Guaranà

Il guaranà è un noto stimolante, tonico e astringente: si usa per combattere la difficoltà di concentrazione, gli stati di affaticamento generale, la colite

Il guaranà è una pianta rampicante sempreverde, nativa della foresta amazzonica, della famiglia delle Sapindaceae

In erboristeria si usa la pasta dei semi torrefatti di guaranà.

Proprietà: il guaranà è un noto stimolante, tonico e astringente.

Impieghi: il guaranà si usa per combattere la difficoltà di concentrazione, gli stati di affaticamento generale, la colite. Si può assumere il guaranà nel corso di diete dimagranti per aumentare la resistenza alla fame.

Controindicazioni: non usare il guaranà in presenza di cardiopatie, ipertensione, ulcera peptica, ernia iatale, ipertiroidismo.

Interazioni: il guaranà interagisce con la caffeina e altre metilxantine, i farmaci antidepressivi IMAO, i contraccettivi orali, gli ormoni tiroidei, gli anticoagulanti orali, il litio, le benzodiazepine, gli integratori di ferro, l'aspirina.

Quando e come utilizzare il guaranà
In tutti i casi indicati: assumere 2 compresse di guaranà (400 mg di semi in polvere), 2-3 volte al giorno per un mese.

Dall’Eden degli Indios, la leggenda del guaranà

Le leggende tramandate dagli Indios a proposito del guaranà sono numerose. Una di queste, della tribù Saterè Mauè, racconta che un tempo esisteva un giardino incantato in cui viveva una bella fanciulla che aveva conoscenze magiche. Tutti gli animali volevano sposarla: un giorno un piccolo serpente, con l’inganno, sfiorò la caviglia della giovane e la fecondò. Nacque così Curumi. Diventato grande, Curumi, curioso di mangiare il frutto che la mamma aveva coltivato nel giardino magico, vi si avventurò. Ma il ragazzo fu scoperto, ucciso e fatto a pezzi. Quando la povera madre lo trovò, piangendo disse: «Tu, figlio mio, diventerai la più grande forza della Natura! Farai del bene a tutti gli uomini, liberandoli da alcuni mali e curandone altri... e il tuo destino non sarà più così crudele». Pronunciate queste parole, la madre sotterrò prima gli occhi e poi gli altri pezzi del corpo del figlio. Dall’occhio destro nacque la pianta del guaranà...