Spesso è dovuta alla paura di addormentarsi e incontrare aspetti di noi – legati a quella che la psicologia chiama Ombra – che non ci piacciono o che rifiutiamo.
Mi scrive una signora in una mail giunta in redazione a Riza:
"Dottore buongiorno, volevo chiederle un parere: è normale che mio marito, quando non riesce a dormire si agiti a tal punto da alzarsi, imprecare, prendersela con il mondo intero, a volte anche rivestirsi ed uscire di casa... Io sono perplessa e anche un po' intimorita, cosa posso fare?"
Cara signora non è normale, no. Probabilmente suo marito vorrebbe risolvere di forza il problema dell’insonnia e, quindi, si innervosisce moltissimo di fronte all’impossibilità di addormentarsi a comando. Ma il sonno rappresenta il nostro mondo inconscio, per riposare bene bisogna avere un buon rapporto con la propria parte notturna.
“Il sonno nella sua valenza simbolica positiva accoglie, nutre, cura, protegge… anche se non va dimenticato che esso contiene sempre pure un aspetto negativo, terribile, che si manifesta negli incubi e che si prefigura nella paura del sonno , ben rappresentata dal sintomo dell’insonnia…”
Quindi, se ad esempio abbiamo dei ricordi che ci turbano o dei rimorsi, o dei pensieri che ci attanagliano, è possibile che, come fantasmi, ci vengano a trovare quando andiamo a letto e vorremmo abbassare la guardia. Il sonno, in condizioni simili, non può arrivare facilmente.
Probabilmente suo marito si trova in una situazione di questo tipo e, più che di un sonnifero, ha bisogno di far pace con se stesso.
Dalla A alla Z, l'elenco dei disturbi e il loro significato simbolico