Capita spesso che il rapporto con colleghi o responsabili diventi occasione di rancori o malumori: succede quando la comunicazione non scorre nel modo giusto
La parola comunicare deriva dal latino communicare, che significa “mettere in comune”, ovvero portare il nostro mondo interiore, la nostra personalità a conoscenza dell’altro. Il mondo antico sapeva dunque che una comunicazione efficace deve essere uno "scambio" nel quale sono in gioco le anime, non le tecniche comunicative oggi molto in voga. Naturalmente, comunicare è uno strumento essenziale in tutti gli ambiti della nostra vita, quindi anche in quello lavorativo; anche in ufficio, non è mai un semplice scambio di informazioni ma significa entrare in relazione con l’altro, mettersi in gioco. Una buona comunicazione sul lavoro spesso fa la differenza fra vivere bene e vivere male tante ore durante la giornata; se ci facciamo caso, è in questo luogo che passiamo la maggior parte del tempo.
Ma la comunicazione è fatta solo di parole? No, gli esseri umani parlano con tutto il corpo: le nostre espressioni, i nostri sguardi ed anche i nostri silenzi sono in grado di rivelare, alla stregua delle parole, il nostro universo interno, i nostri stati d’animo, le nostre paure, le nostre certezze, le contrarietà e le rabbie. Quante volte ci siamo accorti da un'espressione sul volto che quel collega che a parole accettava di buon grado la nuova mansione assegnatagli in realtà stava "friggendo" dentro, e avrebbe voluto urlare la sua contrarietà? Ecco un esempio di cattiva comunicazione: il collega avrebbe dovuto far presente il suo punto di vista, indipendentemente dai risultati che avrebbe potuto ottenere. Dissimulando, invece, potrebbe aprire le porte a nuovi incarichi sgraditi.
Cose di questo genere possono accadere perché esiste un mito da sfatare, quello che ritiene buona, specie al lavoro, solo una comunicazione "col sorriso", senza conflitto: in realtà anche le discussioni con i colleghi o con i responsabili possono avere una funzione positiva, quanto meno nel fare chiarezza e nel non nascondere conflitti che rischiano di macerare per poi prorompere improvvisi quando meno ce lo si aspetta.
SII CHIARO E CONCISO | Comunica tutte le informazioni necessarie, senza aggiungere dettagli superflui o ridondanti, evita di parlare tramite allusioni, giri di parole o mezze frasi poiché possono essere facilmente equivocabili. Ricorda che meno parole si usano e più arriveranno al tuo obiettivo. |
ASCOLTA | Quando ascolti, prova ad entrare nella dimensione dell’ascolto totale, lascia che le loro parole fluiscano in te, sospendi il giudizio. Solo dopo, esprimiti. |
FAI ATTENZIONE ALLA COMUNICAZIONE NON VERBALE | Lo abbiamo anticipato: i tuoi sguardi, il tuo corpo e soprattutto il tuo tono di voce possono assumere diversi significati. Uno sguardo basso, ad esempio può comunicare la tua insicurezza o l'ambiguità, oltre a far diminuire la tua credibilità. Guardando l’altro negli occhi invece puoi trasmettere fiducia in te stesso, affidabilità, sicurezza e disponibilità al confronto. |
STAI NEL MEZZO | Non lasciarti coinvolgere troppo dalle lamentele e dalle chiacchere dei tuoi colleghi o superiori e allo stesso tempo non creare un’eccessiva distanza tra te e gli altri, in modo che possa stabilirsi un rapporto costruttivo e piacevole. Se vuoi esprimere la tua opinione sul lavoro di altri, non riferirti a cose personali che possano toccare la loro sfera privata. |
AFFRONTA I PROBLEMI QUANDO SI PRESENTANO | Non mandare giù tutto, sappi che il rancore crea malcontento e facilmente si possono presentare disturbi e somatizzazioni. Quando ti senti a disagio, osserva il tuo mondo interiore, cerca di capire quanto ci metti di tuo nella situazione che non ti va a genio. E se hai problemi tuoi e qualche volta non hai voglia di pranzare con i tuoi colleghi, o senti l’esigenza di stare da solo in silenzio, semplicemente fallo. |
NON DEVI PIACERE A TUTTI! | Desiderando l'approvazione di tutti, finiamo per vestire delle maschere che non ci appartengono. Non c’è nulla di più sbagliato: fingere di essere simpatici o gentili non fa altro che bloccare la comunicazione, perché a lungo andare risulta impossibile da sostenere. Anche al lavoro, essere il più possibile se stessi è la strategia migliore! |