Summer SAD: quando la depressione colpisce in estate
Depressione

Summer SAD: quando la depressione colpisce in estate

Ci sono forme di depressione che compaiono o si aggravano nella bella stagione: scopri perché accade e cosa puoi fare per superarle

È un fatto noto che le variazioni climatiche influenzino l’umore e quindi l’andamento dei disturbi mentali; già Ippocrate secoli prima di Cristo descrisse un disturbo depressivo correlato al cambiamento delle stagioni e nel II secolo A.C i medici greco-romani trattavano la depressione con l’esposizione alla luce del sole. Nella seconda metà degli anni 80 è stato poi identificato un disturbo psichiatrico direttamente correlato alle variazioni ambientali come la lunghezza del giorno, la quantità di luce solare giornaliera e la temperatura.

Indice dell'articolo

Disturbi affettivi stagionali: che cosa sono e quando colpiscono

Questo disturbo, chiamato SAD (Disturbo affettivo stagionale, dalla sigla in inglese) è caratterizzato da episodi depressivi, con problematiche affettive e comportamentali che si ripresentano ogni anno seguendo la ciclicità delle stagioni. Nella forma classica (la SAD invernale) i sintomi hanno esordio nel periodo autunnale, raggiungono la massima espressione col picco dell'inverno e migliorano in quello estivo; nella forma meno comune (la SAD estiva) la sintomatologia esordisce all’inizio della stagione primaverile, peggiora nei mesi estivi e migliora nel periodo invernale. Secondo i criteri del DSM V, il principale manuale statistico dei disturbi mentali, il disturbo affettivo stagionale non è da considerarsi una patologia a se stante ma un fattore aggiuntivo della depressione maggiore o del disturbo bipolare.

Depressione estiva: perchè viene?

Le vacanze, il caldo, le giornate più lunghe, il cambiamento delle abitudini come l’andare a dormire o svegliarsi tardi non sono per forza associate al benessere e alla spensieratezza. Per alcune persone le feste, gli eventi mondani, i luoghi di villeggiatura in cui s’incontrano molte persone non fanno altro che aggravare una condizione depressiva già esistente.

I sintomi della depressione estiva

Chi sviluppa questo tipo di disturbo vive la gioia degli altri con rammarico, si percepisce fuori luogo, diverso e tende all’isolamento, con conseguente aumento del senso d’inadeguatezza, solitudine, malinconia, senso di abbandono e vuoto. A differenza dei sintomi presenti nella depressione invernale, la persona, oltre ad avere il tono dell’umore basso, apatia, diminuzione della libido, e difficoltà di concentrazione, soffre d’insonnia, inappetenza, perde peso ed è piuttosto agitata (al contrario di quella invernale in cui la persona soffre quasi di letargia).

Summer sad: ci sono anche cause biologiche

Secondo alcuni studiosi, la causa di questo disturbo potrebbe essere ricondotta all’aumento della luce durante il giorno, che stimolando la produzione di melatonina, modifica i ritmi circadiani che influiscono sui nostri neurotrasmettitori, provocando eccessiva apatia, sonnolenza e debolezza. Secondo altri studi, la luce provocherebbe un aumento del cortisolo, l’ormone associato allo stress e un’alterazione della serotonina, l’ormone del buonumore.

Chi è più a rischio

La Summer SAD può colpire anche chi è particolarmente devoto al lavoro e agli impegni; il periodo di stop estivo, può rappresentare un momento in cui si è costretti a fermarsi, riflettere e avere uno sguardo più consapevole sul proprio mondo interno. Per altri invece l’estate corrisponde al periodo in cui i figli rimangono a casa da scuola, si devono riorganizzare tempi e spazi, far fronte ai compiti delle vacanze e quant'altro; alcuni sono costretti a condividere più tempo con il coniuge con cui magari non si va così d’accordo. Tutto questo fa si che queste persone siano più a rischio di cadere vittima della depressione stagionale estiva.

Depressione estiva: come affrontarla

La depressione estiva ha a che vedere con il nostro rapporto con la vita nel suo momento di massima esplosione; dopo il risveglio primaverile, la natura è in fermento e noi dovremmo esserlo assieme a lei. Purtroppo può accadere che tutta questa vitalità ci rimbalzi addosso come un boomerang e, come detto, ci sentiamo gli unici sfortunati a non saper godere del sole, del calore, della luce rinnovata. La prima cosa da fare se sentiamo l'umore un po' più basso del solito è accoglierlo, accettarlo e assecondare quel che ci suggerisce. Far finta di nulla, sforzarci di uscire e di essere "social" è controproducente. Molto meglio dirsi: ok, ora mi sento così e non posso far nulla. Cedo e aspetto, chissà cosa mi vuol comunicare la mia anima con questo tono basso, questa tristezza, questa voglia di solitudine. Sostiamo e contempliamo con dolcezza le nostre percezioni, senza cercare di "migliorarle". In questo modo, potremo entrare facilmente in un rapporto più profondo e autentico con la nostra interiorità e comprendere se tali moti dell'anima sono un momento passeggero destinato a tramontare in breve tempo o se ci sia sotto qualcosa di più profondo che merita un intervento di maggior peso, come un percorso di psicoterapia.

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