Raffaele Morelli ospite a Ebraica 2023
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Raffaele Morelli ospite a Ebraica 2023

Domenica 25 giugno il dottor Morelli parteciperà al Festival Internazionale di Cultura Ebraica con un Dialogo sui Figli in compagnia della dott.ssa Yaroha Pinhas

Domenica 25 giugno, presso il Palazzo della Cultura di Roma in via del Portico d’Ottavia 73, il presidente dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Raffaele Morelli sarà ospite del Festival Internazionale della Cultura Ebraica 2023

Il dottor Morelli parteciperà ad un Dialogo sui Figli in compagnia della dottoressa Yarona Pinhas. L'appuntamento è fissato per le ore 21: si tratta di un evento gratuito sino ad esaurimento posti.

Guarda il video di presentazione di Raffaele Morelli:

Cosa accade ai nostri ragazzi?

Disturbi alimentari, autolesionismo, alcol e droghe diffuse, baby gang, innalzamento preoccupante dei suicidi, fuga dalle scuole, attacchi di panico: sono alcuni dei comportamenti adolescenziali che si stanno sempre più diffondendo. Molti ritengono il lockdown responsabile di tutto questo, ma in realtà una generazione si autodistrugge quando perde il “senso della vita", quando crede che il mondo sia tutto qui, quando diventa prigioniera del reale. I social sono strumenti di massa, centrati sui like, sull’apparenza, sul banale e come tali aumentano lo stato di solitudine interiore e di inquietudine. Come ha insegnato la saggezza antica dei nostri maestri, l’educazione è prima di tutto il richiamo a temi spirituali, alla disciplina, alle regole da rispettare e infine agli spazi creativi. Un bambino che non crea diventa un piccolo tiranno, rimane infantile.

In questo senso il gioco e il creare con le mani sono aspetti fondamentali dello sviluppo della personalità. 

Purtroppo la creatività è pressochè assente nelle nostre aule scolastiche.

I genitori sono un centro d’amore e di autorevolezza: entrambe queste due azioni sono il perno dello sviluppo adolescenziale.

Oggi stiamo crescendo una generazione perenne di uomini e donne infantili, dipendenti che non sviluppano le capacità evolutive della personalità.

Ogni generazione viene per cambiare il mondo, per portare il nuovo nella tradizione, per far evolvere su piani spirituali più elevati la realtà: se non lo fa ha perduto la sua funzione e si perde nelle paludi, nell’inconsistenza e nella stasi energetica della psiche. Si blocca quella metamorfosi che è la base dello sviluppo di ogni evoluzione. Un mondo di bambini di 30-40 anni, dipendente ancora dai genitori, senza passioni o interessi... non ha futuro. È quello che accade oggi! 

Una cultura che non sa superare i dolori dell’esistenza, che ha perduto i riti e il sacro, che non ha più immagini ideali da seguire, è perduta.

L’evento

Generations Forward, il tema di Ebraica 2023, sottolinea la vocazione del Festival a cercare tracce di futuro nei grandi temi della contemporaneità. Sempre presente nelle suggestioni del Festival, il tema della memoria è quest’anno affrontato con una riflessione rivolta verso i nuovi linguaggi

generazionali. La memoria si trasmette per conoscenza teorica, lo studio, e per esperienza reale, il vissuto. Per la prima volta nella storia, l’umanità ha la possibilità di vivere un percorso esperienziale binario: il vissuto e il virtuale immersivo. Un’opportunità o una criticità? Se la domanda può sembrare banale, la risposta è di una complessità unica.

Al tema si guarderà anche attraverso la lente dell’ebraismo, che è profondamente radicato nel concetto di memoria. La memoria infatti nella lunga storia del popolo ebraico e nelle sue peregrinazioni ha sempre rappresentato “un luogo”, una spinta verso un futuro in cui la conservazione dell’identità passa attraverso il ricordo, di “generazione in generazione”. L’ebraismo, dunque, coglie le sfide di un futuro in cui il concetto di esperienza e di memoria acquista nuovi significati.

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