Dormire poco e male è un problema che rovina anche il giorno, rendendoci apatici e facilmente irritabili: i fiori di Bach sono la miglior risposta naturale all'insonnia
L’insonnia è un problema che (secondo i dati presentati dalla società italiana di medicina generale) affligge il 10% della popolazione italiana. In realtà, sempre secondo i dati SIMG, la zona grigia di coloro che hanno difficoltà ad addormentasti è molto più ampia, e il 60% di chi ne soffre nemmeno lo dice al proprio medico curante. Ma non è tutto: la lunga crisi del Covid non ha certo migliorato la situazione. Secondo gli esperti della Associazione Italiana Medicina del Sonno (AISM), la pandemia ha peggiorato qualità e quantità del sonno notturno degli italiani di qualsiasi età.
Sonnolenza diurna, irritabilità, calo dell’umore sono le conseguenze più evidenti: ma come facciamo a capire se stiamo dormendo poco o male? Semplice, dai sintomi. Molti di questi sono "di tipo fisico": stanchezza, sonnolenza, ritardo nella capacità di reazione, scarsa prontezza, smemoratezza, confusione mentale. Altri, invece, sono di tipo psicologico: aumenta il senso di irritabilità, di insofferenza, l'umore si fa ballerino. Spesso, per compensare la mancanza di sonno, si cade in episodi di binge eating, cioè di abbuffate, spesso a base di dolci. Oppure è diffusa la cattiva abitudine di abusare di caffè, con tutte le conseguenze del caso in termini di ulteriore irritabilità, palpitazioni, acidità gastrica. Insomma: l’insonnia, qualsiasi sia la causa, impatta notevolmente sulla qualità della vita.
Gli specialisti in medicina del sonno (in genere neurologi), prima di somministrare farmaci, ritengono necessario educare il corpo al rispetto dei ritmi circadiani attraverso l' “igiene del sonno”: rispetto degli orari, spegnere cellulari e PC un ora prima di coricarsi e approfittare delle “finestre del sonno”, i momenti in cui è più facile addormentarsi. Tutte cose giuste e ben note; accanto a queste però, si dovrebbe anche "costruire" un proprio rituale di addormentamento che predisponga al sonno. Come? Non esistono percorsi prestabiliti: per una persona funzionerà la meditazione basata sul rallentamento del respiro, per un'altra saranno di aiuto immagini di fantasia "autoprodotte", per altri ancora l'ascolto di musiche ipnotiche e rilassanti. Ognuno può trovare la sua strategia per dormire bene... e sognare!
Queste sane regole, però, possono non essere sufficienti se la situazione emotiva dell’insonne tende a indugiare verso pensieri carichi di ansia, amplificati, dalla paura di non riuscire a prendere sonno e a mantenerlo per un numero soddisfacente di ore. In questa situazione i fiori di Bach, prodotti secondo le indicazioni specifiche e originali del batteriologo e omeopata Edward Bach, sono un alleato importante perché non sono dei sonniferi e non inducono un sonno artificiale. Al contrario esprimono la loro azione regolarizzando la parte emotiva, allo scopo di recuperare serenità e la buona disposizione d’animo necessaria per abbandonarsi a Morfeo.
Il rimedio universale è il Rescue remedy n°5. Il numero indica i fiori del rimedio che sono Rock Rose, utile per recuperare fiducia e padronanza di sé, e Impatiens, che restituisce maggiore pazienza e tolleranza. C’è poi la Clematis, che serve a migliorare la motivazione e la concentrazione, con la Star of Bethlem, utile per dare conforto e rassicurare. C’è poi Cherry Plum, che dona maggiore autocontrollo e stabilità emotiva. Ai cinque rimedi viene anche aggiunto White Chestnut, che serve ad allontanare dalla mente le idee ossessive, i pensieri ricorrenti e le ansie che bloccano la strada al sonno notturno. La miscela rescue può essere assunta nella misura di 4 gocce disciolte in un bicchiere d’acqua o poste direttamente sulla lingua, prima di andare a letto. Dato che non si tratta di farmaci, è possibile ripetere l’assunzione la notte, in caso di risveglio e necessità.