Raffaele Morelli: Fai vivere gli opposti e risolvi i conflitti interiori
L'aiuto pratico

Raffaele Morelli: Fai vivere gli opposti e risolvi i conflitti interiori

L’anima non ci spinge a scegliere, ma ad accogliere gli opposti come lati di noi stessi. Quando smetti di essere unilaterale, allora l’energia vitale sceglie la direzione giusta, proprio come i rami che vanno verso la luce

Si tratta di imparare a stare con se stessi. Ci sono regole? Sì, sono regole prima di tutto energetiche. Regole che il nostro Io disconosce; così finisce puntualmente per opporsi alle leggi dell’anima, cioè della forza cosmica, che fa di ognuno di noi un essere unico. Da dove si comincia? Dalle contraddizioni.

Aldo (32 anni) è campione del mondo in una categoria di karate. Eppure da un po’ di tempo gli arrivano paure «sempre più immotivate» e veri e propri attacchi di panico. «Quando sto per colpire, qualcosa mi blocca». Questo gli succede sempre di più a ogni combattimento.

Giorgia invece non sa decidere se lasciare il marito per stare con l’uomo che «la fa impazzire»:

«È un inferno: ci sono 1000 ragioni per lasciarlo e altrettante per stare con lui. Vado in confusione. Penso ai bambini, al lavoro, al futuro, ritengo che la devo smettere di vedere l’altro, ma qualcosa di più forte di me mi porta da lui. Morale: sto male con tutti e due. Devo per forza decidere».

La pace degli opposti

Mi viene da sorridere quando qualcuno dei partecipanti agli incontri terapeutici online dà una definizione di se stesso. «Io sono tutto d’un pezzo», oppure: «Sono stufa di essere fregata perché sono troppo buona» e così via. Ogni volta che dai una definizione di te stesso sei nell’“energia fangosa” dell’anima. Meglio chiamarla l’energia del banale: gli alchimisti avrebbero detto che sei nell’anima lunare, quella dove tutti ripetono gli stessi slogan, le stesse parole inutili. Sì, c’è un lato di noi che è in realtà fatto con i mattoni delle parole degli altri. Così costruiamo cattedrali di illusioni, che possono sbriciolarsi da un momento all’altro. Io aggiungo per fortuna! Anche le illusioni sono un’energia, che sotterra i poteri cosmici dell’anima.

Decidere che cosa? Tutti credono di essere a un bivio: non è vero. Ad Aldo ho fatto immaginare il guerriero, l’uomo forte accanto al personaggio pauroso, quello che gli portava il panico. Due Immagini. Inizialmente sceglieva il guerriero e cacciava via l’uomo fragile. Gli ho fatto chiudere gli occhi e immaginare che il guerriero e la fragilità si potevano dare la mano. Fatelo anche voi: arriva subito una sensazione di pace, di tranquillità, di serenità mai provata. E subito dopo un attimo di felicità.

raffaele morelli

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Non decidere e arriva l'energia che ti cura

Tutti, come Giorgia, credono di dover scegliere tra un lavoro e un altro, tra un amore e un altro. Ma questo è un pensiero dell’Io, della superficie, dell’energia più esterna dell’anima, della buccia che non vede il suo seme, la sua essenza. La nostra essenza è come il seme, che non pensa e “fa” la pianta. La ghianda non si fa domande, non si sente a un bivio: fa quello che va fatto per “fare” la quercia. Una mente naturale ci occorre, per esaltare l’anima. Non definizioni.

All’anima non interessa assolutamente con chi sta Giorgia, o se scegliere il marito o l’amante. L’anima vuole la confusione. Essere confusi è l’unico modo per non decidere, per entrare in un altro stato energetico. Cosa vuole l’anima? Mostrarti due lati, solo quello. Chiudi gli occhi... Guarda la donna sposata e guarda la donna che a letto perde la testa.

Guarda la Dea della stabilità, Giunone, che vuole la famiglia, i bambini, la Tradizione. E guarda Venere, l’irrompere della passione. Due donne che abitano Giorgia: due energie, due Dee. Entrambe hanno il diritto di esistere, entrambe sono Giorgia. La mano destra non può fare fuori la sinistra. E allora cosa vuole l’anima?

Vuole nutrirsi di entrambe le immagini. Vuole che le guardiamo come due “presenze” dentro di noi. Non in opposizione. Due energie che non devono essere “viste” da Giorgia come l’una contro l’altra: ma come due spose.

Non c’è compito più grande che amare silenziosamente gli opposti che si presentano sotto forma di immagini dentro di noi. Allora saremo completi: saremo l’uno e l’altro. Entreremo in quell’energia preziosa del non decidere. Ci sveglieremo una mattina pieni di felicità senza motivo. Per forza, siamo diventati più completi. E chi deciderà? L’anima, quando meno te lo aspetti, prende le decisioni con naturalezza. Come il cuore che batte, le ciglia che si abbassano, i capelli che crescono.

Vuoi raccontarci la tua esperienza, i tuoi dubbi, i tuoi successi? Manda una mail a raffaele.morelli@riza.it

raffaele morelli
Psichiatra e Psicoterapeuta. Fondatore e Presidente dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, Direttore responsabile delle riviste Riza Psicosomatica, Dimagrire, MenteCorpo.
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