Con l’autunno inizia la stagione della melagrana: il frutto del buon auspicio che regala preziosi antiossidanti, vitamina C e altre sostanze antinfiammatorie e antitumorali
Regina indiscussa delle tavole autunnali, la melagrana, sin dall’antichità, è considerata un elisir di lunga vita. Questo perché oltre a essere una cura prodigiosa contro molti mali, contiene tanti semini color rubino perfetti per rappresentare la prosperità e la buona sorte. Frutto della pianta Punica granatum (famiglia Punicaceae), la melagrana è originaria del sudovest asiatico e fu importata in Italia dai Romani a seguito delle guerre puniche (III-II sec a.C.), cui deve il suo nome.
In autunno la natura ci tende la mano e arricchisce le nostre ricette con la melagrana, una stupenda bacca coriacea simile a una mela che all’interno racchiude tanti piccoli e succosi chicchi color rosso vivo.
Protegge il cervello | Migliora i processi cognitivi di base, come la memoria, e previene lo sviluppo dell’Alzheimer e di altri disturbi neurodegenerativi. |
Amica del cuore | Grazie all’acido ellagico, un forte antiossidante che non si trova in nessun altro cibo in natura, riduce il colesterolo “cattivo” LDL e i livelli di glucosio nel sangue e, quindi, si prende cura del cuore, prevenendo il rischio di gravi malattie cardiovascolari. |
Irrobustisce le ossa | Contiene l’urolitina, una sostanza prodotta dal macrobiota intestinale, che dopo il suo consumo potenzia i muscoli indeboliti dal passare dell’età. |
Rinforza l’intestino e aiuta lo stomaco | Per chi invece soffre di colite o morbo di Crohn, sempre l’urolitina rafforza la barriera intestinale e facilita la digestione, se accompagnata con insalate e carni. |
Ha un’azione antivirale simile al vaccino | Puoi bere il suo succo biologico, oppure spremere il frutto fresco, per consentire al tuo sistema immunitario di reagire al meglio alle malattie da raffreddamento e agli attacchi virali, comprese le prime influenze. |
Allontana tristezza e apatia, collegate anche alla menopausa | Questo frutto ti riempie di gioia e allontana lo stress psicofisico, specie se sei affondato nella demotivazione e non hai energie. Ed è consigliato alle donne in menopausa grazie alla presenza di estrogeni, che attivando la serotonina riducono vampate e i saliscendi dell’umore. |
Se c’è un alimento che accontenta le esigenze di lui e di lei questo è proprio la melagrana. Negli ultimi tempi si è scoperto che questo frutto, grazie alla presenza di antiossidanti, fitoestrogeni e acidi grassi, ha una forte azione riequilibrante e immunostimolante, con valori specifici nella donna e nell’uomo, il che è d’aiuto nella prevenzione e cura dei tumori.Nelle donne la melagrana regola gli sbalzi d’umore tipici della menopausa e rafforza le ossa. Inoltre, con i suoi virtuosi polifenoli, tra cui la punicalagina, ha trovato un posto nell’armamentario terapeutico del cancro al seno: lo rivela uno studio della Zhejiang Chinese Medical University. E gli uomini? Secondo una ricerca dell’Università brasiliana di Campinas, l’estratto ricavato dalla sua buccia ha il potere di inibire la proliferazione e migrazione delle cellule maligne che causano il tumore alla prostata.
Carnosa e brillante, la melagrana va consumata fresca. Dal frutto si mangiano i semini, che in base alla maturazione e alla varietà hanno un gusto asprino o dolce. Per ottenere il succo e non perderne nemmeno una preziosa goccia segui il metodo che arriva dalla campagna: taglia il frutto a metà, giralo nel senso opposto e fai cadere i chicchi battendo la buccia con un cucchiaio. Oppure prendi uno spremiagrumi e spremila come fai con l’arancia. Così avrai un drink snellente ricco di antiossidanti anti-età. Se lo acquisti già pronto, sceglilo biologico e privo di zuccheri.
100 g di melagrana apportano circa 60 calorie. L’abbondanza di acqua e fibre fanno di questo frutto un super cibo efficace per depurare l’organismo e stimolare la diuresi. In ogni caso, è sempre meglio non eccedere nel suo consumo ed evitarla se si è allergici, poiché può risultare tossica e provocare tachicardia, difficoltà a respirare, sudorazione e vertigini.
I miei semi sono come i suoi denti, la mia forma è come i suoi seni
È da un poema dell’antico Egitto che la melagrana ci svela un po’ di sé e ci ricorda quanto sia profonda e secolare la sua affinità con il pianeta donna. La sua rotondità la connette al divino, alla ciclicità della vita; mentre il succo color sangue evoca energia e sessualità. Chissà che la melagrana non sia proprio il dono della Dea – tramandato di madre in figlia – contenente il segreto del potere del femminile?
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