I figli ribelli sono sani: vogliono diventare grandi in fretta e per farlo non possono che usare la ribellione; ecco dei consigli per i genitori
Fino a ieri ci ascoltavano docili, oggi non li riconosciamo più: i nostri figli sono diventati adolescentiribelli e intrattabili. Qualsiasi cosa un genitore dica viene "rimbalzata" in malo modo. Non funziona la comprensione ma neanche la durezza: Cosa sta succedendo? In realtà è tutto ok, i figli stanno crescendo. Questo passaggio è inevitabile e alla lunga benefico: si stanno ribellando alla dipendenza tipica dell'infanzia.
I figli ribelli vogliono camminare con le loro gambe. In realtà sono spesso più preoccupanti i figli docili e remissivi: segnalano una dipendenza da madre e padre, alla lunga controproducente. Ma per diventare autonomi occorre fare degli esperimenti e inevitabilmente cadere, così come per imparare ad andare in bicicletta, i figli inevitabilmente... ruzzoleranno.
In questi frangenti i genitori si sentono spesso "sbagliati": in realtà l'aggressività dei figli ribelli riguarda il loro processo di crescita, non il rapporto affettivo con i genitori. Se i figli si ribellano non smettono di voler bene, ma in quel momento hanno altre priorità: prima fra tutte riconoscersi non più come figli ma come esseri indipendenti.
Quindi che fare? Anzitutto imparare a farsi "scivolare addosso" i lamenti dei figli ribelli, resistere e continuare a far sentire loro la propria presenza: non lo ammetteranno mai ma questo dà loro sicurezza. Poi lasciar sfogare, non mettersi sullo stesso piano dei figli reagendo aggressivamente alle loro intemperanze, e continuare a dar loro regole e limiti. Ci sono orari, doveri, regole alle quali attenersi: anche se i figli ribelli tendono a non rispettarli, i genitori non devono stancarsi di ripetere e ribadire. Alla lunga ciò darà i suoi frutti.
Come utilizzare le potenzialità del femminile per superare i disagi della vita