Sangue: che cos’è
Il sangue è un liquido di colore rosso che scorre nei vasi sanguigni e nel cuore e contiene diversi tipi di cellule: proteine, vitamine, ormoni ecc. La parte liquida è detta plasma. Il sangue viene spinto dal cuore nei vasi che irrorano ogni distretto corporeo, trasporta ossigeno e sostanze nutrienti verso i tessuti, rimuovendo poi anidride carbonica e prodotti di scarto in essi contenuti. Nel sangue sono contenute le piastrine che interrompono le emorragie con il processo della coagulazione.
Il sangue e i suoi simboli
Forse più di ogni altro organo o tessuto, il sangue, fin dall’antichità, è stato investito di valenze simboliche fondamentali per la vita dell’uomo. Miti, riti e tradizioni di ogni civiltà hanno sempre fatto riferimento all’immagine del sangue. Umano o animale acquista i suoi significati religiosi, magici e psichici soprattutto nel momento in cui si manifesta esternamente: la ferita che sanguina, l’animale sacrificato agli dei, il sangue mestruale. Qualunque sia la sua origine viene identificato con la vita stessa e con le energie sessuali.
Il significato simbolico del sangue è però ambivalente: non rimanda solo a energie positive, creative e fecondanti, ma anche negative, pericolose e malefiche. Tra i diversi riferimenti possibili in tal senso si possono ricordare: il momento dell’eucaristia nella tradizione cristiana, il Santo Graal (la mitica coppa che accolse il sangue delle ferite di Cristo), i riti sacrificali a carattere religioso tipici di alcune antiche culture.
Il sangue è il simbolo della vita, scorre nel sistema circolatorio che lo convoglia in tutto l’organismo affinché porti l’ossigeno/nutrimento a organi e tessuti. Esso permette la vita e la coscienza intesa sia come stato di vigilanza, presenza a se stessi, sia come coscienza “cellulare”, cioè la capacità di ogni cellula di integrarsi con tutte le altre e di partecipare in modo sincronico all’esistenza dell’individuo.
Sono diversi i modi di dire che parlano del sangue come sede elettiva di vita ed energia. Per indicare passionalità si dice per esempio: “mi sento il fuoco nelle vene”; per affermare l’unicità di un legame familiare “sei sangue del mio sangue”; la fedeltà di un’amicizia si sancisce con un “patto di sangue”. E ancora contro il rancore si consiglia di “non farsi cattivo sangue”; per mantenere il controllo della situazione si usa dire “calma e sangue freddo”.
Sangue dunque come energia, azione, calore, movimento, legame. È il rappresentante più diretto dei sentimenti d’amore e di amicizia, nonché il depositario degli stati d’animo di quel preciso momento. Accoglie, infatti, nel suo liquido le sostanze che il corpo secerne quando è felice, triste, stressato, entusiasta ecc.
Nel sangue sono presenti a livello simbolico il principio maschile e quello femminile.
Il maschile è rappresentato dal colore rosso in analogia con il fuoco e con la componente solida: in particolare, i globuli rossi sono sintomo di forza, i globuli bianchi combattono come guerrieri a difesa dell’organismo e della sua attività.
Il principio femminile si manifesta attraverso la parte liquida e contenitiva che porta in sé tutte le sostanze in entrata e in uscita dagli organi.
Il sangue è il simbolo inoltre dell’identità, contiene il sistema immunitario, che ha la funzione di preservare l’organismo dalle aggressioni esterne. I globuli rossi presentano molecole (gli antigeni di membrana) che specificano l’identità della specie.
Un problema relativo al sangue coinvolge sempre il tema dell’energia vitale. Un’energia che può mancare (anemia), che può essere sottoposta a un eccessivo controllo (ipertensione), che perde la sua identità (AIDS), che si distacca dal progetto centrale dell’organismo (leucemia e altri tumori ematologici), che ristagna (vene varicose e varicocele).