Acidità di stomaco addio coi cibi e i rimedi naturali giusti
Mangiare sano

Acidità di stomaco addio coi cibi e i rimedi naturali giusti

In alcuni casi, la digestione può causare senso di acidità, bruciori e mal di stomaco: ecco come affrontare e risolvere questo problema diffusissimo

Il processo digestivo che avviene nello stomaco richiede la produzione di succhi acidi che siano in grado di scomporre gli alimenti già “lavorati” dalla masticazione. In condizioni normali lo stomaco non risente dell'ambiente acido che si viene a creare. In alcuni casi, invece, questi succhi danno origine a un’infiammazione che causa bruciore e senso di acidità. Vediamo insieme cause e rimedi.

Le cause principali di acidità di stomaco

Ansia e stress sono spesso due fattori di rischio per la salute dello stomaco. Bruciori e acidità però possono comparire anche dopo i pasti troppo abbondanti o poco sani, così come a causa del fumo o dell’assunzione di determinati farmaci che irritano o danneggiano la mucosa gastrica. Altre cause scatenanti del bruciore possono essere un colpo di freddo durante la digestione e il masticare troppo velocemente. Anche un’alimentazione nel suo insieme non adatta al proprio organismo, che non tiene conto delle intolleranze alimentari, soprattutto di quelle a glutine e/o lattosio, causa mal di stomaco con acidità.

Spesso la colpa è del reflusso acido

Quando cibo e succhi gastrici risalgono dallo stomaco nell’esofago si parla di reflusso gastrico o gastroesofageo. Tale risalita di acidi causa mal di stomaco, acidità, bruciore e dolori alla deglutizione. Ciò accade quando la valvola (lo sfintere gastroesofageo), che si trova tra stomaco ed esofago e che regola il passaggio del cibo, non funziona bene e si apre quando non dovrebbe (per esempio di notte, causando i sintomi). In questi casi, è bene evitare di andare a dormire subito dopo aver mangiato e di consumare liquidi dopo le 17-18.

L’alimentazione corretta è la prima cura

L’acidità di stomaco, nella maggior parte dei casi, può essere curata e prevenuta con una “terapia” alimentare. Ma, ancora prima della dieta, è fondamentale adottare tre regole molto semplici.

  1. Masticare lentamente: in tal modo, il cibo diventa più digeribile e se ne riducono i tempi di permanenza gastrica.
  2. Consumare i pasti in un ambiente tranquillo e dedicare 10 minuti, quando si è finito di mangiare, a un breve rilassamento. Basta semplicemente stare seduti e non fare nulla.
  3. Evitare pasti abbondanti, soprattutto per quanto riguarda la cena. Anziché suddividere il cibo quotidiano tra pranzo e cena, è importante fare anche una colazione abbondante e due spuntini tra un pasto e l’altro, a metà mattina e metà pomeriggio. Questo, oltre a facilitare la digestione, consente anche di ridurre l’acidità di stomaco che, in chi è predisposto, aumenta stando a digiuno per lungo tempo.

Acidità di stomaco: attenzione a cosa metti nel piatto

Oggi la ricerca scientifica ha potuto osservare che le eccessive restrizioni alimentari non danno molti risultati in caso di mal di stomaco e acidità. E la “dieta in bianco” risulta spesso non solo inefficace, ma anche controproducente. È invece fondamentale imparare a riconoscere quegli alimenti che, una volta assunti, scatenano i sintomi (come la sensazione di pienezza eccessiva anche quando si è mangiato poco, la nausea, il bruciore di stomaco, la sonnolenza) o li fanno peggiorare se già presenti. Detto questo, in linea generale andrebbero comunque evitati il caffè, le bibite contenenti cola, il tè (è consentito quello verde e con un’infusione di due minuti) e il cioccolato, perché determinano reflusso. Le spezie se consumate in quantità elevate, le bevande gassate, il vino e tutti gli alcolici, i liquidi troppo caldi o freddi, sono anch’essi in grado di irritare la mucosa gastrica. Sarebbero da escludere anche i fritti, perché durante la cottura si sviluppa acreolina, una sostanza che peggiora l’infiammazione della mucosa dello stomaco; inoltre, se la frittura non è fatta più che bene, il cibo assorbe olio e il contenuto in grassi elevato del piatto riduce lo svuotamento gastrico, rendendo la digestione più lunga e problematica.

Tre consigli pratici contro l’acidità di stomaco

  1. Perdere chili se si è in sovrappeso. Il grasso addominale aumenta la pressione all’interno dello stomaco, favorendo il reflusso acido
  2. Dormire tenendo la testa più sollevata rispetto ai piedi. Ciò evita, o riduce, il reflusso di contenuto gastrico, conseguenza della posizione sdraiata
  3. Indossare indumenti comodi, evitando in particolare le cinture troppo strette. Gli abiti stretti aumentano la pressione all’interno dello stomaco con il rischio di reflusso di contenuto gastrico nell’esofago.

I rimedi naturali che funzionano davvero in caso di acidità di stomaco

Per ridurre i sintomi è indicato un infuso di camomilla, liquirizia e menta. Porre in un sacchetto 1 cucchiaio di ogni erba essiccata. Mescolare bene. Unire 1 cucchiaio di questa miscela di erbe a 150 ml di acqua bollente; lasciare in infusione per 10 minuti, quindi filtrare. Berne 3-4 tazze al dì lontano dai pasti.

Sono efficaci rimedi antiacidità anche passiflora e consolida maggiore

• Tintura di passiflora: 30 gocce in un po’ d’acqua bollente due volte al giorno. Lasciar intiepidire l’acqua prima di assumere il rimedio, così la parte alcolica evapora.

• Per ridurre l’infiammazione è indicata la tintura madre di consolida maggiore: 30 gocce in un po’ d’acqua bollente, da lasciar poi intiepidire, 3 volte al giorno.

I rimedi omeopatici antiacidità

• Per chi si sente sazio dopo i primi bocconi di cibo e accusa meteorismo ed eruttazioni acide: Lycopodium 9 CH, 3 granuli sotto la lingua una volta al dì.

• In presenza di bruciore di stomaco, amaro in bocca, disgusto per alcuni alimenti e, talvolta, tachicardia: Arsenicum album 9 CH, 5 granuli sotto la lingua una volta al giorno.

• Per la sensazione di peso sullo stomaco: Nux vomica 5 CH, 5 granuli sotto la lingua ogni ora per 3 ore.

Un “trucco” naturale salva stomaco

Spolverizza yogurt, bevande o altro con mastiha in polvere. Si tratta di una resina che si ottiene da una pianta dell’isola greca di Chios. Acquista i grani (li trovi on line), mettili nel congelatore e, dopo 24 ore, pestali nel mortaio ottenendo la polvere. Usa 2-4 grani al giorno, così combatti anche l’helicobacter.

Fiorella Coccolo
Esperta di erbe officinali e alimentazione. È direttore responsabile di Curarsi Mangiando, Le Ricette PerdiPeso e Le Ricette della Salute delle Edizioni Riza
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