Il caffè fa bene al cervello... delle donne!
Mangiare sano

Il caffè fa bene al cervello... delle donne!

Secondo recenti studi sembra che nelle donne la caffeina concorra a ridurre il rischio di declino cognitivo: ma quante tazzine si possono bere?

Il caffè - in particolare la caffeina, è stato da tempo “riabilitato” e non viene più inserito fra le sostanze nocive per il nostro corpo. In questi ultimi anni, alcuni studi hanno approfondito anche la relazione tra l’assunzione quotidiana di caffè e il declino cognitivo evidenziando dei dati molto interessanti. Nel 2014 sul giornale Nature Neuroscience è stato pubblicato uno studio che affermava come il consumo regolare di caffè desse un miglioramento a livello mnemonico, in particolare della memoria a breve termine.

Il caffè fa bene alla mente...

I dati raccolti non permettevano però di essere più precisi sulle quantità, argomento sul quale molti ricercatori non hanno un'opinione concorde. Una recente ricerca, pubblicata sul Journal of Gerontology, ha coinvolto 6.500 soggetti – solo di sesso femminile-sopra i 65 anni monitorati per un periodo di dieci anni: è emerso che il rischio di demenza sembra diminuire del 36 per cento nei soggetti che hanno dichiarato di consumare almeno due o tre tazze di caffè al giorno. Occorre i precisare che la ricerca, essendo stata condotta in America (Università del Wisconsin-Milwaukee) indica con il termine “tazza” delle quantità nettamente differenti rispetto a quelle europee dove siamo abituati alla “tazzina” da bar... La psichiatra Ira Driscoll, che ha diretto la ricerca, ha specificato pertanto nello studio che la quantità di caffeina risultata “benefica” per la mente è di 261 milligrammi al giorno. “Convertendo” la tazza americana in una nostra tazzina da caffè, che contiene mediamente 50 milligrammi di caffeina, il numero del consumo quotidiano salirebbe fino a cinque tazzine. Ma è proprio così?

...ma è meglio non superare le tre tazzine

Contemporaneamente alla valutazione della caffeina introdotta quotidianamente sono stati esclusi altri fattori che potrebbero avere un ruolo importante nello sviluppo di una demenza, come la depressione cronica, o il consumo di alcol o di fumo. Al momento non è possibile affermare se questi benefici ci potrebbero essere anche per il sesso maschile perché sono necessari altri studi che possano approfondire questi aspetti. All'oggi dunque è più prudente non aumentare il consumo quotidiano di bevande a base di caffeina ma di mantenere una moderazione: attenendosi a quanto di sicuro è stato già verificato, per gli europei la quantità quotidiana non dovrebbe mai superare le tre tazzine.

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