VIDEO La psicologia della longevità

Questo timore arriva quando siamo prigionieri di un immagine superficiale e trascuriamo le nostre vere inclinazioni e la nostra natura profonda: come cambiare rotta

Vi parlo del nuovo numero di Riza AntiAge, dedicato alla paura di invecchiare e al segreto di una longevità felice. Arrivano in redazione molte e mail significative a tal proposito. Matilde ad esempio racconta che alla soglia dei 60 anni è terrorizzata dal tempo che passa. Mi chiedo se è davvero questa paura a farla star male o piuttosto il fatto che stia trascurando cose che le piacciono e le appartengono, che fanno parte della sua interiorità, della sua natura.

Ma esistono storie di segno opposto. Franca – 56 anni – racconta di aver sempre avuto una sessualità difficoltosa, con i fidanzati e col marito. Dopo il divorzio però, ha conosciuto un uomo e con lui ha finalmente vissuto un erotismo appagante. La sua sessualità è fiorita. Racconta:

“Mi guardo allo specchio e mi benedico. Vedo le rughe, i segni del tempo che passa, ma non importa perché ho scoperto qualcosa che non pensavo esistesse, il piacere.”

Un atteggiamento opposto alla protagonista del primo racconto: chi corre affannosamente e inutilmente contro il tempo e chi sa fare spazio al piacere nella maturità.

Questa è l’età nella quale dobbiamo fare più di tutto una cosa, seguire le nostre inclinazioni, cercare l’autenticità e sapere che possono arrivare doni inaspettati. La mente ordinaria non crederebbe possibile che dopo una certa età si possa incontrare qualcuno da amare. Non è così: ogni momento dell’esistenza ha il suo “tipo” di amore e i suoi desideri. Se vuoi relazioni simili a quelle che si vivono da giovani, questo non accadrà. Se invece desideri ciò che ti può appartenere adesso, allora sei sulla strada del Sé, del tuo centro, che “ti fa invecchiare” per portarti dei doni, non delle calamità.

Invecchiare vuol dire far maturare la donna o l’uomo che c’è in te. In questo senso, quest’epoca della vita è molto più importante della giovinezza. Maturare significa avere la consapevolezza della nostra diversità, della nostra unicità.

A Franca il pensiero comune potrebbe dire: “Potevi conoscere il piacere erotico molto tempo prima”. Quel che conta, per lei, è forse che la sua energia erotica aveva bisogno della maturità per esprimersi pienamente, lontano dai problemi e dai pensieri della gioventù. A dispetto di ogni convinzione, la maturità le ha portato un dono e può capitare a chiunque, basta adottare lo sguardo giusto.

Buona lettura!

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