Una ricetta che unisce le virtù di orzo e carote, buona e utile per tenere sotto controllo colesterolo e fame nervosa
Recenti studi hanno scoperto che l'orzo contiene il beta-glucano, una sostanza che è in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e di attenuare fortemente le sensazioni di fame. L'orzo infatti rimane a lungo nello stomaco, e per questo conferisce senso di sazietà e calma la fame di origine nervosa.
L'orzo contiene anche discrete quantità di fosforo ed è pertanto utile a chi svolge un'attività intellettuale e per i soggetti nervosi. Ha inoltre una blanda azione sedativa grazie alla presenza di piccole quantità di silicio e di un alcaloide, l'ordeina.
Le carote, invece, contengono docarina, un principio attivo dall'azione vasodilatatrice, ed estensina, una glicoproteina in grado di idratare la pelle, di renderla più elastica e di proteggerla dalle micosi.
Tempo di preparazione: 40 minuti, più il tempo di ammollo
Stagione: tutte
Difficoltà: facile
Come e quando: servitelo come piatto unico, preferibilmente a pranzo.
Calorie per porzione: 341
Rispetto alla ricetta tradizionale, che prevede l'impiego di una quantità maggiore di olio e l'aggiunta di parmigiano e/o panna, si risparmiano circa 100 calorie.
Nota: l'orzo va tostato finché non sprigiona un buon profumo.
Ponete l'orzo in una terrina con acqua fredda e lasciatelo riposare per 1 ora; nel frattempo, lavate, mondate e tagliate a tocchetti le carote e i funghi. Sgocciolate e asciugate l'orzo quindi ponetelo in una pentola dal fondo spesso; fatelo tostare e versatevi sopra il brodo ben caldo. In un tegame con l'olio, fate rosolare la cipolla tritata; aggiungetevi i funghi e le carote. Fate insaporire bene mescolando con un cucchiaio di legno e togliete dal fuoco. Dopo 20 minuti dall'inizio della cottura dell'orzo, aggiungetevi le verdure, mescolando con cura. Fate cuocere per altri 10 minuti, regolate di sale, mescolate e servite in tavola guarnendo con il prezzemolo tritato.
In origine le carote erano di colore viola; a partire dall'epoca rinascimentale, gli agronomi francesi iniziarono a selezionarle in modo da ottenere carote di colore arancione, molto apprezzato all'epoca. Dato che il pigmento responsabile del colore viola ha notevoli proprietà anticancerogene, alcuni ricercatori olandesi stanno riportando l'ortaggio al suo colore d'origine.