Col pungitopo circolazione in salvo
Erbe e fitoterapia

Col pungitopo circolazione in salvo

Le radici e i germogli del pungitopo contengono ruscogenina, una sostanza formidabile per rinforzare le pareti delle vene e dei capillari

Proprio quando giardini e terrazzi si spogliano di foglie e colori, il sempreverde pungitopo si adorna di splendide bacche scarlatte. Forse per questo il pungitopo è considerato da sempre un potente amuleto portafortuna e compare, assieme al vischio, in tutte le tradizioni dei popoli europei come pianta magica e benefica. Immagini dei suoi rami compaiono sui muri di Pompei, nell’antica Roma era uso scambiarsi fronde di pungitopo durante le feste sacre come augurio di buona salute, fortuna e prosperità, e i Celti lo usavano sia per onorare gli spiriti dei boschi sia per proteggere le provviste alimentari dai topi. Ancora oggi in tutta Europa il pungitopo, intrecciato in ghirlande o posto nei vasi, è di rigore nelle feste natalizie per propiziare salute e fortuna nel nuovo anno. La moderna scienza fitoterapica conferma che il pungitopo è una miniera di principi salutari: vediamoli tutti.

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Pungitopo: rosso come il sangue, alleato della circolazione

Il rosso festoso delle bacche del pungitopo, che richiama il colore del sangue, spiega anche perché questo arbusto sia considerato il più potente vasocostrittore naturale: è una caratteristica dovuta alla ricchezza dei suoi principi attivi, tra cui spiccano resine e oli essenziali come canfora, linalolo e anetolo, sali minerali (soprattutto calcio e potassio) e fitosteroli. Il pungitopo, in particolare, contiene ruscogenina, una sostanza presente in abbondanza nei rizomi e nei turioni (i suoi germogli basali) che previene lo sfiancamento dei vasi venosi e li rende meno sensibili agli sbalzi termici.

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Alleggerisci le tue gambe con l’estratto secco di pungitopo

Il pungitopo rappresenta il rimedio ideale per alleggerire le gambe d’inverno; quando scarpe chiuse, abiti aderenti, calze e ambienti surriscaldati le rendono gonfie e pesanti. Bisogna ricordare, però, che questa pianta non si presta al fai-da-te erboristico, quindi è preferibile assumerlo sotto forma di estratto secco standardizzato, da richiedere in farmacia o in erboristeria. Per un mese, assumi una capsula dell’estratto secco di rusco (il pungitopo) da 300 mg 2 volte al giorno, sempre con un bicchiere di acqua naturale.

Usa il pungitopo come scrub calmante per la pelle

Sfrutta le qualità antinfiammatorie e vasoprotettrici del pungitopo utilizzando il suo estratto anche per un gommage che disinfiamma la pelle arrossata dal freddo e la rende più chiara e uniforme.

Fai così due volte la settimana, alla sera:

  • apri una compressa di estratto secco di pungitopo da 300 mg
  • mescola il contenuto a un cucchiaino di olio di mandorle dolci
  • lava bene la pelle del viso
  • massaggia lo scrub di estratto secco e olio sul viso per 5 minuti
  • risciacqua
  • applica la tua crema da notte preferita

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