L'arte di non decidere, la chiave dell'autentico benessere
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L'arte di non decidere, la chiave dell'autentico benessere

Quando hai un problema, contemplalo bene prima di agire: non è passività, ma abbandono di tutti gli sforzi inutili che allontanano dall'equilibrio naturale

Non agire è la traduzione imperfetta delle parole cinesi “wu wei”, caposaldo del Taoismo, fondamentale tradizione di pensiero orientale risalente a molti secoli prima di Cristo, resa celebre in occidente dai testi di Lao Tzu, uno dei maestri taoisti più importanti. Secondo questa prospettiva, wu wei significa astenersi da tutte le azioni che portano lontano dall’equilibrio naturale e quindi dal vero benessere

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Essere come l'acqua: assume ogni forma ma è sempre se stessa

Nei primi testi taoisti, il wu wei era spesso associato con l’acqua, un'analogia che spiega perfettamente il concetto. L’acqua, in apparenza sembra qualcosa di debole e leggero, eppure in determinate circostanze la sua forza non conosce ostacoli, ed ha la capacità di erodere lentamente la dura roccia, trasformandone la forma. L’acqua è fluida ma è anche compatta e così rimane sempre uguale a sé stessa, a differenza del legno, della pietra o di qualsiasi altro materiale che può essere suddiviso in pezzi. Può riempire qualsiasi contenitore, assumere qualunque forma, andare ovunque, anche nei buchi più piccoli e sa aggirare quello che non può superare. Quando si suddivide in tante gocce, l’acqua ha sempre la capacità di riunirsi. La forma dell'acqua è un'efficace metafora di come si deve essere per stare bene: a un tempo, compatti e flessibili!

Elogio dell'attesa consapevole

Questo modo di vedere le cose trova riscontri nel motto latino ”festina lente” che vuole dire: affrettati lentamente. Si tratta di un apparente paradosso che spiega come dovrebbe essere anche la nostra condotta psicologica di fronte alle difficoltà della vita: non serve agire d'impulso senza consapevolezza, ma nemmeno ponderare all'infinito ogni scelta perdendosi nelle contorsioni paralizzanti della mente razionale. Il segreto è un altro: fermarsi, contemplare e attendere, senza fretta, evitando di intraprendere azioni di forza per raggiungere mete impossibili, con conseguenze per lo più dolorose e negative, ma lasciare che le cose accadano, fluiscano, secondo la loro natura e secondo le possibilità proprie e del momento. Ecco l'autentica fiducia in se stessi: attendere pazientemente che al nostro interno si chiarisca la strada da percorrere e solo a quel punto, imboccarla.

Via dalle forzature: allontanano dai veri desideri

Da ciò si chiarisce che il non-agire non implica affatto passività; al contrario, è l'azione di chi, percepite bene le diverse possibilità, segue quelle che sono caratterizzate dalla minor resistenza. Nel Taoismo si afferma che forzando le cose si va contro il loro sviluppo naturale e le si perde. Il saggio si astiene dalla ricerca affannosa del successo; se lo ottiene si identifica con esso, rallegrandosene, così come quando incontra la sconfitta si identifica con essa...rallegrandosene del pari!

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Alla ricerca dell'equilibrio degli opposti

Il grande psicoterapeuta svizzero Carl Gustav Jung studiò a fondo i capisaldi del Taoismo, ed ebbe come amico e collaboratore l’eccellente sinologo Richard Wilhelm che tradusse l’I Ching (o libro dei mutamenti), un testo ricco di precetti psicologici e di vita. Anche Jung, come il taoismo considerava importanti i due principi femminile (yin) e maschile (yang) universali, che vivono entrambi dentro ogni person e che devono essere riconosciuti e integrati per ottenere un equilibrio dinamico e naturale della psiche. Anche per lui il non agire, il non decidere significa rendersi vuoti psicologicamente: allora quel che ha radici germinerà ed emetterà foglie da solo, ciò che deve accadere accadrà, a prescindere dai nostri sforzi che danno molto spesso risultati deludenti e negativi.

La vera cura sei tu

Noi siamo quel che siamo in questo stesso momento e siamo così come ci percepiamo: chi si rallegra di ciò si sta curando, avviandosi verso quell’equilibrio vitale che dona energia e salute evitando di esaurirsi lottando contro problemi irrisolvibili con la volontà cosciente o peggio la testardaggine. In tal senso si può dire che chi combatte furiosamente non può vincere: ciò che vogliamo raggiungere è spesso un’illusione e non si può vincere o addomesticare un miraggio. Allo stesso modo è un’illusione pensare che ogni cosa che succede adesso sia solo la conseguenza di eventi passati: ciò che succede adesso avviene insieme ad altre cose, ma soprattutto avviene e basta. Dentro e fuori di noi, tutto scorre ed è inutile catalogare minuziosamente ciò che ci è capitato nell'illusione che questo spieghi tutto della nostra vita. Per questo il non agire è una cura: lasciare scorrere, guardare e interferire il meno possibile è la strasa maestra per stare bene con se stessi aprendo finalmente le porte al benessere e all'armonia interiore.

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