VIDEO 'Cosa fare quando soffri' il mio nuovo libro

Come un’ostrica che aprendosi rivela la perla, così il dolore arriva nella nostra vita per farci incontrare il tesoro, la parte più profonda e autentica di noi.

Il mio nuovo libro Cosa fare quando soffri, che trovate in tutte le librerie, ha in copertina l’immagine di una perla schiusa dall’ostrica: un’immagine molto significativa perché simbolicamente rappresenta la rinascita dopo un dolore, un disagio...

In natura accade questo: un granello di sabbia, indesiderato e irritante, entra in una conchiglia, la penetra e la trasforma col suo "male" in un capolavoro: la perla. Dentro di noi c’è un tesoro; gli antichi lo immaginavano e rappresentavano come la luce, la luminosità, un tesoro a cui giungeremo attraverso varie peripezie. I dolori dell'anima hanno questa funzione: farci incontrare qualcosa di misterioso e potente che ci consente di incontrare qualcosa di noi. Quando si soffre ci sono diverse soluzioni da mettere in atto e sono ampiamente descritte in questo libro accompagnate da esercizi pratici.

Indice dell'articolo:

Via dalle cause esterne

Tutti pensiamo di star male quando accade qualcosa che ci manda fuori rotta, qualcosa che dall’esterno ci scombussola e di fronte al quale non sappiamo come comportarci. Si crede erroneamente che le cose stiano così, ma la prima cosa da fare in queste situazioni è non fissarsi sulla causa.

Abbiamo detto o sentiamo dire ‘Sto male perché mi ha lasciato’, ‘Sto male perché il lavoro non va’, ‘Sto male perché ho avuto questo trauma’ Assolutamente no. Stai male perché qualcosa dentro di te vuole uscire alla luce e tu non gli dai spazio. Il dolore viene dai nostri lati più profondi ovvero dal nostro Sé per farci liberare dalla visione monotona e monocola della vita e portarci a incontrare lati di noi che non stiamo vivendo.

Accoglienza del buio

Ripeto sempre che se stai male è perché non stai facendo la tua pianta; poiché negli anni ho notato che dentro la sofferenza c’è qualcosa che non vediamo. In questo libro descrivo alcune tecniche fondamentali da mettere in campo per non far perdurare il dolore nel tempo e far comprendere che accanto a questo ci sono lati della personalità che stanno nascendo. Il dolore psichico è come un parto, più è doloroso più si sta affacciando una nuova vita.

Evento "Presentazione del libro"
Mercoledì 21 giugno alle ore 18:30 presso la Libreria Rizzoli (Galleria Vittorio Emanuele II, Milano), il dottor Morelli presenterà il libro al pubblico. All'incontro parteciperà anche Alberto Gelsumini, Responsabile Editoriale di Mondadori. L'ingresso all'evento è gratuito.

Gli atteggiamenti mentali giusti

I rimpianti e le autoaccuse servono ben poco. Accogliere ogni sentimento che arriva dal tuo interno è la guarigione. Per esempio, quando un lutto ti travolge, devi piangere, ma piangere percependo il dolore invadere il tuo corpo fino allo stremo. Dopo il picco, questo atteggiamento ti farà sentire una pace insperata e così potrai andare oltre.

I lutti, gli abbandoni, i traumi, le delusioni sono accaduti. Sono passati, non stanno accadendo in questo istante. Se la sofferenza perdura più del tempo necessario significa che il tuo pensiero si è posato sopra ciò che è accaduto e non c’è più. Vivi il presente, non ancorarti in un porto ormai lontano.

Il sole sorge

Ogni dolore ci insegna a rinascere: “pathémata mathéata” ovvero ‘i patimenti sono insegnamenti’ affermavano i grandi filosofi dell’Antica Grecia. La sofferenza è fonte di conoscenza. Ogni dolore ci insegna che c’è un altro Raffaele, ovvero un altro uomo o donna dentro di noi che è stato trascurato, che non ha trovato spazio di espressione.

Se non avessi fatto così” No: Ecco un altro sbaglio che spesso si commette. Le cose accadute sono successe perché dovevano andare così. Certe prove vengono a te perché solo tu puoi affrontarle e superarle. Solo tu.

Il ‘segreto’

Ciascuno ha i suoi dolori. I tuoi turbamenti riguardano te, non parlarne con gli altri, nessuno può darti una ‘soluzione’, mantieni privati e custoditi i tuoi stati d’animo, soprattutto quando sei in uno stato sofferente o di indecisione; l’idea che "più se ne parla e prima il dolore cessa" è una falsità.

Dentro te c’è un "altrove" che ha soluzioni ed energie per allontanarti dal patema d’animo e vuole farti scoprire capacità, talenti, immagini che hai dimenticato o ignorato. Il tuo seme conosce la strada.

Nessun dolore è per sempre

Non siamo nati per soffrire per sempre, ma per affrontare i dolori e andare oltre. Ogni dolore è una tappa iniziatica e questo è rappresentato in ogni mito e fiaba come il mostro: il drago viene combattuto per arrivare al tesoro.

Cosa mi insegna il malessere? A volgere lo sguardo, a cambiare prospettiva, ad andare oltre. Il dolore non ci accompagna per sempre ma viene per farci partorire la nostra perla.

Buona lettura!

Il nuovo libro di Raffaele Morelli Cosa fare quando soffri è disponibile in tutte le librerie o negli store online.

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