si formi nell'utero: la gravidanza si svolge lì ma anche o forse soprattutto nelle parti più antiche del cervello.  La madre è l'affetto assoluto, che nasce quando i corpi sono uniti e perdura quando si separano, per tutta la vita, incondizionato.

Madre, simbolo universale di amore e cura

Le madri sono il latte del nutrimento, ma sono anche la tattilità, e non sanno che in gesti semplici come lenire le piccole ferite dei loro bambini con la saliva (come quando da piccoli cadevamo e ci sbucciavamo un ginocchio), ripetono un gesto di cura antichissimo, proprio del mondo animale, dei mammiferi. In ogni donna è presente la maternità in senso simbolico, arcaico, antichissimo: ben prima della Madonna con il bambino, esistono immagini della dea egizia Iside con accanto il piccolo...

La maternità da sempre accompagna la nostra esistenza: noi siamo più di tutto le carezze che abbiamo ricevuto dalle nostre madri, il bisogno senza tempo di appoggiarsi su una figura materna nei momenti di sconforto. A chi l'ha perduta, o ne ha avuta una inadeguata, ricordo che esiste comunque in ognuno l'energia "cosmica" del femminile materno, una donna e una dea antica e interiore, che ci protegge e veglia su di noi.

La mamma è la provvidenza, colei che indica la strada

I greci antichi, quando pensavano alla provvidenza, cioè a qualcosa che vede davanti, onoravano la dea Atena e le offrivano fiori, frutti, doni: inconsapevolmente, lo facevano per attivare dentro di loro l'energia femminile perenne. Nel rapporto con la madre, senza saperlo anche noi ricerchiamo quell'energia atavica ed eterna, che "sa" provvedere. I doni che portiamo alla nostra mamma li stiamo facendo anche quell'energia universale incarnata in lei ma anche in tutti noi, uomini e donne.

Quando lavoro con i pazienti, anche nei momenti più difficili io so che c'è sempre qualcosa che sa, che provvede, che allatta, qualcosa di invisibile che agisce dietro le quinte, un energia che continua a scorrere inesorabile: è l'energia che crea il mondo, un'energia femminile come la Luna, come il ciclo mestruale e anche come la menopausa, che dona alle donne la maturità.

Intesa così, la festa della mamma acquista un senso nuovo: è la festa dell'eterno femminile, perché esiste una gravidanza che non termina dopo nove mesi, ma è un processo eterno. Ogni tanto, prima di dormire, come facevano gli antichi, ricominciamo a parlare con questa donna misteriosa, affidando a lei i nostri dubbi, le nostre paure, le nostre difficoltà. Facendolo, ricontattiamo quell'energia sconosciuta che, ricorda il poeta Novalis, in sogno prende un chicco di grano e lo trasforma nella spiga, con quel potere fecondante proprio dell'eterno femminile. Auguri di cuore a tutte le mamme!

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